260 - Salve Francesco.
Vorrei mettere un piccola piscina fuori terra su un giardino pavimentato con lusarna.
Misure della piscina circa 3x3.
Il pavimento. È in pendenza.
È possibile usare la piscina con la pendenza? Altrimenti che soluzione consigli?
Grazie
Buongiorno, la piscina fuoriterra personalmente la sconsiglierei, se il pavimento è in pendenza, l'acqua dentro la piscina tenderebbe ad andare verso la pendenza forzando alcuni lati della piscina stessa, sarebbe consigliato livellare il pavimento (giardino) aggiungendo del terreno oppure creando unapiattaforma della misura necessaria.
Spero di esserle stato utile, la ringrazio per aver scritto invitandola a scrivermi ancora per ulteriori aiuti.
259 - Salve signor Francesco volevo chiederle un suggerimento. Nella mia mansarda in questo periodo di costanti piogge per la prima volta sto soffrendo nelle pareti a contatto con l’esterno parecchia umidità di risalita. I punti dove sta avvenendo ciò non sono a contatto con nessuna superficie che rimanga umida perché non sono a contatto con nulla visto che le macchie appaiono nel bel mezzo del muro. Mi consiglia di spalmare una guaina liquida?
Buongiorno,intanto la ringrazio per aver scritto, leggo delle sue infiltrazioni che non definirei "da risalita" per il semplice fatto che parliamo di altezza mansarda e l'umidità da risalita si attribuisce ai piani terra dove vi è una falda acquifera oppure dei ristagni dopo le piogge che alcuni fabbricati poggiati solitamente su misto tra ciottoli e ghiaia, per capillarità, assorbono tale umidità facendola poi venire fuori dove l'intonaco tiene meno, quindi sui muri subito fuori dal livello del pavimento.
Detto ciò, le sue infiltrazioni, potrebbero essere la causa di crepe nell'intonaco esterno che man mano si sono intensificate dando così spazio all'acqua di infiltrarsi.
L'intervento giusto sarebbe quello di ispezionare bene la parte interessata prima di agire, però, per ovviare momentaneamente al problema, esistono dei prodotti che andrebbero applicati all'interno creando una barriera plastificata. A questo però, c'è una controindicazione, creando questa ipotetica barriera, l'infiltrazione potrebbe spostarsi verso il basso, presumo anche che verso il basso ci sia un appartamento, quindi potrtebbe ritrovarsi con delle strane macchie di umidità derivanti da quell'intervento temporaneo che ha sistemato per non avere le macchie di umidità in mansarda.
In buona sostanza, non è corretto rattoppare con soluzioni temporanee un problema di umidità, sarebbe giusto capirne bene le cause e intervenire in maniera definitiva.
Spero di esserle stato di aiuto, eventualmente, non esiti a ricontattarmi.
258 - Buonasera quale guaina posso mettere sul battuto di cemento prima di fare nuovamente il massetto per evitare umidità di risalita?
Buongiorno, la ringrazio per aver scritto, per l'umidità da risalita ci sono svariati metodi e prodotti, intanto sarebbe opportuno isolare anche i muri perimetrali con una barriera chimica, però, se questo non è possibile, potrebbe isolare con guaina in poliestere saldata a fiamma, con guaina liquida data a rullo o con un telo in PPR facilmente reperibile in commercio. solitamente, coloro che portano, assorbendola, l'umidità su sono i muri che poggiano su una fondazione perennemente umida
254 - Skyrim
Sono al livello 90 di forgiatura e sto cercando di riuscire a forgiare un’armatura daedrica
Il problema è che quando vado a forgiare non mi mostra nessun tipo di forgiatura speciale “daedrica, nanica, elfica” nulla
Non so come fare
Buongiorno, mi scuso tanto, ma la sua domanda non rientra nelle mie competenze. Grazie per aver scritto
253 - Ciao, ho avuto il tuo contatto da mia sorella, che lavora con Cinzia.
Volevo sapere se avevi delle indicazioni di possibili prezzi rispetto ad una scala interna a sbalzo. 16 gradini dritti e 1 pianerottolo quadro. Purtroppo qui non posso inviarti il file relativo alla planimetria e neanche un’immagine di come de la immaginiamo. Però mi hanno consigliato di scriverti, anche solo per informazioni.
Grazie e buona serata, a presto spero
Elisa Mussari
Cel 3401810448
Ciao,intanto ti ringrazio per aver scritto, in merito alla scala in questione, non riesco a darti dei costi senza un esecutivo o un sopralluogo, la differenza è dettata da diversi fattori, inoltre, bisogna capire e studiarne la fattibilità, mi spiego, essendo a sbalzo, poggerebbe interamente su una parete, la stessa parete dovrebbe avere dei requisiti di solidità e stabilità non indifferenti, oltre a questo, dipende anche dallo stesso peso proprio della scala, se è in ferro, in metallo, con gradini in vetro.... ci sono molte varianti e per ognuna di queste andrebbe valutata.
Mi dispiace non poterti aiutare al volo, ma se hai bisogno contattami tranquillamente quando hai qualche elemento in più.
Un caro saluto, Francesco
252 - Preventivo per imbiancatura appartamento, nuovo, di 40 mq.
Appena consegnato..isolante e colore bianco! Grazie
Buonasera, mi scuso per la risposta che arriva in ritardo, ma per un preventivo giusto è sempre meglio fare un sopralluogo, valutare la richiesta e la tipologia di imbiancatura e lo stato dei supporti(MURI) perchè, anche se appena finiti, con l'imbiancatura si evidenziano tutte le imperfezioni, il preventivo fatto senza vedere sarebbe solo un numero sotto due righe di circostanza, ma in realtà non preventiverebbe niente. Mi scuso per questo, ma quello che nel mio lavoro ho sempre voluto evitare è il "malcapito"o la poca chiarezza, per ogni altra domanda inerente a qualsiasi cosa della casa, sarò felice di aiutarla.
La ringrazio per aver scritto e la saluto cordialmente, Francesco.
251 - Che materiale posso usare per intonacare una parete esterna?
Buonasera,potrebbe usare un materiale premiscelato fibrato, ovviamente tanto conta il supporto e le sue condizioni, per approfondire meglio, mi scriva con più dettagli.
Grazie per aver scritto, saluto cordialmente, Francesco.
250 - BUONGIORNO.
QUALE LA TECNICA MIGLIORE PER DARE PENDENZA AD UN TERRAZZO DOVE POSERO DELLE PIASTRELLE? GRAZIE
Buonasera, la tecnica per una buona pendenza di un terrazzo, l'unica, calcolarne la stessa misurando la lunghezza la punto di scarico fino a quello più lontano, per far si che scarichi bene, anche secondo il materiale scelto per la pavimentazione, la pendenza giusta andrebbe dal 0,75 % fino all'1 %,ovvero per ogni metro lineare, aggiungere in altezza al punto più lontano da 7,5 millimetri x metro a 1 cm. Ancor più semplice sarebbe moltiplicare la lunghezza x il valore della pendenza scelto, Esempio: dal punto di scarico metri lineari 5, quindi se lo scarico è il punto 0, e decidiamo di dare l'1 % di pendenza, il punto lontano sarà più alto di 5 cm e così via.
Spero di aver reso l'idea, la ringrazio di aver scritto rinnovandole la mia disponibilità. Saluti, Francesco.
249 - Come faccio a mettere le staffe per i ex sospeso
Buongiorno, intanto la ringrazio per aver scritto, suppongo che lei si riferisca alle staffe murate che sostengono i sanitari sospesi, intanto bisognerebbe capire il tipo di staffa in suo possesso, in merito a questo, all'interno ci sono delle indicazioni riguardo al tipo di staffa, seguendole scrupolosamente capirebbe come e dove far passare i tubi, ma cominciamo con la staffa base, quella che ha 2 binari uniti da 2 staffe trasversali e i perni regolabili da adattare al tipo di sanitario scelti.
Intanto bisogna avere il segno del piano pavimento finito del bagno, dopo, posizionare la staffa almeno 4 cm sotto la quota del piano, mettere il tutto a piombo e lasciare che anche sulle pareti la staffa sia all'interno del muro di 3 cm.
Bloccarla negli angoli e dopo l'indurimento, procedere con il passaggio delle tubazioni e rinzaffare con impasto di sabbia e cemento il tutto in maniera da rendere la staffa, i tubi e il muro, una cosa sola.
Se l'ho aiutata ne sono felice, se ha delle perplessità non esiti a riscrivermi, sarò lieto di risponderle. Saluti, Francesco.
248 - Buonasera,dovrei togliere delle pietre finte,di gesso,dalla parete,come posso fare?GRAZIE!
Giuseppe
Buongiorno, suppongo che le finte piastrelle siano di quelle che simulano la pietra, comunque, dovreste romperne una partendo dal centro della stessa, una volta raggiunto il bordo, basta inserire uno scalpello tra il muro e la piastrella e man mano dovrebbero saltare, dopo aver rimosso le piastrelle, resterà il collante, anch'egli a base di gesso e con la stessa tecnica basterà farlo saltare via. Spero di aver reso l'idea del tipo di lavorazione, la ringrazio per aver scritto e le rinnovo la mia disponibilità ad ogni suo dubbio, approfitto per farle gli auguri di una serena Pasqua. Saluti, Francesco.
247 - Fate anche lavori di falegnameria? Grazie
Buonasera, assolutamente si, se ha delle domande in merito non esiti a farmele, se posso le dò volentieri dei suggerimenti senza impegno, (il sito nasce per questo), se ha bisogno d'altro non deve che scrivermi. Buona serata, Francesco.
246 - come faccio a vedere un film
Buongiorno, intanto bisognerebbe capire come LEI voglia vedere il film, potrebbe farlo a casa cercandolo nella programmazione, sedersi sul divano e nella più totale tranquillità godersi la scelta, potrebbe, in alternativa, cercare un amico e recarsi in una multisala per sceglierne uno e passare due orette in spensieratezza oppure potrebbe noleggiarne uno.... come vede ci sono varie possibilità, a lei la scelta e... BUONA VISIONE ;-))
245 - Ciao Francesco. Subito la questione. Devo montare una grondaia alla copertura della veranda. Per reggere il canale di gronda devo usare dei sostegni per falda come link di seguito (http://www.mybricoshop.com/esterno-2/lattoneria-2014-06-19/sostegno-per-falda-luna-detail) e, non avendo regolazioni per definire la pendenza del canale, come posso fare affinchè sui 6 metri totali si possa creare il dislivello utile allo scorrimento dell'acqua? Sperando di essere stato chiaro, ti ringrazio in anticipo. Ciao da Francesco.
Ciao a te, per una fronda di quella lunghezza, 6 metri circa, non ci sarebbe bisogno di pendenza perché funzionerebbe X inerzia svuota dosi dal foro del canale, quindi, per un fattore prettamente estetico si potrebbe montare seguendo la tettoia, per maggior tranquillità potresti spesso rare le staffe che terrebbero la gronda di 2 cm al lato opposto al foro e poggiare all'altra estremità la gronda a filo della tettoia, così avresti creato lo 0,33% circa di pendenza che aiuterebbe a scaricare. Detto questo credo che tu abbia abbastanza elementi per posare, se qualcosa non ti é Chiara non esitare a riscrivere, dato lieto di aiutarti. Grazie , francesco.
244 - Ciao Francesco. Ho messo in opera la pavimentazione del mio giardino con pietre di trani. Ora, vorrei effettuare il riempimento delle fughe che non sono nè tanto profonde ne tanto larghe. Volendo usare sabbia e cemento, che tipo di impasto mi consigli di preparare per un riempimento ottimale? Io sarei per un impasto del tipo 1 parte di cemento e una di sabbia fine, tenuto abbastanza liquido tanto da poterlo quasi colare nelle fughe. Cosa ne pensi? Grazie.
Ciao, ti ringrazio per aver scritto, io invece consiglierei una parte di cemento e 2 di sabbia perché potrebbe risultare troppo grasso l'impasto e fessurarsi, addirittura, anche se spendi qualche euro in più, io ti consiglierei del fugante GG (grana grossa) già prenotato e fibrato, stessa lavorazione, ma con un prodotto di gran lunga superiore, vedi tu, altrimenti scrivimi e sarò lieto di aiutarti. Saluti, Francesco.
243 - Buongiorno
Secondo lei qual'è la pendenza che deve avere un balcone/terrazzo per non avere ristagni d'acqua? grazie
Buonasera, intanto la ringrazio per aver scritto.
Per avere una pendenza non troppo alta ma che funzioni bisogna stare al 2%, ovvero, sulla lunghezza da un'estremità all'altra ,2 cm ogni metro lineare. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi scriva e sarò felice di aiutarla. Saluti, Francesco.
242 - Ciao Francesco. Ho appena scoperto questo sito e inauguro questa rivelazione chiedendoti aiuto per un lavoro che vorrei effettuare nel mio giardino. Vorrei ricoprire questa porzione attualmente in terra molto compatta con un massetto "senza impegno", dato che non sarà carrabile, e con pietre di Trani di spessore 2cm circa. Ho stimato, tenendo conto della pendenza che dovrò dare verso la strada, che il massetto dovrebbe avere in totale uno spessore di circa 10 cm e poi le pietre su incollate. Come devo procedere ? Che impasti devo preparare (tra sabbia, sabbione, cemento, ecc.)? Devo interporre rete elettro-saldata o è sufficiente in fibra? Insomma, dammi istruzioni se puoi abbastanza dettagliate. Grazie in anticipo. Ciao da Francesco.
Ciao...Francesco,sono contento che tu abbia scoperto il mio sito, ti prego di pubblicizzarlo più che puoi.
Tornando a noi, dovresti spianare il tutto regolando la pendenza verso la strada, inoltre, ti consiglio una rete elettrosaldata maglia 20x20 da 4 mm di spessore, legata tra i vari figli in maniera tale che il cassetto ritirandosi non si fessure e che non subisca i movimenti del terreno.
Dopo ciò, potresti stare anche su 7\8 centimetri di massetto che sarebbero sufficienti, crei dei punti in pendenza con delle fasce lunghe che ti aiuteranno poi per riempire il tutto.ti consiglierei di usare i sacchetti preparati di sabbia e cemento che hanno una buona mescola e proporzione e alcuni sono anche sfibrati per controllare il ritiro. Dopo tutta questa faccenda potrai procedere alla posa delle pietre come meglio credi visto che avrai un supporto già in pendenza.
Se vuoi fare un lavoro più completo, per proteggere ulteriormente la pietra, prima della rete elettrosaldata potresti stendere sul terreno del cellophane pesante così l'umidità del terreno non passa sopra il cassetto dando efflorescenze strane alle pietre. Spero di esser stato esaustivo, per ogni dubbio scrivimi, sarò lieto di aiutarti.Saluti, Francesco.
241 - salve, vorrei pavimentare la zona di accesso a casa (deve essere carrabile) con mattoni pieni; è stata già fatta una gettata di cemento con rete metallica. Abbiamo conservato lo spessore necessario per la pavimentazione. Ora vorrei chiederle, per posare i mattoni (sono da 4 cm) mi dicono che ho due soluzioni 1) stendere un massetto e incollarli 2) stenderli a sabbia e cemento, quindi senza massetto. Qual è la soluzione migliore?
la ringrazio
Buonasera, intanto la ringrazio per aver scritto,
se ha calcolato uno spessore di 4 centimetri dal piano finito e le piastrelle sono da 4 centimetri, non le resta che incollarle, in alternativa (secondo la tipologia delle piastrelle) se avesse spessore di 8\10 cm totali potrebbe posare gli autobloccanti da 4 centimetri che sono la soluzione migliore per un cortile.
Inoltre, si posano a secco e dopo aver posato tutto si riempiono le fughe con della sabbia fine, questo metodo non darà mai evidenza ad assestamenti o crepe perché si adatta al movimento del fondo.
Se invece si parla di marmitte di cemento, sarebbe più giusto posarle su letto di malta bastarda, c'è la possibilità di posarle con cassetto fresco, ma le darebbe meno tolleranza nel registrarle, se non le è chiaro mi scriva con precisione il tipo di piastrella e sarò lieto di aiutarla. Saluti, Francesco.
240 - Buona sera, come faccio a togliere un'alzatina in marmo attaccata con il silicone senza rovinare le piastrelle grazie
Buongiorno, per rimuovere l'alzatine dalle piastrelle bisogna incidere con un cutter tutta la parte soprastante sigillata, creare un piccolo spazio per inserire dentro una spatola per far leva e gradualmente la lama del cutter in maniera da tagliare il silicone e di punto in punto l'alzatine si stacca. Spero di esser stato di aiuto, per ogni domanda non esiti a scrivermi, Saluti, Francesco.
239 - Buonasera, come posso togliere un ' alzatina in marmo attaccata con silicone sul top da cucina grazie ..
stessa cosa che le ho scritto prima, sul top generalmente vi è solo appoggiata.
238 - Ho dell'umidita in risalita nei muri esterni.
Come faccio a riconoscere la causa.E' possibile che provenga dal marciapiede?
Grazie
Buonasera, se abita al piano terra è la cosa più probabile e frequente, intanto sarebbe giusto controllare che il marciapiede non trattenga l'acqua piovana, cioè che non sia in controtendenza e che non abbia delle crepe nell'angolo tra il marciapiede e l'inizio della facciata, queste sono le avvisaglie più veloci, ma potrebbe essere che l'umidità venga pescata da una falda acquifera nel terreno o più semplicemente che una volta imbevuto il terreno, l'acqua sottostante si ferma e dove trova un ostacolo come potrebbe essere l'inizio di un muro sale per capillarità. La ringrazio per aver scritto e la saluto. Francesco.
237 - slve dovrei rifare una scala gia esistente ma era alta come posso fare prima aveva 17 scalini h 22cm x30cm la vorei abbasare a 16 scalini da 17cm cioe altezza x30 ho 29 cm la misura e380 come faccio a calcolare il tutto grazzie
Buongiorno, intanto mi scuso per la risposta in ritardo, comunque sono lieto di aiutarla, ho bisogno però di più dati, comunque, dovrebbe misurare l'altezza totale dal piano finito di partenza della scala al piano finito di arrivo della stessa. In pratica, se lei ha h 380 e vorrebbe avere un gradino alto 16, aumenta di un gradino, 380 : 23 = 16,5 circa. Non capisco cosa sia il 29 che mi indica, comunque, se mi da l'altezza finita, gli spazi del vano scala potrei calcolargliela io. Con più dati potrei essere più preciso. La ringrazio per aver scritto e mi auguro che mi scriva ancora e che pubblicizzi questo aiuto che io cerco di dare. Saluti, Francesco.
236 - Nell'orto dietro casa ho un punto acqua che vorrei mantenere, oltre a prolungare i tubi per creare una fontanella anche in un punto a circa 20 metri. Rischio di perdere pressione sul punto iniziale?
Buongiorno, la pressione non dovrebbe creare alcun problema, molto dipende da quella di arrivo generale, ovviamente, se si installa un tubo più grosso potrebbe accadere, ma con un multistrato da 16 per il giardino è più che sufficiente e non creerebbe alcun problema. Saluti, Francesco.
235 - In merito alla domanda 234, la ringrazio tantissimo per la celerità con cui ha risposto e per la chiarezza e completezza della risposta. Grazie mille!
Mio dovere,A presto, Francesco.
234 - Buongiorno sig. Francesco, la domanda è la seguente: come faccio a rilevare la pendenza del piano di una terrazza esistente?
Buongiorno a lei, per rilevare l pendenza del terrazzo, noi professionisti ci avvaliamo dell'aiuto di livelle laser che con il loro raggio rosso segnano una tacca sul metro ovunque lo si posizioni, per farlo manualmente è semplice, per capire più facilmente dovrebbe procurarsi una livella da 1 metro, oppure una saggia con sopra una livella di ogni misura, poggiarla sul pavimento in direzione dello scarico e spessore sotto la taggia fino a che non si ottenga il piano. Fatto questo, non le resta che misurare la parte speronata e quella è la percentuale di pendenza, es. se ha una livella da 1 metro, sta per 100 centimetri, se sotto misura 3 cm, significa che la pendenza è al 3%. per le lunghezze totali, misuri dal punto più alto sino allo scarico,moltiplichi x la pendenza che vorrebbe dare e divida x 100, in questa maniera saprà di quanto deve essere il dislivello dal punto più alto a quello più basso.Se qualcosa non le è chiara non esiti a scrivermi, cercherò di risponderle al più presto possibile. Saluti, Francesco.
233 - Ho messo un filtro a polifosfati sull'attacco della caldaia, ma ho paura che la cosa abbia compromesso la potabilità dell'acqua del rubinetto, che siamo abituati a bere. Come controllare? Grazie.
Ciao, il filtro installato riduce solo il calcare, non direi che comprometta la potabilità dell'acqua, per sicurezza si potrebbe comunque far analizzare un campione in un centro di analisi. Saluti, Francesco.
232 - Ciao Francesco, la mia situazione è questa: devo rivestire con del marmo solo le pedate di una scala in cemento armato, sottolineo solo le pedate. Le alzate non devo rivestirle. Le mie attuali pedate grezze sono profonde 30cm. Siccome è la prima volta che mi accingo a fare questo lavoro volevo ricevere dei buoni consigli. Per cui le mie domande sono queste:
1) Se le pedate grezze sono 30cm, considerando l'aggetto (che solitamente è di 3cm) che devono avere i futuri marmi, quest'ultimi dovranno essere di 33cm? (giusto per regolarmi con il marmista)
2) Per murare i marmi va bene usare la malta cementizia?
3) La stesura della malta e la posa del marmo avvengono contemporaneamente? (no perchè qualcuno mi diceva che bisognerebbe prima stendere lo strato di malta e quando questo è asciutto posare sul medesimo i marmi con colla...quindi non mi pare tanto strana questa domanda, la quale nasce per chiarire meglio come stanno le cose)
4) Se si rivestono le sole pedate, tra il primo gradino e l'ultimo si deve tendere il filo per poter posare i marmi intermedi. Bene.
Ma il filo deve essere teso da un solo lato della rampa, dei marmi o su entrambi i lati destra e sinistra?
5) La parte del marmo sottostante, che sarà a contatto con la malta cementizia, deve essere lambita da colla/boiacca?
Se la risposta è "si": a cosa serve questo?
6) Come si fà ad evitare un sensibile abbassamento che possono subire i marmi sotto l'effetto del loro medesimo peso che può avvenire durante la fase di presa della malta?
Quale è il sistema per evitare tale inconveniente?
Mi scusi è un questionario, ma mi è utile per fugare ogni dubbio. Sperò che comprenderà...
La ringrazio.
Buonasera, intanto ci sono 2 strade.
La prima è che se lei si livella ogni gradino con la malta perfettamente, dopo l'asciugatura potrebbe posare i marmi con un spatola dentata e del collante per pietre, per l'allineamento potrebbe mettere il primo in cima a secco e con la saggia di alluminio man mano allineare gli altri,
nella seconda tipologia di posa, si procede così:
si posa il gradino di arrivo a secco, si comincia con il primo usando della malta ben consistente, si spalma della boiacca di cemento o di colla sotto il marmo e si posa fino al raggiungimento della quota desiderata, se la consistenza della malta è buona non si ritira dopo essere arrivata, la boiacca di colla o cemento serve ad aiutare la presa marmo\malta, con la malta si otterrebbe una presa meccanica scarsa vista la poca porosità del marmo, con la boiacca si aggiunge una presa chimica che aiuta a non staccarsi.Per ogni dubbio mi scriva e sarò lieto di aiutarla. Saluti, Francesco.
231 - Salve, per poter tracciare la scala in cemento armato al finito, che collega due piani, si deve tenere conto dei medesimi piani finiti. Io so che lo spessore di un piano finito (massetto+rivestimento) dal solaio è spesso 10cm più o meno. La domanda che porgo è: affinchè il tracciamento riesca bene, è importante che i due piani finiti abbiano lo stesso spessore ?
Se per forza maggiore i 2 piani avessero spessore differente, sorgerebbero problemi ?
Grazie
Buonasera, finalmente riesco a risponderle, il sito faceva i capricci.
Per il tracciamento della scala, non interessano gli spessori del cassetto e piastrella, vanno solo misurati i piani al finito, divisi per l'alzata dl gradino o meglio per i gradini che si desidera realizzare e disegnarla sulla parete, da quei segni si calcola il rivestimento, l'anima della soletta, dallo spigolo della scala dovrebbe essere non meno di 10 cm perché vibri il giusto. Resto a disposizione, Francesco.
230 - Devo trovare il piano di un tombino da murare sopra ad un pozzetto precedentemente interrato in uno scavo per il passaggio di cavi industriali tenendo presente che la striscia di giardinetto dove è avvenuto lo scavo è piuttosto irregolare ed il cordolo di c.a e distante diversi metri. Bisogna anche tenere presente di rimanere qualche cm. Più bassi per poter tagliare l erba senza che la lama del trattorino tocchi il tombino in ferro. Grazie
Buonasera, per aiutarla dovrebbe spiegarmi meglio i punti fissi che ha, ma per quel che ho capito, le serve un livello laser rotativo e una stadia metrica dove attaccarci il ricevitore del livello laser, in questo modo, prendendo dei punti fissi di misura potrà capire tutti i piani nelle vicinanze. Saluti, Francesco.
229 - Salve sono una mamma scoglio chiedere che nome avete scelto
Buonasera, mi scusi, ma credo di non aver capito la domanda, se può me la riformuli, grazie, Francesco.
228 - vorrei rifare il pavimento di un terrazzo, precedentemente le mattonelle erano montate con sabbia e cemento (sembra). il pavimento è quasi tutto sollevato quindi tutto da rimuovere. Vorrei rifare un po' di massetto e attaccare le nuove mattonelle con la colla ma... Come faccio a dare la pendenza per lo scolo dell'acqua? la bocchetta è posta chiaramente dalla parte del parapetto al centro dello stesso. Grazie per la disponibilità.
Buongiorno, dopo ver rimosso tutto, partendo dalla bocchetta di scolo, sia da un lato che dall'altro deve misurare la distanza e moltiplicarla per la percentuale di pendenza che si desidera ottenere, esempio, 3,5 metri x 2% = cm 7,il punto opposto della bocchetta dovrà essere più alto di 7 cm, quindi da 7 a 0 (bocchetta). Se non è chiaro, mi riscriva e cercherò di esser più specifico. Saluti, Francesco.
227 - buongiorno,devo piastrellare il cortile dove già c'è un pozzetto di scarico,purtroppo ci sono diversi avvallamenti e dislivvelli come posso rifare le pendenze verso il pozzetto che si trova quasi al centro del cortile.Grazie per la eventuale risposta.
Buongiorno, mi scuso per il ritardo nel risponderle ma il sito non andava.
Se è presente un pozzetto, significa che in precedenza vi erano già delle pendenze che si potrebbero mantenere. Per quanto riguarda gli avvallamenti, si possono correggere con dei materiali specifici da esterni, con stagnatura e fratazzatura della superficie e poi piastrellare, se le può servire, un ottimo prodotto lo produce la NORD RESINE e si chiama GROOVE MASSETTO. Non esiti a scrivermi per ulteriori informazioni. Saluti, Francesco.
226 - Buona sera somo Loredana e la ringrazio per averm i lasciato i suoi dati.Per il momento le scrivo per avere alcune delucidazioni a proposito dell'impianto di riscaldamento a pavimento che ci piacerebbe installare in un appartamento da ristrutturare.Essendo in un condominio vorremmo per prima cosa sapere se è possibile mettere una qualunque caldaia pochè quella autonoma esistente è a metano e conoscere indicativamente il costo al mq per la sua realizzazione.Inoltre avendo letto che durante i mesi estivi funziona anche come rinfrescante vorrei sapere se sarebbe sufficiente o se comunque occorre avere un condizionatore.La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente. Loredana Rosso
Buona sera, intanto mi scuso per il ritardo nel risponderle, passando alla sua questione, per un riscaldamento a pavimento è possibile usare anche una caldaia classica che prima scaldava i caloriferi, ma non è una cosa intelligente da fare, per quel tipo di impianto sarebbe indicata una caldaia a condensazione, cioè che lavora ad un regime di temperatura più basso, MAX 36 gradi, ma sempre attiva, contro i 70 gradi circa dei caloriferi classici.
Per quanto riguarda il raffreddamento, la cosa diventa più complessa perché bisognerebbe aggiungere degli altri componenti che non mi dilungo ad elencare ,resta di fatto che attualmente per il raffreddamento la migliore funzionalità la da un impianto canalizzato,o in alternativa i classici spalti da muro a vista. Per i costi non è giusto fare una stima al mq perché tutto cambia in base a marca, modello e materiali utilizzati, ovviamente dietro progettazione di un termotecnico . Spero di esser stato di aiuto e aspetto le vostre prossime domande. Saluti, Francesco.
225 - Mio figlio, facendo esperimenti per una mongolfiera artigianale, ha macchiato credo d'olio le pietre che pavimentano il corbello box condominiale.
Come posso rimuovere la macchia? E' troppo tardi?
Grazie.
Buonasera, io farei pulire lui con il suo maglione preferito, ma a parte gli scherzi con un acido aggressivo da usare con cautela dovrebbe andar via, molto dipende anche e sopratutto dalla porosità della pavimentazione.... Buona fortuna 😉
224 - come riesco a dare pendenza al cemento utilizzando la livella?...
a cosa servono le bolle trasversali presenti sulle livelle in alluminio? (per intenderci quelle che hanno oltre alla bolla centrale anche quelle poste mezze verticali)
Buonasera, intanto mi scuso per il ritardo nel risponderle, ma il sito non andava.
La livella , quella con le bolle trasversali, serve nello specifico per la costruzione delle rampe delle scale, l'inclinazione è del 45% e poggiandola sull'armatura di una rampa dovrebbe segnare in bolla se la rampa è giusta.
Per calcolare le pendenze con la bolla un metodo semplice è quello di usare una bolla da 1 metro oppure una stadia da un metro, secondo la pendenza che si vuole realizzare per un metro di linea, all'1% si mette sotto la bolla uno spessore da un centimetro, e così via via, esempio, se abbiamo 15 metri lineari e vogliamo dare il 2 & di pendenza, da un'estremità all'altra la differenza sarà di 30 centimetri. Spero di esser stato di aiuto e aspetto le prossime domande. Saluti, Francesco.
223 - come faccio a cambiare lavoro ?
ciao sono marco(...pippo)
Ciao Marco, dipende da cosa vorresti fare, ricorda solo che VOLERE è POTERE!! scusa il ritardo ma adesso sembra che il sito rifrazioni. Ciao, Francesco.
222 - Buon giorno avrei gentilmente da farle una domanda al quanto complessa.
Per un determinato lavoro avrei la necessità di creare un'a attrezzatura non in commercio mi può aiutare?
Si tratta di un segmento circolare e rettilineo ed avrei bisogno di una squadra tonda!
Grazie per la sua attenzione
Cordialità
Molto spiritoso.... apprezzo lo spirito,a presto.
220 - Come faccio a togliere una scritta da un barattolo di ceramica e dipingerne un'altra?
Buongiorno, intanto mi scuso per il ritardo della risposta,ho avuto problemi con il provider, spero di aver risolto.
Per togliere una scritta da un barattolo di ceramica è un po' complesso, il barattolo, dopo esser stato scritto o dipinto è stato sicuramente passato in un forno, la cottura della vernice sulla ceramica l'ha reso un corpo quasi unico (processo utilizzato per la realizzazione delle piastrelle da pavimento e da rivestimento.
Dovrebbe o potrebbe smerigliarla fino alla ceramica pura, comprate degli smalti a freddo e rifare il processo di smaltatura e scrittura ma a freddo, in commercio esistono prodotti specifici anche abbastanza resistenti, altre soluzioni non ne vedo,anche perché se si rivernicia sopra la durata è abbastanza limitata. Spero di esser stato utile nella risposta, resto a disposizione, saluti, Francesco.
219 - Come faccio a togliere una scritta da un barattolo di ceramica e dipingerne un'altra?
Salve, molto dipende dal tipo di scritta, solitamente quelle sulla ceramica sono cotte con la stessa e la cosa viene parecchio difficile, dovresti dirmi di più su che tipo di scritta e che tipo di ceramica perchè ci sono diversi prodotti e ognuno fà egregiamente il suo lavoro, ma devo sapere di più. Scrivimi e certamente ti aiuterò a trovare una soluzione al problema. Saluti, Francesco.
218 - Ciao Francesco nell'email ti avevo scritto perlina da 3cm per coprire 78 cm in realtà sono 73!! E sopra ci va un letto singolo quindi riduco a 68/65?? Mentre la distanza di 2,60 m per una trave da 16 lavora bene sempre caricata con un letto singolo!! Grazie ancora!!
Ciao, per il solo letto non serve che tu riduca anche perchè può sembrare poco ma da 78 a 73 cè parecchia differenza,la trave da 16 va benone,buon lavoro e conta pure su di me quando vuoi.
217 - Salve sig Francesco, è stato esaustivo....ma stavo dando giusto un'occhiata nel web e ho trovato un collante AR 11 della Fassa Bortolo, un collante a base cementizia specifico proprio per la messa in opera di paraspigoli, profili, zanche....mah!....sembra interessante perchè la scheda tecnica dice che il tempo di lavorazione è di 30 minuti e si indurisce dopo circa 1 ora a temperatura ambiente è a base di legante idraulico......cosi a prima impressione sembra buono come prodotto.......
http://www.fassabortolo.com/dettaglio/prodotti/164-ar11/base-1/ar-11.html
Buonasera, conosco il prodotto, direi ottimo, sopratutto per lei che non ha tanta dimistichezza, mi faccia sapere, resto a disposizione, saluti, Francesco.
216 - Buongiorno sig. Francesco, nella mia zona non è che si trovi molto questo ZM 136......non sò se in alternativa un rasante cementizio sia oltremodo idoneo, concentrandosi sempre e solo sulla messa in opera a piombo dei paraspigoli....considerando solo in secondo tempo invece, al momento dell'intonacatura con rete, se nel sottofondo ci sia una pittura ben salda: il gesso non aderisce su supporti già pitturati al di là che siano saldi o meno (cioè aderisce ma con il tempo tende distaccarsi più facilmente e il lavoro non risulta duraturo ) ma bisogna togliere la pittura che c'è; mentre se si usano rasanti idonei (rasante specifico da sovrapposizione) la pittura ben salda non c'è bisogno di asportarla a patto che questa sia ben solida, compatta al 101%.Comunque se si metterebbero in opera i paraspigoli in un bagno o in una cucina, sarebbe ad ogni modo sconsigliato credo l'uso di un rasante gessoso, cioè sia come intonaco sia come "collante" per i paraspigoli......almeno secondo la mia timida teoria......
Ci vorrebbe, in fin dei conti, parlando solamente per il fissaggio dei paraspigoli, un collante universale (da usare sia all'interno, bagni e cucine che all'esterno ) e che sia compatibile con rasanti gessosi e cementizi.....
Lei non conosce nessun collante (che non sia troppo rapido ecco) della mapei, weber ?......
Grazie gentilissimo
Buonasera,noto con piacere le sue doti in edilizia in costante crescita, è giusta la sua teoria sul gesso nei bagni ma solo in parte,il suo ragionamento non fa una piega, però deve sapere che è possibile costruire completamente un bagno con materiali a base di gesso o addirittura in gesso, come? Utilizzando dei PRIMER appositi per l'uso, mi spiego meglio, se lei avesse delle pareti del bagno in cartongesso e volesse piastrellarle dovrebbe passare sulle pareti il giusto PRIMER e poi come sul muro piastrellarci. Tornando alla discussione semplice dei paraspigoli, nei bagni e dove lei ritenesse non adeguato l'utilizzo del gesso, potrebbe usare della comune malta bastarda ( quella che userebbe per l'intonaco) aggiungendole nella mescola fatta di piccole quantità un pugno di cemento a presa rapida, mescolato con la malta aiuta l'asciugatura della malta e rallenta le sue capacità rapide in maniera tale da darle il tempo di lavorare e il giorno seguente lei si ritroverà il suo spigolo ben saldo.Sperando di esser stato esaustivo le auguro una buona serata, saluti, Francesco.
215 - Salve sig. Francesco, lei mi dice di usare il gesso......ma intende il gesso puro o quello che è mescolato già nel rasante e quindi usare un rasante (gessoso) stesso ?
Se si può usare il gesso puro, venduto nelle apposite confezioni, per i fissaggi il migliore è l'alabastrino oppure il gesso scagliola ?
Grazie gentilissimo
Buonasera, nell'ultima risposta credo di aver menzionato un tipo ben specifico che non è puro ma serve anche per la finitura, è lo ZM 136 della FASSA BORTOLO, con quello potrebbe fare tutto il lavoro. Saluti, Francesco.
214 - Salve sig. Francesco.....in riferimento alla risposta n° 213, non è necessario aspettare che il pezzo precedente sia asciutto......certo, per una persona che questo lavoretto lo esegue occasionalmente, basterebbe che faccia delle prove per testare la sua manualità......ma in ogni caso, la scelta della malta potrebbe dare forse un aiuto nel posizionare nello stesso tempo tutti paraspigoli su un intera parete...
Cioè per fissare i paraspigoli e non rischiare che il pezzo messo in precedenza si muova dal piombo desiderato si può usare anche una malta a tiraggio rapido (max 5 minuti ad esempio) ?
Grazie
Buonasera, per aver la possibilità di una corretta regolazione dei paraspigoli la malta più appropriata sarebbe il gesso che dopo circa 10 minuti comincia ad indurirsi, con la malta rapida credo che non riuscirebbe a posarlo perchè a contatto con il muro si asciuga in fretta non lasciando il tempo di regolare. Potrebbe usare dello ZM 136, è un ottimo rasante a base di gesso che se tirato bene potrebbe essere già pronto per l'imbiancatura. Saluti, Francesco.
213 - Buongiorno sig. Francesco, abbiamo specificato in precedenza che i paraspigoli si fissano alla parete cominciando dal basso verso l'alto.
Una volta messo il pezzo di paraspigolo cominciando dal basso, si deve lasciare asciugare la malta che lo sostiene perfettamente prima di proseguire man mano con il pezzo successivo a salire ??
Grazie
Buon pomeriggio, non necessariamente bisogna aspettare che il primo sia asciutto, sarebbe meglio per chi non lo fa abitualmente, ma si potrebbe anche proseguire facendo attenzione a non deformare quello messo in precedenza....tutto sta alla sua manualità.... buon lavoro e resto a disposizione per ogni chiarimento. Saluti, Francesco.
212 - Vorrei coprire parzialmente un pezzo di terreno attualmente adibito a orto con delle piastrelle in pietra ricostituita, in modo da creare una base di circa 3.5 m per lato, per poggiare un gazebo e un tavolino.
Ho dissodato il terreno sottostante e conto di spianarlo a breve, ma vorrei sapere come posare le piastrelle. La mia intenzione non è di cementare, ma di posarle con base regolante in modo che non siano opera fissa. Qualche consiglio? Grazie...
Buonasera, non credo che sia una bella idea quella di posare le piastrelle in pietra sui piedini perchè non avendo solidità sotto e avendo la terra con il tempo si deformerebbero e addirittura potrebbero anche spaccarsi, il mio Umile consiglio è di spiamare le parti interessate con la stessa terra magari bagnandola e compattandola un pò in maniera da ottenere un piano planare e posare i piastrelloni su si essa a secco, se vuole potrebbe aiutarsi con della sabbia fine che userebbe man mano mentre posa a modo di malta per compensare le irregolarità picchiano non esageratamente con un mazzuolo in gomma mentre posa le stesse piastrelle. Spero di essere stato esaustivo, altrimenti mi scriva..... o mi chiami ;-)). Saluti, Francesco.... non Papa!
211 - Grazie del complimento, cerco di dare il meglio di me, ma il merito è suo che è generoso e umile come un Santo famoso di cui lei porta il nome, diciamo che la sua "santità" è qui nel virtuale poichè ha creato un sito dove ci vuole molta pazienza.
Lei dice che la mia teoria è perfetta, ma si riferisce all'ultimo passaggio della domanda precedente in cui dico che si deve andare a gradazione per l'allineamento perfetto, facendo aderire la staggia per 1/4, per 1/2 e per 3/4 tra i 2 pezzi ? Si riferisce a ciò ? (perchè ho scritto molto ...e .potrei fare confusione)
Grazie
Buongiorno, si è così come ha elencato nell'ultima descrizione, grazie per lo splendido paragone, sono lusingato. Saluti, Francesco.
210 - Ciao, sig. Francesco, grazie per la generosità, quindi si comincia a mettere i paraspigoli dal basso verso l'alto. Si ricorda in una sua risposta precedente ?: che per mettere in piombo il paraspigolo lei mi ha indicato di usare o la staggia che abbia la stessa lunghezza del paraspigolo, oppure un pochino più lunga di esso, tutto stà nella manualità.
Allora le ho inviato un disegno come esempio: io fisso il primo pezzo di paraspigolo in basso e userò una staggia che ha la stessa lunghezza di questo paraspigolo, ok. Ora per il pezzo di paraspigolo successivo (color giallo nell'esempio) che si andrà ad accostare a quello precedente, la staggia (di color blu sempre nell'esempio) che và ad aderire tra i 2 pezzi (per verificarne la perfetta continuità e mantenere il piombo) deve essere aderita, e nel loro punto dove si accostano, rispettando la metà della lunghezza della staggia ?
Cioè semplificando: considerando il punto di accostamento dei 2 pezzi, ok, la staggia: metà deve coprire il pezzo rosso e l'altra sua metà deve coprire il pezzo giallo ?
oppure si deve andare per gradazione e suppergiù ad occhio cioè: mettendo poi il secondo pezzo, si fà coprire la staggia per 1/4 su di esso, poi la metà e poi infine i suoi 3/4 ?
Non sò se ha capito quel che voglio dire e il mio dubbio....qualora le riscriverò
Grazie
Salve, ho visto le foto e devo dire che lei è un ottimo allievo, comunque la sua teoria prima e pratica dopo è perfetta,dopo aver messo il primo paraspigolo si procede con l'altro come ha indicato lei e successivamente, gradualmente si sale per allineare il secondo paraspigolo meglio e completamente, meglio sarebbe mettere sui 2 paraspigoli una staggia lunga che copra almeno il 70% della totale lunghezza dello spigolo creato. Saluti, Francesco.
209 - Salve sig. Francesco, in riferimento alla risposta n° 208, il metodo che lei cita mi è chiaro, ma quello che le voglio dire è che per mettere a piombo il paraspigolo come lei cita, si comincia dalla parte bassa della parete e via via salire in alto con gli altri pezzi di paraspigolo ?
Non sò se sono chiaro: cioè per dire il secondo pezzo di paraspigolo e/o altri pezzi a seguire poi si posizionano "a salire" sullo spigolo (dal basso verso l'alto appunto) facendoli combaciare con i pezzi posizionati in precedenza ?
Grazie
Buonasera, assolutamente si, metta dal basso verso l'alto e continui con il resto dei pezzi.
208 - Scusami sig. Francesco, le riscrivo riguardo alla domanda precedente la n° 207, alla quale la sua risposta non l'ho ben compresa. Lei mi dice che i paraspigoli si posano per l'intera lunghezza...non comprendo questo passaggio. Quando poserò i paraspigoli alla parete, da dove devo cominciare ? lo sò che sono lunghi 2.50 mt . e che le pareti sia esterne che interne sono oltre quella misura....ma ecco intendo dire questo...da dove devo cominciare la posa.....
Grazie......se non ci fosse lei che è cosi paziente.......
Salve, intendevo semplicemente dire che si mette la malta sul muro a piccoli tratti per tutta la lunghezza del paraspigolo e poi lo stesso si spinge sulla malta con una staggia e una bolla fini a farlo risultare a piombo. Buona serata, Francesco.
207 - Ciao generoso Francesco, bene poserò il paraspigolo, lo farò asciugare un giorno come lei mi suggerisce, e poi poserò la rete. Parlando in generale della posa dei paraspigoli: la posa dei paraspigoli alla parete si inizia sempre dal basso verso l'alto ? (la mia domanda è riferita anche a quei paraspigoli metallici zincati privi di rete usati sempre per gli intonaci)
Grazie mille
Buonasera, proprio dal basso non direi, si posano per l'intera lunghezza, è indifferente se dal basso o dall'alto, per quelli metallici sarebbe addirittura più semplice essendo semi rigidi ma il processo non cambia. Saluti, Francesco.
206 - Buongiorno Francesco, scusami ma ora sono confuso: nella risposta n° 203 lei indica che la giusta posa in opera è prima affogare la rete tagliata circa 2 cm dallo spigolo, e poi mettere il paraspigolo; ma ora invece nella risposta n° 204 afferma il contrario.....quale è la risposta che le dà più convinzione ? oppure secondo lei, quale è il metodo da adottare per colui che non ha molta esperienza, e per poter anche aggiustare uno spigolo che magari è leggermente fuori piombo?
Grazie
Salve, nell'ultima risposta le ho scritto che sono giusti e validi entrambi i modi, ovvio che se lei sa operare discretamente con la rete 2 cm prima dello spigolo accorpa il tutto con la posa del paraspigolo, ma il sormonto della rete dello stesso crea uno spessore più grosso sulle spigolo, nell'altra maniera, posando il paraspigolo lei arriva successivamente con la rete sopra quella del paraspigolo e sormonta meno per non creare spessori strani. Sarebbe meglio, per via della sua inesperienza, che usasse una rete più morbida e leggera che potrà reperire in un qualsiasi magazzino edile, spero di non averle confuso le idee, se l'ho fatto ero in buona fede, resto a disposizione per ogni chiarimento. Saluti, Francesco.
205 - Ciao Francesco, è stato ben chiaro nella sua ultima risposta, ho capito, o impiego un modo o l'altro la differenza sostanziale sta solamente nello spessore del sormonto. Purtroppo, in questa occasione non posso acquistare un rotolo di rete più morbida perchè altrimenti il rotolo che ho già andrebbe sprecato; e poi è un occasione per imparare ad usare il rotolo rigido e paraspigoli; per questo domando:
_ comunque sia il metodo, se metto per prima la rete o prima il paraspigolo affogandoli nel rasante poi nelle operazioni di posa successive (messa in opera della rete se ho messo il paraspigolo per primo oppure messa in opera del paraspigolo se per prima ho messo la rete) devo aspettare che il rasante/collante sia completamente asciutto ?
Buongiorno, sono contento di esser riuscito a trasmetterle il giusto concetto, per quanto riguarda il rasante, se lei va sui paraspigoli freschi il materiale sottostante potrebbe "spostarsi" e creare dei grumi molto fastidiosi, se asciutto la procedura è più scorrevole, ma basta che sia asciutto anche solo dal giorno prima. L'asciugatura completa si ottiene dopo almeno 15\20 giorni dall'applicazione e molto cambia con le condizioni climatiche diverse o tassi di umidità anomali, in sintesi posi il paraspigolo e poi lo lasci asciugare almeno un giorno e non avrà sorprese. Saluti, Francesco.
204 - Salve sig. Francesco, grazie per i suoi interventi, avrei ancora da chiederle qualche cosa: quindi va messa in opera prima la rete e poi i paraspigoli, ok; ma per mettere in opera i paraspigoli, devo aspettare che il rasante che contiene la rete affogata sia completamente ben asciutto ?
E sopratutto, i paraspigoli si iniziano a mettere in opera sempre dal basso verso l'alto ?
Grazie di cuore
Buonasera, la procedura sarebbe prima i paraspigoli e poi la rete che sormonta quella del paraspigolo, ma se anche volesse fare prima la rete non cambierebbe il risultato.
203 - Buonasera sig. Francesco, le riscrivo per quei famosi paraspigoli che le ho fatto visualizzare nell'email qualche settimana fà. Ho dei dubbi per la messa in opera: allora per posizionare a piombo quei paraspigoli alla parete si inizia sempre dal basso verso l'alto ?
E siccome si usano per l'isolamento termico a cappotto, dove sarà impiegata anche la rete portaintonaco ( però io in questo caso devo rirasare all'interno di un locale che presenta l'intonaco cavillato e crepato, in cattive condizioni e perciò utilizzo il rotolo di rete portaintonaco e rasante spessore intonaco max 2/3 mm.....e siccome la rete è apprettata, un pochino rigida, ho già fatto la prova nel farla risvoltare nello spigolo in alternativa al paraspigolo: facendo ciò lo spigolo mi viene impreciso, la rete nonostante sia affogata tende a sollevarsi e quindi di conseguenza devo utilizzare per forza il paraspigolo con rete incorporata, quelli che lei ha visualizzato ); andando per ordine: conviene prima fissare i paraspigoli a piombo e poi una volta asciutti mettere in opera la rete ?
Grazie
Buongiorno, per la situazione da lei indicata la giusta posa in opera sarebbe prima la rete tagliata circa 2 cm prima dello spigolo e successivamente il paraspigolo che sormonta sulla stessa rete, in questa maniera lei può regolare lo spigolo al meglio. Se ha ancora dubbi in merito mi scriva e cercherò di aiutarla, saluti, Francesco.
202 - caro sig francesco come faccio a satare in pace e non farmi chiudere fuori dal cancello
Amico mio, la vita è dura e ingiusta, a tratti nel nostro cammino sembra che tutto sia progettato per un esame finale, a volte penso che le scuole sono finite, che non dovremmo più affrontare il patema degli esami, ma nella quotidianetà poi mi rendo conto che ogni giorno siamo sotto esame.Cerca di superare, sono contento per la reazione che hai avuto in mia presenza, cerca di gestire la cosa sempre con lucidità e magari un giorno, CRESCENDO, le cose si sistemino.Ti abbraccio, Francesco.
201 - Salve Francesco, mi dispiace per i suoi problemi, spero che non siano di grave entità, ma nel caso, le auguro di poterli risolvere al meglio. Tornando a noi; ho capito bene il suo consiglio.... quindi controllando da entrambi i lati del paraspigolo si fa un lavoro giusto e preciso...
per quanto riguarda invece la staggia che lei menziona ho qualche dubbio: siccome i paraspigoli che le ho fatto vedere in foto nella mail sono quelli usati per il cappotto, (ma anche per fare gli intonaci) misurano 2.50 mt , la staggia deve essere lunga anch'essa come loro cioè quindi 2.50 mt oppure un pochino più lunga ( non sò se magari vada bene una staggia da 2.80 mt in questo caso) del paraspigolo (parlo anche in maniera generale per posizionare i paraspigoli) ?
Grazie Francesco, buonaserata
Salve, no, per quanto riguarda la staggia basterebbe anche da 2 mt perchè facendola scivolare sul paraspigolo si riesce a metterlo in piombo, se ha timore di sbagliare può usare sia una in misura sia una più lunga, tutto sta al suo grado di manualità. Saluti, Francesco.
200 - Eccomi qui sig. Francesco, le scrivo per quel discorso del paraspigolo che le ho inviato nel suo indirizzo a-mail con le foto. Lei mi suggerisce di impostare la livella a bolla su entrambi i lati del paraspigolo per mettere a piombo il medesimo, quindi seguendo il "1° metodo descritto". Mettendo la livella in questo modo, come lei suggerisce (metodo quindi rappresentato nelle foto n° 2494 e 2495) la feritoia del paraspigolo, "la linea verticale comune" (in cui si vede che la livella vi è aderente nella foto n° 2500) si imposta automaticamente a piombo anch'essa ?
Grazie
Buonasera, mi scuso per il ritardo nella risposta, problemi di carattere personale, comunque, esiste in commercio una bolla o livella che dir si voglia da posizionare sullo spigolo ma non è il modo migliore, la giusta lavorazione sarebbe di guardare con una staggia più lunga e la bolla in maniera che questa faccia allineare il paraspigolo e bisognerebbe comunque guardare lo spigolo da entrambi i lati, potrebbe riempire con la malta lo spigolo e dopo adagiarci sopra il paraspigolo con la successiva staggi a.... questo è quanto, ma se non le dovesse essere chiaro a sufficienza mi riscriva e cercherò di spiegarmi meglio. Saluti, Francesco.
199 - Buon anno sig. Francesco, sono tornato per affrontare ancora il discorso della scala. In riferimento alla domanda n° 196, nella quale si parla che il muratore trovando già la scala grezza esistente con il valore di alzata a 16cm (ipotesi) cerca di riprodurre quel valore al finito...adesso per entrare nello specifico, non ho capito una cosa:
ma per fare ciò, il muratore cerca innanzitutto di murare la soglia, in prossimità di un entrata e poi adottare il famoso "100" che consiste nel fare un segno a 100cm dalla soglia, e poi portarsi quel segno altrove con la livella ad acqua?
Conferma lei questo procedimento?
Poi se è giusto il procedimento, immagino che da quella riga a 100cm dalla soglia, se ne ricava un altra in basso che è della stessa quota della soglia murata, qust'ultima linea rappresenta la quota del pavimento finito (compreso massetto e piastrella).
Ora, lei, in precedenza ha detto che lo spessore del massetto varia da 8cm a 10cm max, e c'è una cosa che non mi quadra:
disegnando sulla carta millimetrata la scala allo stato grezzo con un alzata tot, poi ho scoperto che per riportare quel valore di alzata grezza al finito, lo spessore del contorno finito della pedata, quindi di ogni singola pedata, era lo stesso spessore del pavimento finito inferiore e superiore.
Domando: per riportare uno stesso valore di alzata dallo stato grezzo al finito, si può accettare questa cosa che ho scoperto?
Oppure una volta ottenute le 2 linee, superiore e inferiore(che sono alla stessa quota della soglia e quindi sono il pavimento finito), si rimisura il dislivello che c'è tra queste 2, ignorando quindi la scala grezza già esistente?
Grazie per il prezioso aiuto
Salve e ben tornato, il suo ragionamento è corretto,solitamente la scala al grezzo arriva con l'ultima pedata più bassa rispetto alle altre che poi va compensata con il massetto e si uniforma con il resto, ma se non si vuole si può anche fare il grezzo a filo soletta, si dovrà solo riempire di più sulla scala. Tanto dipende da chi fa la scala al grezzo e dalla sua professionalitá. Resto a disposizione comunque per ulteriori chiarimenti.
198 - Buongiorno sig. Francesco, allora abbiamo visto le 2 opzioni di calcolo:
1) se si traccia la scala al finito, si sottrae dal contorno finito il rivestimento, ottenendo cosi il contorno grezzo, quest'ultimo ottenuto da tale sottrazione avrà:
_la prima alzata in basso = più alta delle altre alzate centrali
_l'ultima alzata in alto= più bassa delle altre alzate centrali
2) se si traccia la scala direttamente al grezzo, quest'ultimo poi presenterà tutte le alzate, sia la prima, che l'ultima a uno stesso valore omogeneo.
Il mio primo dubbio riguarda che: avendo davanti una scala esistente rustica, tra 2 solai altrettanto grezzi, e l'obbiettivo è pavimentare i 2 piani e rivestire contemporaneamente la scala con il marmo; domando: ottenute le quote del pavimento finito sia al piano superiore, sia al piano inferiore, il muratore che non è stato l'autore della scala grezza, deve ricalcolare il dislivello tra le 2 linee da lui tracciate, per calcolare il contorno finito, e ignorare quindi la presenza della struttura rustica esistente?
Ma come ha detto lei, non sempre il famoso 100 è presente....ad esempio se si sta operando in una scala esterna.
Lei che è del mestiere, sono sicuro che nella sua carriera si è trovato a rivestire una scala grezza da lei non costruita, ma gli hanno commissionato il lavoro di rivestimento dei piani e della scala stessa. Ecco mi può descrivere le fasi di rivestimento dei 2 piani in relazione alla scala? con la possibilità di creare il "100" ma anche con l'impossibilità di creare il "100".
Grazie per la cortesia
Buonasera, mi scuso per il ritardo nel rispondere, questioni di carattere personale, per quanto riguarda la scala credo che stia facendo un pò di confusione. Se ha tutto grezzo, soletta di partenza, scala e soletta di arrivo deve procedere a creare i piani di partenza e di arrivo finiti, certamente avrà delle quote di riferimento, una porta, delle soglie di pietra o similari, dalla quota di riferimento lei si crea il suo 100 e rifinisce il piano di partenza, poi passi a quello di arrivo e adotti lo stesso sistema, alla fine di tutto questo deve misurare il dislivello al finito e ignorare per un attimo il grezzo della scala ridistribuendola al finito, così facendo lei avrà una scala uniforme e non importa se dovrà mettere un centimetro in più di malta . Spero di essere stato esaustivo, se così n on fosse non esiti a riscrivermi e nel mio piccolo cercherò con lei di risolvere il mal capito. Saluti, Francesco.
197 - Differeza di armo su un muro a spinta da cm 25 a 1m di spessore
Buongiorno, dovrebbe essere più specifico nella richiesta, se mi spiega il suo problema cercherò di sponderle rispondendo, saluti, Francesco.
196 - Grazie sig. Francesco, quindi se il muratore in cantiere trova già la scala grezza costruita dal carpentiere precedentemente, e questa scala che collega i 2 solai, presenta le alzate tutte uguali, dalla prima all'ultima, e che sono ad esempio di 16cm, il muratore cerca di riprodurre innanzitutto quel valore al finito, cosi lo stesso come il valore della pedata. Lei ha parlato di valutare la cosa, ciò significa che se il muratore trova già la scala grezza, e costoro deve rivestirla e fare i pavimenti, praticamente egli deve ritracciarla con i contorni questa volta finiti, sia per i 2 pavimenti (tracciare le linee parallele ai solai presenti di cui abbiamo già parlato) e sia i contorni ovviamente dei gradini, anche per regolarsi bene....io la vedo cosi... Di nuovo buone Feste.
é esattamente così, ha centrato in pieno il problema, saluti, Francesco.
195 - Salve, sig. Francesco, per continuare l'argomento scala, vorrei farle una osservazione:
se la scala la traccia e la costruisce un muratore, il quale sarà anche lo stesso autore dei 2 futuri pavimenti finiti, egli la traccia e la costruisce scegliendo 2 opzioni:
o considera tutto il grezzo (dislivello e gradini stessi), oppure considera il finito. (quelle 2 opzioni per il dislivello, che ho avuto modo di domandare precedentemente, per avere il chiarimento sul dislivello stesso da considerare)
Ma se la scala, tra i 2 piani la traccia e la costruisce la ditta di carpentieri (che opera in un edificio di nuova costruzione ad esempio) o il carpentiere singolo, egli, non credo che va a considerare i 2 futuri pavimenti finiti, e quindi traccerà e costrirà la scala tutta al grezzo tra i 2 piani, considerando di conseguenza i 2 solai grezzi come dislivello.
Ritengo sia importante far notare questa particolarità se quello che ho detto sia giusto.
Molte grazie e buona serata
Salve, le sue osservazioni sono giuste e legittime, certo sarebbe meglio che chi costruisce la scala al grezzo abbia i riferimenti dei piani finiti, spesso si hanno con il disegno esecutivo, altrettanto spesso no, nel secondo caso però non c'è da disperare perché poi successivamente chi farà le finiture prima di posare i rivestimenti o i pavimenti dovrà considerare queste cose e valutarle per una posa ottimale, solitamente si fanno i pavimenti e con quei piani si distribuisce il rivestimento della scala. Mi scuso per la tarda risposta ma ho avuto qualche problema con il pc. Approfitto per augurarle BUONE FESTE.Saluti, Francesco.
194 - Buonadomenica sig. Francesco, temo che ci sia stato un errore nella sua precedente ultima risposta, nella domanda nà 193. Io parlavo del valore % di pendenza relativo al pavimento di pietra, seguendo la linea della domanda n° 189
Grazie e buonasera
Salve, mi scusi, mi riferivo ad un'altra persona, per il suo pavimento confermo tutto, la pendenza può essere minima , 1% in caso di pavimento liscio, piastrelle, cemento industriale.... va aumentata a seconda del pavimento posato, più irregolare è più bisognerebbe aumentarla per evitare ristagni. Saluti, Francesco.
193 - Buonasera sig. Francesco; praticamente il valore % di pendenza, cioè sia 2%, sia 1.5%, sia 1%, vanno stabiliti in base al tipo di materiale da posare; da come mi ha risposto ho capito che più il materiale da in superficie è grezzo e più si da la pendenza maggiore (2%) e il materiale meno grezzo si da la pendenza minore (1.5% o 1%).
E' giusto questo discorso?
non c'è nessun altro parametro da considerare?
Grazie infinite
Salve, l'unica altra considerazione è se la scala è esterna o coperta, perché si potrebbe posare il tutto in perfetto piano se si trattasse di una scala coperta.
192 - Ho capito, quindi se tracciamo l'alzata e pedata al finito, solo poi nella posa del rivestimento devo preoccuparmi a dar sporgenza o aggetto al rivestimento della pedata, ok
Grazie sig. Francesco, buonaserata
Esattamente, saluti, Francesco.
191 - Salve sig. Francesco, buonasera, mi scusi se mi sono spiegato male; voglio dire che tracciando al finito i gradini con ad esempio 16cm che è l'alzata e 30cm la pedata; quei 30cm di ogni pedata include già la sporgenza che deve avere poi il marmo o altro rivestimento simile al momento della posa?
so che la sporgenza (aggetto) della pedata rivestita è di 3cm e se la pedata tracciata al finito non include l'aggetto, poi quando andranno rivestite, se sono inizialmente da 30cm, diventeranno 33cm?
cosa mi dice lei, si include la sporgenza nel tracciamento oppure no?
Grazie e buonaserata
Buonasera, la sporgenza la calcola al momento del rivestimento, per puro motivo figurativo potrebbe segnarla perché così la vedrebbe prima di realizzarla, la sporgenza poi non è obbligatoria, si potrebbe anche lasciare a filo, comunque se la pedata è da 30, consideri il marmo o pietra che la ricoprirà da 33 cm.
190 - Buona domenica maestro, il tracciamento al finito della pedata (solitamente è di 30cm) sul muro, include già l'aggetto che il rivestimento dovrà poi avere?
Grazie
Salve, non capisco cosa lei intenda per "aggetto".. si spieghi meglio.
189 - Buonasera Francesco, mi dispiace non sono iscritto a nessun social network, ma farò pubblicità con il vecchio sistema per dar possibilità a tutti di avere un maestro come lei. Tornando sempre alla risposta n° 159, lei cita il 2% come valore percentuale di pendenza da considerare; ecco questo valore è standard, cioè lo devo usare sempre sia per marciapiedi che piazzali?
oppure su che fondamento lo devo stabilire qualore non sia standard come valore?
Grazie e buonaserata
Buonasera, il 2% è la percentuale opportuna per permettere all'acqua di defluire in maniera veloce e giusta, ovviamente si potrebbe ridurre all'1,5 e anche all'1 %, ma se ha il pavimento che mi ha detto cioè le pietre naturali occorre il 2%, in caso di posa di lastre lisce e piastrelle si può ridurre come le ho scritto prima. Buona serata, Francesco.
188 - Buonasera gentile Francesco, quindi nella fase di tracciamento, le pedate e le alzate devono essere: a piombo l'alzata, mentre perfettamente orizzontale la pedata, il tutto con livella a bolla..............solo in fase di rivestimento delle stesse, praticamente dobbiamo dare l'acquatura alle pedate.....altrimenti, come lei dice, possono verificarsi dei piccoli errori da come mi vuol far capire.
Grazie ancora per la sua estrema disponibilità
Tutto chiaro, confermo tutto, sono contento che men mano ha capito i passaggi, da qualche giorno c'è la possibilità di condividere su facebook il collegamento del sito, se ritiene giusto lo faccia, diamo a tutti la possibilità di avere delle risposte professionali ai loro piccoli lavori di buona volontà, saluti, Francesco.
187 - Buongiorno sig. Francesco, mi sta dando davvero consigli utili; tornando alla risposta n° 159, quei 6 cm che lei cita come esempio di calcolo, per fare la posta a monte, ecco indicano che la posta a monte deve essere alta 6cm da terra. Ora da terra, sta a indicare che questa posta poggia sulla gettata in calcestruzzo (con rete elettrosaldata interposta) questa gettata non è in piano perfetto, (almeno si presume) quindi la 2° posta (parlo delle 2 poste per posizionare il tombino) la devo fare con l'ausilio della livella a bolla, cioè l'osservazione che voglio farle è questa: per la prima posta misuro dalla gettata 6cm, e sarà alta 6cm; poi la 2° posta, affianco alla prima la faccio con la livella a bolla? giusto?
Grazie mille per questa sua lezione!
Giustissimo il ragionamento,vada avanti e per ogni dubbio non esiti a scrivermi, inoltre approfitto per segnalare che da qualche giorno nel mio sito c'è la possibilità di condividere sui social network... fatelo così daremo la possibilità di conoscere questo sito a tanta gente che come lei si mette in gioco con l'aiuto di un esperto.Saluti, Francesco
186 - Buonasera sig. Francesco, in relazione alla domanda n° 184;
sappiamo che il tombino murato ha l'estradosso, cioè il suo coperchio, che va a filo pavimento finito. Una volta posizionato e murato il tombino (cassa quadra + il coperchio), escludendo il pavimento finito, quando si andrà a fare il massetto in tutta l'area, abbiamo detto che si deve uniformare il valore della pendenza con quello del tombino, per avere omogeneità. Un mio metodo presupposto è:
siccome per eseguire il massetto, bisogna abbassarsi di circa 4cm rispetto all'estradosso del cordolo per fare la posta (che indica l'estradosso del massetto); ora quei 4cm circa in cui ci siamo abbassati al cordolo, dovremo abbassarli in un lato laterale del tombino, partendo appunto dal suo estradosso (coperchio) e fare la postina per il massetto. Tra le 2 postine, una al cordolo e una a ridosso del lato laterale del tombino, tiriamo un filo, che ci indica come fare la postina a monte, a ridosso del muro perimetrale dell'edificio. Tutto questo discorso vale per realizzare il massetto, e lei ha modo di confermare ciò, oppure vede nel mio metodo qualche errore possibile che va corretto?
Grazie e buonaserata
é tutto chiarissimo, la postina subito dopo il cordolo si abbassa di 4 cm così come quella del tombino, alla fine si raggiungeranno i piani superiori del timbino e del cordolo con la pavimentazione e tutto si uniformerà conservando la pendenza prestabilita. Buona domenica, Francesco.
185 - In relazione alla domanda n.179, riporto la mia esperienza dopo analisi con l'elettricista nella speranza possa essere di aiuto ad altri e ringraziando il cuore grande di Francesco 😉
Sostituito il differenziale da 25A con uno migliore da 40A, dopo qualche giorno è saltata ancora la corrente. Sempre il differenziale, che però stavolta non voleva saperne di risalire. Ho abbassato una ad una tutte le linee dei magnetotermici fino a quando ho trovato quella incriminata: è una linea di forza a 16A dove tra gli altri (spenti) è attaccato un frigo che ho da circa 15 anni, sospetto colpevole. Saltando il differenziale e non i magnetotermici la causa è una dispersione di corrente a terra. La prossima volta che salterà la corrente, prima di riattaccare il differenziale proverò a staccare il filo del frigo e se risalirà il differenziale avrò la conferma di dover riparare l'isolamento del frigo vecchio. Un grazie speciale ancora a Francesco e a Simone, elettricista in gambissima!
Ciao, A dire il vero, tra le possibili cause Simone aveva menzionato un vecchio frigo, spero che il problema sia stato identificato e meglio risolto, resta comunque che abbiamo un differenziale in classe A al posto di uno normale che per lo meno ci aiuta da picchi e interferenze della rete elettrica. La saluto augurandole buona giornata. Francesco.
184 - Buonasera, scuse accettate, ma sa, capita qualche fraintendimento; volevo osservare una cosa:
nel posizionare il tombino facendo le 2 poste provvisorie a 2.60mt dai cordoli, abbiamo detto che si considera questa distanza tra cordolo e poste e il tombino va in pendenza. Ma se il marciapiedi è largo totalmente (dal cordolo al muro perimetrale dell'edificio) ad esempio 3.20 mt, quei 60cm di spazio (tenendo l'esempio dei 2.60mt: 3.20mt-2.60mt= 60cm) oltre il tombino, ma anche lo spazio intorno al tombino, devono avere lo stesso valore di pendenza che ha lo spazio tra cordolo e poste provvisorie. giusto?
Come si fà poi ad uniformare (perchè è importante uniformare) il valore della pendenza quando si andrà a fare il massetto (e quindi il pavimento) nello spazio oltre il tombino e nello spazio circostante ad esso che rimane?
Grazie mille
Buongiorno, giusto il procedimento, il valore della pendenza nei 60 cm restanti in percentuale è uguale per tutti, per la successiva pavimentazione, dopo aver fatto un massetto in pendenza di riflesso ci viene anche la parte soprastante,si usa sempre lo stesso metodo delle poste o punti fissi e aiutandosi con delle stagge si controlla la planarità (sempre in pendenza) delle pietre che man mano si vanno a posare. Saluti, Francesco.
183 - Buonasera sig. Francesco, cioè se le 2 poste restano a 2.60 mt dai cordoli, si tiene conto questa distanza per calcolare la pendenza, ok. Lei cita sempre nella risposta precedente, le 2 poste oltre il tombino a ridosso del lato esterno. Io avevo immaginato il lato posteriore del tombino (nella parte in cui la pendenza risulta essere più alta); conferma questa cosa?
Lei per lato esterno, cosa intende?
molte grazie
Salve, le confermo tutto quello che ha scritto, io per lato esterno intendo quello più lontano dal cordolo e per questa mia "NON" chiarezza di espressione le chiedo scusa,il concetto vedo che è stato appreso bene da lei, continui nel suo progetto e IN BOCCA AL LUPO. Saluti, Francesco.
182 - Per entrare nel merito:
se si parte con la misura nella parte interna del cordolo e ad esempio, effettivamente il tombino dista 2.5mt (2.5mt dal cordolo al lato posteriore del tombino rispetto ai cordoli), con la misura, poi per posizionare le 2 poste provvisorie, arriveremo un pochino più su, cioè a 2.60 mt dal cordolo interno.
Lei poi ha dato modo di confermare la cosa, ma ecco volevo far capire bene il discorso.
E le 2 poste provvisorie vanno posizionate a ridosso dei 2 spigoli del tombino che sono comuni della faccia posteriore di esso?
grazie gentilissimo
Buongiorno, Si facendo le 2 poste oltre il tombino a ridosso del lato esterno si riesce a posizionarlo con più precisione, ovviamente si calcola la pendenza rispetto alla distanza, se le poste restano a 2,60 mt si calcola la pendenza per esse, il tombino che capita a 2,50 va automaticamente in pendenza giusta perché resta nella linea delle poste.
181 - Buonasera sig. Francesco, allora, eravamo rimasti al tema tombino, ma per avere la distanza, con la misura, si parte all'interno del cordolo,..... giusto? (domanda forse banale)
e arrivare all'estremità del lato posteriore del tombino in maniera effettiva?
Cioè non bisogna dare al lato posteriore del tombino poco più margine di pochi cm con la misura, giusto lo spazio per le poste provvisorie?
........se lei chiede che il suo sito venga pubblicizzato, l'accontento senz'altro, lei si vede chè è alla mano ed è un bravo insegnante, e i bravi insegnanti meritano di essere conosciuti e apprezzati. grazie per il suo estremo impegno che mette ogni giorno.
é giusto tutto quello che ha osservato, proceda e sono certo che riuscirà nel suo intento, grazie per le belle parole. Saluti, Francesco.
180 - Salve Francesco, io inizio a tracciare la prima alzata cominciando da sotto naturalmente, quindi tacciata la prima alzata....................., lei dice di mettere la bacchetta sul bordo per dare pendenza alle pedate..............io parlo di tracciamento finito in cui le pedate devono essere laggermente pendenti in avanti (acquatura), le chiedo gentilmente di essere un pochino più preciso, o sono io che confuso.............
grazie
Allora, non è semplice come le potrebbe sembrare, la scala va segnata in piano! Armandola non è come disegnarla su un figlio, le ho dato tantissime spiegazione, centellinando i dettagli, ma se continua a farmi la stesse domande non so come risponderle, la pendenza si crea al momento della èosa del rivestimento anche perché non riuscirà mai ad avere la scala uguale a come l'ha disegnata sul muro per 1000 motivi che elencarli sarebbe troppo lunga. Saluti e.... in bocca al lupo!
179 - Salta la corrente, scatta il salvavita, ma senza sovraccarichi. Cioè quando in casa non ci sono molti elettrodomestici accesi. La cosa strana è che salta il modulo da 25 ampere. Se fosse un sovraccarico di linea scatterebbe il contatore generale o la linea da 10 o da 16 di cui il "criminale" fa parte.
L'impianto è molto recente (1 anno circa) e fatto da personale di cui mi fido. Vorrei sapere se c'è un modo di investigare per trovare la causa. Grazie.
Buonasera, del problema ho già informato l'elettricista che mi ha consigliato e garantito la sostituzione del differenziale incriminato... quanto prima le darò nuove in merito, saluti, Francesco.
178 - Buonasera sig. Francesco, mi faccia capire per favore: ma si deve tracciare prima i gradini finiti normali cioè disegnare al muro la pedata perfettamente dritta e poi ridisegnare i gradini con la pedata leggermente pendente?
perchè non ho capito bene il procedimento del metro per dare l'acquatura alla pedata
il procedimento del metro è molto "RUDIMENTALE", per intenderci è da cantiere, la pendenza si da al momento del rivestimento, una pedata solitamente è da circa 30 cm e al bordo della stessa prima della bolla si mette una bacchetta di metro che a sua volta crea le spessore giusto per lo scalino, mettendoci poi la bolla sopra, leggendola in bolla lo scalino resta in pendenza dello spessore della bacchetta del metro.
177 - Il fatto di dare l'acquatura o pendenza, lo si fà solo nel tracciamento al finito?
E come facciamo ad essere sicuri che ogni pedata ha la stessa identica pendenza l'una con l'altra, c'è un sistema che ci porta uguaglianza?
Si potrebbe tracciare la pendenza anche nel grezzo, ma solitamente si fa al momento del rivestimento, per lo spessore uguale si mette una bacchetta di metro in legno al bordo della pedata e mettendo sopra la bolla si ottiene una pendenza di 2 mm su 30 cm circa, questo è il metodo solitamente usato.
176 - Buonasera sig. Francesco, questo discorso di mettere perfettamente orizzontale anche le pedate nel tracciamento, è valido anche se stessimo tracciando una scala all'esterno?
parliamo di tracciamento sia al grezzo che al finito
Grazie
Buongiorno, se la scala è coperta va bene senza pendenza, altrimenti va data appena un pò per non far ristagnare l'acqua delle piogge
175 - Buongiorno sig. Francesco, se si traccia sul muro tutti gli scalini grezzi, oppure si tracciano gli scalini finiti e poi si sottrae il rivestimento e si ottiene il grezzo.......comunque sia il metodo dovremo tracciarli tutti con la livella a bolla?
dovremo mettere praticamente tutte le alzate a piombo?
Per le pedate, esse devono essere tutte perfettamente orizzontali, oppure calcolare già una possibile acquatura?
Grazie sig. Francesco, buonagiornata
Le alzate vanno messe a piombo con la bolla, le pedate si lasciano leggermente in pendenza per lo scolo dell'acqua ma è un discorso antico, un tempo si faceva perché si lavava con acqua abbondante, oggi non si fa più quindi il discorso pendenza decade e si lasciano anche in piano.
174 - La ammiro molto sig. Francesco, davvero!, c'è ne fosse di gente come lei, lei ha tutto da vendere, sopratutto la sua pazienza e il suo impegno, anche la sua professionalità, mi complimento con lei, che ha tirato su un sito meraviglioso, un sito dove ci si può acculturare, a me piace accultararmi, arrichire il mio sapere, riempire il bagaglio di conoscenze, e questo è una cosa costruttiva; se lei desidera avere pubblicità del suo sito, io l'accontenterò, è il minimo che posso fare, se a qualcuno interessa avere un angelo custode, una guida esperta, farò il suo nome e il nome del suo sito.
buonaserata Francesco
LA ringrazio... mi lusinga... Grazie davvero per le sue belle parole nei miei confronti.
173 - Buonasera sig. Francesco, finalmente ho capito il concetto del dislivello, lei ha letto i 2 ragionamenti e li ha trovati giusti, non ha smentito e corretto nessuna parola scritta li nel riepilogo, perfetto, ora si può proseguire...........grazie sig. Francesco, grazie veramente! ora ho le idee ordinate e chiare sul dislivello scala.......
ho cercato nel mio piccolo di riassumere riepilogando........
Sono contento che dopo tante domande il risultato c'è. Le auguro di riuscire in tutto quello che cerca di fare e le chiedo di far conoscere il mio sito ai suoi amici, non rispondo solo a domande di edilizia, ma a 360 gradi... chiedetemi e se non sono competente per la risposta lo dichiarerò ammettendolo umilmente. Saluti, Francesco.
172 - Buonasera gentile Francesco, ammetto si che c'è stata un pò di confusione da parte mia, spero che la sua pazienza non lo ha abbandonato.
Allora provo a fare un riepilogo sul dislivello da considerare, questi giorni ho studiato bene la questione, ora vediamo:
_DISLIVELLO PER TRACCIARE SCALA AL GREZZO: il dislivello da considerare è tra i 2 solai grezzi, inferiore e superiore. Se ad esempio stabiliamo l'alzata a 16cm al grezzo, la prima alzata sarà 16cm dal solaio; poi la scala con il rivestimento, al finito deve risultare sempre a 16cm l'alzata, la prima alzata con il rivestimento questa volta partirà da 16cm dal pavimento finito; rivestimento che si intende di marmo spesso 3cm + lo spessore di malta.
Prima che si riveste la scala, dobbiamo tracciare un linea paralella al solaio, sia superiore che inferiore, questa linea rappresenta il piano finito, la quota esatta del pavimento (massetto + piastrella), e dobbiamo verificare che abbiano lo stesso spessore. Se queste 2 linee tracciate, sopra e sotto hanno una divesità di spessore, magari dovuto a cause di forza maggiore, poi nel rivestire tutta la scala dobbiamo fare attenzione, e si controlla quale è la differenza che manca tra i 2 spessori e si fà un calcolo: se ad esempio la differenza tra i 2 piani finiti è di 4cm, e se i scalini sono 10, si divide 4 per 10= 4/10= 0.4cm
cioè stabilite le alzate a 16cm, quando andiamo a rivestire la scala, tutte le alzate rivestite dovranno essere alte 0.4cm in più, cioè 16.04cm, per andare a compensare la differenza che c'è. Facendo la formula inversa torna il 4cm.
DISLIVELLO PER TRACCIARE LA SCALA AL FINITO: Se tracciamo la scala al finito, il dislivello da considerare è tra i 2 piani finiti, quello inferiore e quello superiore. Con il livello ad acqua si traccia una linea parallela ai 2 solai, superiore e inferiore e indica la quaota esatta dove sarà il pavimento (compreso spessore massetto + piastrella); il dislivello per ricavare la misura in cm è tra queste 2 linee, cioè da piano finito a piano finito, cosi in questo modo si traccia la scala al finito, dal finito si sottrae lo spessore del rivestimento + lo spessore di malta a ogni gradino, e si ottiene la scala grezza, l'ultima alzata al grezzo comunque deve ricadere in quota al solaio grezzo. Si getterà la scala grezza, si pavimentano i 2 piani e si riveste la scala.
Con questo metodo se c'è una diversità di spessore tra i 2 piani finiti tracciati, non è un problema............
Gentilissimo sig. Francesco, ho provato a fare un riepilogo e fare chiarezza, ora lei provi a valutare se i 2 metodi descritti possono essere promossi, se quello che è scritto è tutto giusto.
Grazie sig. Francesco
Buongiorno, si sommariamente i 2 ragionamenti sono giusti,se traccia il finito, con il grezzo non avrà tutti gli scalini uguali perché lo spessore del rivestimento della scala è inferiore a quello del massetto con la piastrella, ma è cosa di poco conto che dopo che la disegna sul muro capirà sicuramente. Saluti, Francesco.
171 - Buona domenica sig. Francesco, riscrivo ancora per parlare del pavimento di pietra, eravamo rimasti al tema tombino. Lei aveva citato come esempio 6cm per fare delle poste come riferimento vicino il tombino.
Quei 6cm che lei cita come esempio per fare la posta, devo misurarli con l'ausilio del metro poggiato da terra,e a 6cm fare la posta?
e per il calcolo dell'altezza della posta: Lmarciapiede * 2%,
in questo caso per fare le 2 poste in prossimità del tombino, devo misurare la distanza del cordolo al tombino (precisamente 10cm oltre il tombino) oppure considerando tutta la larghezza del marciapiede?
I miei dovuti ringraziamenti, come sempre per il suo grande impegno
Buonasera,si, per la posta in pendenza in prossimità del tombino è giusto misurare la distanza del tombino e aggiungere di conseguenza il 2% circa, per i 6 cm... circa si misura da terra, saluti, Francesco. P.S: l'impegno che metto in questa cosa è parecchio ma è fatto con amore e altruismo, l'unica cosa che vi chiedo è di far pubblicità al mio sito affinché più gente sappia che non tutto si fa per soldi, sono una persona modesta con modeste possibilità economiche ma questo non mi vieta di aiutare, nel mio piccolo, chi ha bisogno.
170 - buonasera sig Francesco, quindi considerare i 2 piani grezzi. Volevo farle notare un particolare: in questo modo tracciamo le alzate con il valore stabilito,l'ultima alzata andrà in quota al solaio superiore, mentre la prima alzata però risulta a pavimento finito inferiore, più bassa rispetto a tutte le altre.
Si deve decidere perchè si contraddice in quello che scrive, prima considera i 2 piani grezzi e nell'ultimo rigo mi sottolinea che il 1° gradino è più basso dal piano finito.... se non decide in quale direzione andare non va da nessuna parte, saluti, Francesco.
169 - Chiedo umilmente scusa sig. Francesco, rispetto la sua scelta, e non per togliere nulla a lei che una persona generosissima, ma la scala vorrei farla io per una soddisfazione personale, è un impresa ardua lo so, ma pian piano entrerò bene nell'ottica. C'è da dire comunque che lei è la "mente" perchè si parte tutto dai suoi consigli.
In sintesi, lei dice di non mischiare grezzo con finito; allora l'unica opzione rimasta è: se traccio la scala al grezzo il dislivello è tra i 2 solai grezzi; se traccio la scala al finito, il dislivello è tra i 2 pavimenti finiti, (avvalendosi della massima che dice: se non è zuppa.........)
Se mi risponde di si, poi le spiego facendole notare un dettaglio non citato.
Buona serata, grazie e mi perdoni lei.
Buongiorno, per procedere misuri il dislivello dal punto di partenza grezzo al solaio si arrivo grezzo, divida per il numero di scalini che aveva stabilito di avere e il risultato è l'alzata per ogni scalino. Buona giornata, Francesco.
168 - Grazie sig. Francesco, si io intendo segnarla tutta al grezzo, ma continuo a non capire il dislivello in cm da avere, da dove prendere la misura a dove arrivare.
Mi perdoni
Io voglio darle una mano, ma dopo le molteplici risposte a tutte le sue domande non potrei che ripetermi, rilegga le risposte e se non riesce a capire i passaggi potrei anche valutare di segnargliela personalmente... se ha bisogno di questo servizio io glielo offro, ci accorderemo senz'altro. Può contattarmi all'indirizzo francesco@comefaccioa.info Buona serata.
167 - Buongiorno gentilissmo, per essere più chiaro del mio problema espongo il mio ragionamento:
allora abbiamo detto che la prima alzata deve essere più alta, per far spazio al massetto e pavimento del piano inferiore, cosi poi da risultare alta come abbiamo stabilito; l'ultima alzata diciamo deve andare alla stessa quota del solaio superiore, però non deve essere alta come noi abbiamo stabilito,perchè quando poi sul solaio superiore si farà il massetto e pavimento,lo spessore di questi porta l'ultima alzata ad avere un'altezza che supera quella che abbiamo stabilito.
Questo è il mio discorso parlando al grezzo quindi ipotizziamo che la scala non deve essere rivestita, però poi i 2 piani (inferiore e superiore) devono essere portati a finire.
Ora in base al mio ragionamento il dislivello da prendere in considerazione è tra il solaio inferiore grezzo, comelei ha detto, e per il piano superiore ho l'incertezza della scelta.
La ringrazio di cuore
Buongiorno, la cosa è semplice, lei per non sbagliare ha un solo modo, disegnare la scala al FINITO sul muro e da li , gradino per gradino abbassare gli spessori del rivestimento oppure può segarla tutta al grezzo, ma se mischia grezzo e finito tra partenza e arrivo non va da nessuna parte.Saluti, Francesco.
166 - Allora ipotizzando che la scala non deve essere rivestita, in questo caso il dislivello da considerare è dal solaio grezzo inferiore, al piano finito superiore. Il dislivello di cui parlo è per calcolare il numero di gradini in base ai valori dell'alzata e pedata.
Esattamente è sbagliato, le ho risposto nella domanda precedente, non deve mischiare finito e grezzo, o segna finito o segna grezzo. Saluti, Francesco.
165 - Buonasera lei ha detto:- per la scala il primo gradino è più alto per via dello spessore del massetto che varia da 8 a 10 cm, in sostanza questo è il dislivello per la partenza invece per l'arrivo, ovvero l'ultimo gradino al grezzo risulta più basso... stessa cosa della partenza ma invertita, i cm del massetto ci sono anche li quindi il gradino si lascia a quota della soletta grezza per comodità di lavorazione ma si potrebbe farlo uguale agli altri che resterebbe più alto rispetto alla soletta grezza:-
Non mi torna sapere quale è il dislivello da considerare
Grazie
infatti... IL PRIMO GRADINO è PIù ALTO PER VIA DELLO SPESSORE DEL MASSETTO, sottointeso dalla soletta grezza e in alto, all'arrivo è più basso perché si rialza raggiungendo la quota dopo aver fatto il massetto.... le torna?
164 - Per la partenza considerare il pavimento finito, mentre per l'arrivo considerare il solaio grezzo?
Quindi il dislivello è tra il solaio grezzo superiore e il pavimento finito inferiore?
No, non ho scritto questo.... rilegga la mia risposta scorsa, se non le torna glielo rispiego.
163 - Buonasera generoso Francesco, se dobbiamo calcolare l'intera scala al grezzo, (ipotizziamo che non deve essere rivestita, quindi escudiamo per ora le soglie) in modo che la prima alzata risulta più alta e l'ultima alzata risulta in quota al solaio superiore e che allo stesso tempo è alta come è stata stabilita, in questo caso che dislivello dobbiamo avere in considerazione?
Grazie
Buonasera, per la scala il primo gradino è più alto per via dello spessore del massetto che varia da 8 a 10 cm, in sostanza questo è il dislivello per la partenza invece per l'arrivo, ovvero l'ultimo gradino al grezzo risulta più basso... stessa cosa della partenza ma invertita, i cm del massetto ci sono anche li quindi il gradino si lascia a quota della soletta grezza per comodità di lavorazione ma si potrebbe farlo uguale agli altri che resterebbe più alto rispetto alla soletta grezza.
162 - Salve, se disegnamo la scala al grezzo (escludiamo il rivestimento da fare), considerando i 2 solai e non i piani finiti, la prima alzata deve comunque essere più alta e l'ultima deve andare al livello del solaio superiore.
Se è giusta questa cosa, allora la prima alzata, partendo dal solaio deve essere più alta, dobbiamo tracciare sopra il solaio una linea orizzontale parallela al solaio, che sta ad indicare il pavimento finito, e ci dà il riferimento per calcolare quanti cm l'alzata deve essere più alta (tra il solaio e la linea) dopo la linea l'alzata sarà alta in base a come è stata stabilita da noi arbitrariamente nei valori ammissibili. L'ultima alzata, deve essere più bassa ma deve andare alla quota del solaio.
Mi dica se questa teoria è accettabile e giusta.
Grazie
Si, sommariamente è tutto giusto, cominci a disegnarla e guardandola e ragionandoci su capirà meglio. Saluti, Francesco.
161 - Buonasera Francesco, eccomi tornato per parlare dell' argomento scala. Ho provato a disegnare la scala fnita come lei mi ha detto, considerando i 2 pavimenti finiti lo ridisegnata sottraendo gli spessori e cioè 4.5cm sotto per la pedata e a 3.5cm dietro l'alzata, ed ha ragione lei che considerando il piano finito, l'ultimo gradino è più alto e mi va a toccare il piano finito, e la prima alzata è più bassa.
Quindi inizialmente la scala dobbiamo segnarla al finito, e poi ridisegnandola; quella ridisegnata sotto rappresenta il grezzo?
Grazie!
ESattamente! Sono contento di essere riuscito a fale capire il concetto.Saluti, Francesco.
160 - Grazie, sig. Francesco, diciamo il dilemma di cui io parlo è quando si formano le giunte e attaccature nel giorno stesso in cui si fà una parete, cioè ad esempio in qualche pittura decorativa, operando a "fasce" verticali, larghe circa qualche mq, e la giunta, potrbbe capitare tra una fascia e l'altra, anche nello stesso giorno.
Quando si va a fare la fascia successiva, ecco, qui bisogna stare attenti a non creare involontariamente la giunta antiestetica, ma come?
Innanzitutto avendo cura nelle passate successive di non far capitare la giunta nello stesso punto della precedente,poi le passate se sono più diluite, coprono meno ma è più facile stendere la vernice. Saluti, Francesco.
159 - Grazie veramente, mi sta devvero aiutando pian piano a capire.
Nel riepilogo precedente, abbiamo ben chiarito le idee.
Allora i fili sono 2 partono dall'estradosso del cordolo, ben tesi e arrivano alle 2 poste provvisorie che sono un pò più a monte rispetto al tombino, ma sempre vicine ad esso. Ora queste poste poggiano sulla gettata in piano del calcestruzzo, non sul massetto poichè deve essere ancora fatto (come lei mi ha dato la conferma).
L'altezza di queste 2 poste, che devono essere più alte del cordolo, con i 2 fili ben tesi determinano la pendenza giusta che avrà il tombino, la stessa che ha poi il pavimento finito, e i 2 elementi si inglobano perfettamente. Lei poi precedentemente, mi ha confermato che il tombino lo si posiziona già inclinato, secondo i fili; allora la mia domanda è:
Prima di tendere i 2 fili, come si fà a determinare l'altezza giusta delle 2 poste provvisorie per posizionare il tombino?
Da che presupposto o parametro si parte per farle?
La ringrazio immensamente, spero che mi aiuta a capire anche questo mio dubbio delle poste provvisorie.
Semplice, le poste si calcolano in base alla pendenza scelta e alla distanza dal cordolo; esempio, 2%, cordolo dalla posta a 3 metri di distanza, 3x2% = 6cm. Questa è la misura per la quale le poste devono essere più alte del cordolo.
158 - Grazie sig. Francesco, ma nelle pitture semplici e decorativi, possono nascere delle riprese, giunte o attaccature, tra un mq pitturato precedente e quello successivo. Con i 3 metodi di applicazione e cioè con il pennello, rullo e con il frattazzo d'acciaio; come si fa ad evitare questi difetti antiestetici?
Intanto per la pitturazione eviterei il frettazzo d'acciaio, per i giunti che si vedrebbero succede solo alle prime 2 mani, con la mano ultima e l'asciugatura si uniformano scomparendo.Le giunte si vedono anche se si inizia a pitturare e si lascia in sospeso per continuare in un altro momento. Una mano bisogna sempre completarla, se ne serve ancora una si può darla anche il iorno dopo, ma comunque si deve completare quella in atto.
157 - Salve, quel che ho scritto nel riepilogo fatto da me è tutto giusto?
solamente non è giusto la "limatura" del tombino. ok?
Se lei ha detto che non si lima il tombino, allora si posiziona direttamente un pò inclinato, seguendo l'andamento dei fili tesi, e di conseguenza si posiziona senza l'ausilio della livella a bolla?
Lei poi dice che il tombino sarà il punto di riferimento per il pavimento prossimo. Ora a questo passaggio mi viene un dubbio: dopo la posa del tombino si deve fare il massetto?
Salve, tutto giusto, dopo il tombino si procede con il massetto,buon lavoro, Francesco.
156 - Per prima gli angoli con il pennello a pipa, e poi il rullo in tutta l'area; se abbiamo pitturato un angolo verticale con il pennello a pipa, poi quando andremo vicini a quell'angolo con il rullo, in che direzione lo si fà muovere il rullo, evitando di inciampare?
E se pitturiamo con il rullo precisamente uno spigolo, le direzioni come sono?
Nel soffitto come sono le passate del rullo, parlo sempre delle direzioni.
Grazie infinite
Non ci sono direzioni prestabilite, si va dall'alto verso il basso e il soffitto si perimetra prima con il rullo e man mano si copre tutta la superficie.
155 - Il rullo lo devo staccare per ricaricarlo di pittura, e lo stacco quando ho terminato di pitturare, ma in che modo lo si stacca dal supporto murale?
Sugli angoli in cui ho pitturato inizialmente con il pennello a pipa devo poi ripassarci con il rullo carico di pittura? (dico questo perchè FORSE ,non ho la certezza, si può notare una differenza di tonalità tra le passate del rullo e il pennello)?
Si stacca e basta, senza particolari metodi, poi con la prima passata si potrebbe notare il distacco tra la pennellata e la rullata, man mano che si danno le altre passate e con l'asciugatura il tutto si uniforma.
154 - Diciamo che è come fissare il telaio di una porta interna al controtelaio?
Giusto? o non si può fare questo paragone se fissiamo i telai?
Direi che il paragone ci sta... buon prosieguo.
153 - Grazie! gentilissimo come sempre.
E le direzioni delle passate del rullo sul muro, per uniformare la pittura, come lo si passa al supporto?
Quando si dovrà staccarlo dal muro, lo si deve staccare facendolo ruotare? oppure come?
Bè la direzione non è importante, lo si stacca quando lo si deve ribagnare. Non si stacca necessariamente facendolo ruotare.
152 - Salve, Francesco, grazie per la risposta. Una persona, non molto esperta, mi ha detto un suo metodo per piombare i fianchi al muro fuori piombo.
Mi ha detto che il fianco,lui lo mette aderente piatto al muro, fissandolo con il fisher inizialmente nel punto più sporgente, cerca di portare a piombo provvisoriamente il fianco per misurare il fuoripiombo, e nel punto meno sporgente, controlla quanti cm è lo spessore da inserire, e fissa anche quel punto. il fianco risulta a piombo. Poi nella parte intermedia del fianco, tra muro e fianco stesso, inserisce qualche altro spessore e fermando il fianco con il fischer. Gli spessori di cui parla lui, sono, piccoli tozzetti di legno ben squadrati, della dimensione ideale in modo che il fianco aderisca bene su di loro e vanno posizionati solamente in corrispondenza dei buchi in cui ci sono gli stop, fissati insieme al fianco con la vite passante che blocca sia il fianco che lo spessore inserito. Poi quando si fisseranno le mostre (o copriprofili) gli spessori inseriti non si vedranno, saranno coperti.
Secondo la sua esperienza, come valuta questo metodo. E' un metodo che si può fare tranquillamente? C'è la garanzia di un bel lavoro?
Non sono assolutamente d'accordo, mi sembra molto grossolano e approssimativo... se le sembra più semplice lo provi... se rilegge attentamente quello che le ho scritto capirà. Saluti, Francesco.
151 - Buonasera, sig. Francesco, devo pitturare la strollatura, l'intonaco granuloso, e ho pensato di utilizzare un rullo di lana a pelo lungo, che mi facilita il lavoro, visto che il supporto è rugoso. Chiedo a lei se mi può descrivere come muovere precisamente il rullo al muro, per fare un lavoro fatto bene.
Poi in prossimità degli angoli, bisogna usare un rullo piccolo oppure il pennello a "pipa"?
Grazie!
Il rullo a pelo lungo va benissimo ma prima dovrebbe passare gli angoli con il pennello a pipa e poi con il rullo, per non farlo schizzare troppo dovrebbe usare una rete nel secchio per farlo sgocciolare e quando è sul muro non dovrebbe staccarlo dalla parete mentre imbianca... così avrebbe un buon risultato. Saluti, Francesco.
150 - Buonasera, facciamo un riepilogo:
Il tombino si posa dopo i cordoli, con sabbia e cemento; questo tombino poggia sulla gettata fatta in calcestruzzo (con rete interposta) che è + o - in piano, non ha una pendenza omogenea; l'estradosso del tombino deve andare a filo pavimento finito, poi dopo posizionato il tombino si farà il massetto. Lei in precedenza ha detto che a ridosso del tombino si faranno 2 poste per poggiarvi il filo, queste poste, che sono dei riferimenti, si devono creare poco più a monte rispetto alla posizione del tombino; quindi i fili devono essere 2 e paralleli tra loro, distanti tra loro quanto è il lato del tombino (essendo quadrato) e l'estradosso del tombino deve sfiorarli. Questo tombino avendo una forma quadrata nell'estradosso (dove andrà il coperchio) i 2 lati opposti saranno modificati + o - con la smerigliatrice avendo il disco di pietra, creando l'inclinazione secondo l'andamento dei 2 fili ben tesi che determineranno l'andamento giusto della pendenza del pavimento. Ok?
Rilegga attentemente per filo e per segno questo mio riepilogo, analizzando bene ogni parola, con estrema calma, e poi mi dica se fino a questo punto le mie idee sono chiare e giuste. Con calma, non abbia fretta di rispondermi.
La ringrazio immensamente!
Allora, il metodo non è questo, non si lima il tombino per metterlo in pendenza, si posiziona direttamente giusto, con le poste e i fili di riferimento, tutto giusto quello che ha scritto per il suo allineamento ma non si deve limare niente... lo metta sotto i fili con sabbia e cemento e una volta posizionato sarà un ulteriore punto di riferimento per il pavimento prossimo alla posa.
149 - Per misurare il fuoripiombo posso fare con la livella a bolla e il metro?
assolutamente si
148 - Buonasera gentilissimo, grazie per la risposta. Ora come dobbiamo regolarci per tagliare storti i 2 listelli paralleli, in modo che poi il fianco vi si appoggia e resta a piombo?.
Grazie
Salve, le ho gia risposto, deve misurare il fuoripiombo, esempio di 3 cm, taglia un lato da 30 e l'altro da 33 cm e d'avanti avrà la piombature, ma non deve tagliare i listelli ma bensì i fianchi. Saluti, Francesco.
147 - Come si fa a far passare un cammello in una cruna di un ago ??? ca..o !!!
Carissimo amico, il cammello nella cruna di un ago è un eufemismo vecchio come il mondo, ma vorrei solo sottolineare che disperarsi non serve a nulla...( spesso lo faccio anche io), a volte la sorte ci mette alla prova remandoci contro... basta solo un pò di pazienza.... sangue freddo e alla fine una soluzione c'è sempre. Buona serata, Francesco.
146 - Salve di nuovo, ho scoperto che la pendenza del massetto e quindi del pavimento deve essere del 2%, quindi: Larghezza del marciapiedi * 2%= ottengo i cm più alti a monte rispetto al cordolo. Esempio
1.50m * 2%= 3cm
significa che a ridosso del muro perimetrale la posta deve essere 3cm più alta.
Quindi il filo deve essere tenuto inclinato del 2% dal coldolo a monte. La pendenza che deve avere il pozzetto deve essere a sua volta uniforme con la pendenza del pavimento.
tutto questo discorso è giusto?
Giustissimo, complimenti... con un pò di buona volontà si arriva sempre ad un lieto fine, buon lavoro, Francesco.
145 - Se il procedimento è lo stesso io dico quel che ho capito: prendendo come esempio sempre i 30cm che lei ha menzionato, i listelli di cui parla, sono righelli linghi come è lungo il fianco, andranno messi alla parete verticalmente per tutta l'altezza del fianco (dell'armadio) e paralleli tra loro distanti come è largo il fianco (in questo caso 30cm). e poi a questi listelli andrà avvitato il fianco.
Mi dica se è giusto.
grazie
tutto giusto, prosegua e sono certo che sarà un successo 😉
144 - Salve, lei dice il suo sistema, la ringrazio, ma per me è già complicato capire il concetto dell'allineamento del pozzetto con la pendenza del pavimento. Le poste non devo metterle a caso, e nemmeno il filo o staggia deve essere inclinato a caso. Cioè devo capire la questione: tendo il filo che parte dall'estradosso del cordolo, misuro (per vedere) con il metro tra il filo e il punto dove capiterà la posta e quindi il massetto. E alla parte superiore a ridosso del pozzetto?
L'inclinazione che deve avere il filo, si ok faccio le poste, ma come faccio a stabilire la % della pendenza, la stessa che poi deve avere anche il massetto? (cosi per avere il riferimento giusto).
Forse la sto mettendo in difficoltà, ma anche io faccio fatica per esprimermi nel modo giusto, per far chiarire i miei dubbi, vedo che sono in un punto morto.
La percentuale della pendenza va stabilita prima di ogni cosa e con essa, misurando si ottiene lo spessore giusto. Non le dicevo di mettere le poste a casa in quanto alla pendenza ma davo per scontato che fossero in pendenza. Con una staggi a e misurando percentuale della pendenza e lunghezza della staggia ci si arriva, io intendevo a caso la distanza delle poste che poi tanto a caso non è perchè dovrebbero essere distanti quanto la lunghezza della staggia
143 - Buongiorno, i 30cm del fianco che lei prende come esempio, io intendo di metterli aderenti alla parete, non perpendicolari, o di coltello (e quindi fare come dice lei) cioè la larghezza del fianco, il lato, poggia sulla parete in modo da avvitarci le cerniere e sul suo spessore poi andranno inchiodate le mostre o copriprofili.
non ho ben capito cosa intende ma il procedimento è lo stesso, bisogna creare dei fianchi che tagliati storti portino la parete in piombo.
142 - Si posiziona con sabbia e cemento il pozzetto, ok; poi per "registrarlo" il filo o staggia si, simula il pavimento finito. Al filo bisogna dare la stessa pendenza che dovrà avere poi il massetto e quindi il pavimento, e qui è giusto questo discorso; al contrario poi se vuole modificare qualcosa.....
Se il filo parte dall'estradosso del cordolo, poi a monte sarà leggermente più alto in quota (perchè dobbiamo dare pendenza); queste poste che lei cita per l'appoggio del filo o staggia servono come riferimento; ma come si mette in opera perfettamente il tutto in modo che il tombino non sia fuori pendenza e a suo tempo si troverà perfettamente a filo pavimento?
Cioè le poste quante devono essere?
E non possono essere fatte a caso, ci sarà qualche misura o riferimento da seguire per inglobare perfettamente il pozzetto?
Non so se ha capito i miei dubbi e quel che voglio dire.
Cortesemente le chiedo di essere un pò più preciso nel spiegarmi.
Ancora la ringrazio.
Salve, è tutto giusto, per le poste non esiste una misura, sono riferimenti che crea lei per allineare il pozzetto, per assurdo, io che lo faccio per mestiere potrei addirittura cominciare la pavimentazione e in prossimità del pozzetto fermarmi e metterlo giù giusto evitando le poste di riferimento.... Buon lavoro, Francesco.
141 - Non ho capito bene: la non verticalità del muro la compenso tagliando i fianchi. Io i fianchi li taglio ad una larghezza di tot cm e h tot cm, non capisco il taglio dei fianchi che corregge il fuoripiombo. Ancora grazie
Salve, se lei mette una staggia contro il muro dell'altezza dell'armadio che deve realizzare, con il piombo se sotto tocca al muro, sopra la staggi a, a seconda di quanto la parete è fuoripiombo misurerebbe 2,3...cm. Chiaro? Per preparare i fianchi, supponiamo che lei li voglia fare da 30 cm, sotto avrà 30 cm, sopra deve aggiungere la misura del fuoripiombo,2,3.... cm. così avrà un lato di 30 cm, e l'altro di 32,33.... fissandola al muro, la parte che viene avanti le risulterà a piombo.
140 - Buonasera, grazie per la risposta, se fisso prima i listelli sul muro (con tasselli) come faccio a vedere che quei listelli che ho fissato, mi portano la giusta verticalità ai fianchi?
Infatti, i listelli seguono il muro, con una bolla deve fare la piombatura e poi tagliare i fianchi di quanto desidera, la non verticalità della parete la compensa tagliando i fianchi, aggiunga quello che ricava dalla piombatura e avrà l'armadio in piombo.
139 - Buongiorno, il tombino deve poi andare a filo con il pavimento finito (sia se il pavimento è a sua volta a filo del cordolo, sia se si trova sotto il filo del cordolo) giusto?
Il mio dubbio è che nel posizionare il tombino, come si fà per mantenerlo in modo tale che vada a filo pavimento finito e allo stesso tempo che segue la pendenza del massetto che si farà?
Non ho capito bene questo passaggio.
Grazie
Salve, il tombino si posiziona, come le ho spiegato in precedenza,tirando un filo del piano finito che simuli il pavimento che si andrà a realizzare, si può fare anche utilizzando una staggia realizzando delle poste e tenendole come appoggi per la staggia stessa in prossimità del pozzetto... in bocca al lupo.
138 - Ok allora espongo il mio problema: devo chiudere con il legno un vano in cui c'è un cassone che contiene acqua, quindi lo devo fare ispezionabile, mettendo 2 sportelli. Questo vano nascerà tra 2 muri fuori piombo, devo fare 2 fianchi, 2 zoccoletti (sopra e sotto) e 2 sportelli; quest'ultimi andranno a filo con il "telaio" e perciò impiego le cerniere a collo alto; il tutto da realizzarsi sul posto.
Ora come ho detto i 2 muri sono fuori piombo,e anche di parecchio (circa 4/5cm) come faccio a piombare perfettamente i 2 fianchi e fissarli?
C'è un sistema per non sbagliare?
Allora
, potrebbe cominciare fissando sul muro dei listelli che poi le permetteranno di avvitare il fianco. In seguito deve capire di quanto il muro sia fuori piombo e con quel valore realizzare il fianco su misura. Realizzi anche l'altro e li avviti sui listelli prefissati prima. A questo punto 2 lati sono fissati, si tratta solo di realizzare il pannello anteriore con le antine, lo predisponga, lo assembli con le antine e alla fine lo avviti con i 2 fianchi già fissati, a questo punto resta solo da colorare e il suo mobile è fatto.
137 - Cioè volendo far scorrere bene la staggia, si può grattare un pò sulla strollatura esistente (smorzando il ruvido) per tutta l'altezza della traccia?
Esattamente... proceda pure.
136 - Buonasera, riscrivo ancora per il pavimento in pietra. Non ho capito bene i 2 punti per il pozzetto che lei dice attaccandoci il filo da un estremità all'altra del piazzale. Molte grazie
Mi dica qual'è il problema, cosa non le è chiaro?
135 - Buonasera Francesco, posso esporre un mio problema relativo alla falegnameria?
se ne intende del settore?
Assolutamente si, chieda e se non so glielo dirò
134 - Buonasera sig. Francesco, mi scusi, ma sulla strollatura esistente la staggia (per arricciare la traccia) scorre correttamente?
No la staggia non scorre, serve la manualità e l'occhio e poi grattando si riporta al giusto piano.
133 - Buongiorno sig. Francesco, devo fare una traccia all'esterno, su un intonaco granuloso; poi quando chiuderò questa traccia il corpo d'intonaco (o ariccio) deve andare a filo intonaco granuloso esistente. giusto?
Come si fà a far scorrere bene la staggia se ai 2 lati c'è l'intonaco rustico granuloso esistente?
I miei ringraziamenti!
Salve, la staggia si fa scorrere sul muro anche se arricciato, poi si gratta a prodotto semiasciutto per creare lo spessore per la finitura successiva che mi sembra di capire sia STROLLATA.Saluti, Francesco.
132 - Il pozzetto, una volta posizionato, poi si deve fare il massetto, e il tombino deve seguire la pendenza del massetto stesso. Giusto?
Posizionandolo prima del massetto, come bisogna fare per far seguire correttamente la pendenza giusta al tombino?
Salve, basta stabilire due punti e attaccarci un filo da un'estremità all'altra del piazzale in prossimità del tombino. Il resto della procedura è giusto.
131 - Buonasera, ricapitolando i passaggi:
scavo di fondazione; poi stendere il pietrisco ben compattato; getto del calcestruzzo con rete elettrosaldata; dopo che la gettata è asciutta si posano i cordoli; e subito dopo questi quando sono asciutti, anche il pozzetto. é tutto giusto?
Se posizioneremo una griglia al posto del tombino; sempre subito dopo i cordoli si posa?
Grazie
Tutto giusto, prosegua pure, buon lavoro,Francesco.
130 - Di nuovo buonasera, lei mi dice di usare il rofix, questo prodotto si trova facilmente?
e va steso a pennello, prima di applicare la malta tixotropica?
Quindi praticamente la malta tixotropica va applicata con la cazzuola come quando si arriccia una normale parete o soffitto?
Salve, si esattamente, con u pò di cura in più, il rofix non è difficile da trovare, è poi un ponte di adesione... lo chieda in un magazzino edile, è una tolla da 14 litri e il prodotto all'interno è in polvere.
129 - Buonasera, gentile Francesco, sono ancora io, mettendo in opera un tombino (sia nel marciapiede, sia nel piazzale) in quale fase del lavoro va posizionato?
e la sua messa in opera deve assecondare l'inclinazione della pendenza?
e come si posiziona?
Molte grazie!
Buonasera, il pozzetto va posizionato subito i cordoli perimetrali, deve seguire la pendenza e si piazza con sabbia e cemento... abbastanza semplice direi... Buon lavoro, Francesco.
128 - Buonasera Francesco, lei dice che devo applicarla, ma esattamente come devo applicare la malta tixotropica alla soletta nella parte sotto?
Salve, va applicata con la cazzuola, prendendone piccole dosi e cercando di farla attaccare, per semplificare le cose potrebbe dare come promotore di adesione un rofix rosso, lascia uno strato che rende la superficie granulosa e lascia attaccare bene le malte applicate.
127 - Buongiorno, ricapitolando:
per la partenza della posa a correre, in prossimità del perimetro fuori squadro, che delimita l'area da pavimentare, si parte ad occhio (a prescindere di spaccare le pietre per adattarle) senza una guida?
si, senza una guida, la guida è il suo occhio e gusto.
126 - Buongiorno, si devo intervenire da sotto con la malta tixotropica, per far attaccare bene questa malta a strati minori, e non farla cadere devo "lanciarla" a forza con la cazzuola (come si fà un normale intonaco a soffitto)?
(Avendo fatto una prova a lanciarla con la cazzuola, questa malta resta "collosa" e difficilmente si potrebbe attaccare)
Se uso un lattice aggrappante prima di applicare la malta, facilito il lavoro di adesione oppure non c'è differenza?
ancora grazie mille!
Salve, più che lanciarla deve applicarla e renderla più corposa, più dura, il lattice non la aiuterebbe di molto, anzi ritarderebbe un po' l'asciugatura del materiale. Dia la malta a strati e la lasci asciugare per poi continuare.
125 - Buonasera, quindi per quanto riguarda i 2cm sotto il cordolo, si posa la posta di pietra a 2cm sotto controllando con il metro e poi portare quella quota con la livella a bolla.
E' giusto fare cosi?
Buonasera, si è giusto così, per la parte in piano altrimenti deve fare le poste e seguire con la staggia.
124 - Buongiorno, ho un problema: avendo demolito parti degradate della soletta, mi sono accorto che questa non è composta totalmente da cemento armato, ma dalla demolizione, si sono portati alla luce dei laterizi (impiegati per alleggerire un pò la soletta). Io come prodotto da ripristino ho acquistato KERAKOLL geolite, malta tixotropica, ma nel ripristinare la soletta, dopo aver bagnato bene con acqua, quel prodotto non aderiva perfettamente e cadeva. Ma la malta tixotropica deve essere "lanciata" con la cazzuola al supporto?
oppure, secondo la sua esperienza, perchè questo problema?
Grazie.
Il laterizio che lei ha trovato è la pignatta, solitamente se il buco è grosso se ne fa uno sopra se cè la possibilità, si chiude da sotto e si cola sabbia e cemento con degli spezzoni di ferro, se deve intervenire da sotto la malta tixotropica va bene ma se lo spessore è tanto deve darla più volte a strati minori, è un pò odiosa da lavorare ma si fa così. Saluti, Francesco.
123 - La prima alzata parte dal pavimento, poi dietro questo segno, ne devo fare un altro che rappresenta l'alzata al grezzo?
Quindi bisogna sempre tracciare prima la scala finita e poi al grezzo?
E praticamente la prima alzata è uguale alle altre e l'ultima alzata deve essere più bassa, rispetto al piano finito? è cosi?
Allora, per non sbagliare disegni la scala finita sul muro considerando la partenza il pavimento finito e l'arrivo la soglia che ha in cima, la ridisegni calcolando gli spessori del rivestimento e guardandola si renderà conto da solo che al grezzo avrà il primo gradino più basso e l'ultimo più alto che con il rivestimento tornano tutti uguali. Saluti, Francesco.
122 - Buongiorno gentile Francesco, la prima alzata, deve partire esattamente sul piano finito traccato. Mi perdoni, ma ancora sono confuso.
Salve, la prima alzata parte dal pavimento finito, faccia così, segni la prima alzata finita, poi fa un altro segno sotto dello spessore di malta e marmo e non può sbagliare, se disegna sul muro tutta la scala finita poi per ogni gradino fa un segno di colore diverso stando indietro di malta e marmo e ha la scla grezza. Saluti, Francesco.
121 - Buonasera, sig. Francesco, allora a 2cm sotto il filo del cordolo ci sarà il pavimento finito. Quindi da 2cm sotto il cordolo bisogna andare ancora sotto di 4cm( più o meno) per fare il massetto?
e soprattutto siamo sicuri che i 2cm lasciati sotto il filo del cordolo, siano uguali, per tutta la lunghezza del cordolo stesso?
ancora grazie di cuore!
Si più o meno è giusto per fare il massetto,per quanto riguarda i 2 cm del cordolo tutto sta alla formazione del massetto e alla posa delle pietre.... il resto è tutto ok. Saluti, Francesco.
120 - Salve, allora sempre riguardo alla scala:
nell'ultimo scalino, la soglia è il piano finito, quindi con il grezzo, l'ultimo scalino deve stare sotto dallo spessore del marmo. e qui è chiaro.
Ma il primo scalino, non ho capito bene come lo si struttura, se parte dal piano finito come fà ad essere più alto; può darsi che se parte dal solaio deve essere più alto; non so, questa cosa del primo scalino non mi quadra bene.
Grazie ancora
Buongiorno, per l'arrivo è giusto, per la partenza da un piano finito il 1° scalino deve essere più basso dello spessore del marmo che andrà a posate e dopo gli altri avranno l'altezza regolare stabilita im maniera che quando si va a ricoprire la scala con il marmo con lo spessore aggiunto tornino tutti uguali. Buon lavoro,Francesco.
119 - Buonpomeriggio, se posiamo la pietra, sia con la posa ad opera incerta, sia con la posa a correre, e decidiamo di stare sotto l'estradosso del cordolo, il pavimento finito a quanti cm (ammissibili) deve strare sotto il filo del cordolo?
Grazie
é sopratutto una questione estetica, si possono lasciare 2\4\o 6 cm, ma per vederlo meno e far risaltare il cordolo io lascerei 2.
118 - e magari, trovare il diametro giusto del manico,per scavare il più uguale possibile;
la ringrazio, mi ha svelato cose che erano incomprensibili per me!
lei è la persona che ogni giovane cadetto, vorrebbe avere al suo fianco.
No, lo spessore non è importante, è importante la manualità.
117 - Quindi, ripristinando una soletta che ha il gocciolatoio nella parte integra, poi nella parte da ripristinare, lei dice di scavare sempre con il manico della cazzuola,
e il gocciolatoio ricreato in questo caso, è uguale a quello della parte rimasta integra?
esattamente, lo si fa diventare uguale lavorando con acqua e pennello sul fresco... poi ci vuole anche un po' di esperienza e manualità.
116 - Salve, lei mi ha detto che per riempire l'area si posano le pietre formando una "L", ora se useremo 2 fili, un filo per vedere l'allineamento degli estradossi delle pietre, e l'altro filo (per scaramanzia, parlando della posa a correre) per avere tutte le fughe precise; i 2 fili andranno spostati di fila in fila, paralleli tra loro?
Ma il filo che allinea le fughe, come andrà bloccato per essere teso da dove parte fino dove arriva?
grazie
tutto giusto, per le fughe si lega il filo a 2 pietre, una ad estremità e si tirano per tirare il filo.
115 - Buonasera, un ultima cosa, cosi da completare questo mio bagaglio di conoscenza di questo argomento.
Qualora ci trovassimo a ripristinare una soletta già munita del gocciolatoio, si mette prima la tavola sotto?
se è si, come si ricrea la trama stessa del gocciolatoio?
Buonasera, si si mette sempre la tavola sotto, per il gocciolatoio la procedura è simile, si sistema il fronte una volta tolta la tavola e si scava al solito rifinendolo poi con un pennello bagnato che gli ridà forma e armonia.
114 - Buonasera, sig. Francesco, rieccomi tornato per affrontare ancora il tema scala. Allora, cortesemente mi segua:
stabiliti e tracciati a matita i piani finiti, e stabiliti anche il numero di scalini per una determinata altezza; il primo scalino al grezzo deve partire esattamente sul piano finito. Giusto?
L'ultima pedata sempre al grezzo, sarà anch'essa a filo piano finito?
nel piano superore però c'è il problema della SOGLIA, che è di spessore di 3 cm;
quindi sempre al grezzo, l'ultima pedata, come va impostata?
Grazie,
Allora, il primo gradino dal piano finito deve essere alto tenendo conto che poi ci andrà il marmo, quindi calcolare il suo spessore, per l'arrivo invece la soglia è il piano finito, quindi con il grezzo dell'ultimo scalino bisogna rimanere sotto dello spessore del marmo che si andrà a posare dopo. Spero di aver reso l'idea, altrimenti mi riscriva e cercherò di farle chiarezza.
113 - Salve, le fughe delle pietre con la posa A CORRERE sono regolari, rispetto all' opera incerta, e per non andare storti con le fughe, bisogna tendere il filo?
se è si sempre max di 5 metri?
oppure non serve?
grazie
Salve, tanto dipende dal materiale che lei deve usare, solitamente le pietre non sono squadrate e regolari e la fuga non è regolarissima, il filo lo si può tirare, sempre non oltre i 5 metri,per guida, ma si potrebbe anche senza,comunque se la fuga è regolare significa che usa un materiale squadrato e calibrato, se così fosse non correrebbe il rischio di andare storti, basterebbe procurarsi dei distanziatori da interporre tra un mattone e l'altro per avere sempre la stessa fuga. Saluti, Francesco.
112 - Buonasera, quindi in fase di ripristino della soletta, il gocciolatoio va fatto con una riga che può essere una tavola?
e tracciando una sottilissima riga con la punta della cazzuola. Tutto qui?
però scavando poi l'intonaco per il gocciolatoio, qualora volessimo fare cosi, si può notare da sotto la scabrosità che abbiamo ripristinato e coperto con la nuova malta.?
Ripristinando il calcestruzzo, con malte apposite, queste ci daranno il tempo di creare il gocciolatoio?
Grazie
Salve, allora, non si traccia una linea con la cazzuola ma si scava con il manico, così si ottiene uno sgocciolatoio largo circa 2 cm e per la scabrosità o irregolarità la si copre con la finitura e un pennello bagnato ad acqua. I materiali che utilizza le danno il tempo della lavorazione, se fa una tratta di 2\3 metri scava il gocciolatoio e va avanti con la stessa procedura.
111 - Buonasera sig. Francesco, mettendo una riga sotto la soletta, scaviamo l'intonaco con la punta della cazzuola, ok,
quindi il gocciolatoio, deve essere una sottile riga creata con la punta della cazzuola, non possiamo creare un "incavo" ben preciso, largo magari qualche cm e profondo altrettanto qualche cm?
Certo, si potrebbe fare, ma bisognerebbe tagliare e scalpellare, lavoro che generalmente non si fa, il gocciolatoio in fase di costruzione della soletta si prevede realizzandolo con bacchette di legno o di plastica in maniera che al disarmo resti l'incavo, ma ovviamente è un'altra cosa.
110 - Buonasera, riscrivo di nuovo per il pavimento di pietra. Lei nella risposta precedente ha detto che bisogna selezionare le pietre, in prossimità del muro (a squadro e fuorisquadro), per la posa ad opera incerta va benissimo; ma per la posa a correre, che è una posa geometrica, non potremo mettere a squadro le pietre, qualora sia necessario? oppure no?
cioè dico che non bisogna fare come il pavimento di ceramica (per la posa a correre) il quale sarà posato dopo aver "squadrato" l'area?
grazie ancora!
Buonasera, il motivo per il quale le ho detto di SPACCARE eventualmente le pietre è proprio questo, per la posa a correre, in prossimità del falso squadro spacca le pietre per non tagliarle perfette altrimenti non starebbe esteticamente bene, deve alternare con pezzi piccoli e spaccati in maniera da confondere i tagli\spaccature.
109 - Buongiorno, ancora un ultima cosa: qualora dobbiamo ricostruire una soletta e il frontalino totalmente, e volessimo creare un gocciolatoio alla soletta, come si procede per creare il gocciolatoio? quale è la forma che può avere?
Buonasera, solitamente il gocciolatoio va creato quando l'intonaco è fresco, si mette una riga sotto il balcone e con il manico della cazzuola si scava l'intonaco seguendo la riga man mano che si avanza.
108 - Salve, meno male che adesso ho capito il concetto della staggia.
Lei, per quanto riguarda la tavola messa sotto, che le molle vanno messe a ogni 50cm massimo tra di loro. Se tra uno spigolo sano e l'altro c'è una distanza grande, le molle vanno messe sui 2 spigoli sani, per far reggere la tavola, volendo poi mettere qualcun'altra molla intermedia, e il "vuoto" tra i 2 spigoli è notevole, come facciamo a posizionare bene le molle intermedie e allo stesso tempo mantenere la tavola dritta, senza eventuali rientranze della tavola dovute alla forza delle molle?
ancora grazie
Buongiorno, con lo stesso sistema del frontalino, pacando una o più poste che servano da spessore, ma se fa prima il fronte ha già lo spigolo abbastanza diritto e non avrà poi bisogno delle molle.
107 - Buonasera gentilissimo, dicevo la posa a CORRERE può essere fatta in 2 modalità?
cioè lungo la pendenza, e di traverso rispetto alla pendenza?
Pavimentando un piazzale, che è delimitato da 2 muri fuori squadra, posando la pietra ad OPERA INCERTA e A CORRERE, come correggiamo l'inconveniente?
grazie veramente di cuore per il valido aiuto che mi sta mostrando!!
Buongiorno, lei può posare in entrambi i modi e le direzioni, ovviamente in prossimità del muro o del marciapiede deve selezionare le pietre giuste per forma e dimensione e se necessario spaccarne qualcuna da poterla adattare negli spazi restanti qualora non trovasse tra le pietre a disposizione quelle di cui ha bisogno. Saluti, Francesco.
106 - Salve, mi perdoni ancora se insisto, sono un pò testardo, e vado in fondo finchè non ho le idee chiare. Cioè la staggia di alluminio la devo poggiare sulla parte verticale della tavola frontale, stando maggiormente più sulla parte sana?
è cosi?
Grazie ancora, e mi scuso
Assolutamente si, facendola scorrere per verificare l'allineamento, buona serata,Francesco.
105 - Salve, scrivo ancora per il pavimento in pietra.
Se posiamo la pietra con la posa A CORRERE, questo tipo di posa può essere fatta lungo la pendenza, che di traverso la pendenza; cioè praticamente in 2 posizioni?
E tutto il sistema di posa che lei mi ha descritto fino ad ora (con poste ogni 4/5 metri, creando una L per posare, partire da un angolo) è valido anche per la POSA A CORRERE?
Siccome questo tipo di posa è più precisa, rispetto all'opera incerta; quando con la posa A CORRERE arriviamo a coprire in prossimità delle poste create come guida, e queste non si inglobano bene, si può rimuovere la posta (sia la pietra che la malta) e riposizionarla meglio per curare l'estetica?
Poi per quanto riguarda il discorso della "L" nel posare le pietre con la posa A CORRERE ; questa L che si deve creare per coprire l'area, deve essere calcolata con la squadra?
Grazie ancora per il suo impegno ad aiutarmi
Salve, si per la posa a correre è la stessa procedura, per la L non deve essere a squadra, è di guida e quindi orientativa, per la posta invece io non l'ho scritto dandolo per scontato essendo del mestiere, ma sicuramente va rimossa sia la pietra che la malta per un discorso estetico. Buon lavoro, Francesco.
104 - Salve di nuovo, ho capito che la staggia di alluminio deve essere provvisoria. Ma se io fisso la tavola al frontalino sulla parte sana, la staggia di cui lei parla, poggerà al bordo sotto la tavola, come fa a stare sopra la tavola?
La staggia va trasversale alla tavola fissata al frontalino. (cioè lungo la larghezza della soletta)
Vorrei poter capire, ma non riesco a immaginare questo particolare della staggia.
Mi perdoni, per la pazienza che lei mostra
Mi dispiace non riuscire a farle capire il concetto della staggi a, è semplicissimo, si poggia sulla tavola chiodata solo per intraguardare l'allineamento, ma se non riesce a farlo usi pure un filo fissato sul fronte o sulla tavola del frontalino, in fondo serve solo per l'allineamento. Saluti, Francesco.
103 - Buonasera, mi perdoni; allora, io chiodo la tavola al frontalino, sulla parte sana, e qui ok; la staggia di alluminio la metto a T sopra la tavola, stando più sulla parte sana. Questo ultimo passaggio di mettere la staggia di alluminio sopra la tavola che non capisco.
grazie
la staggia di alluminio la mette in maniera provvisoria finchè stabilisce una linea, non deve fissarla, quando ha fatto il punto fisso la toglie e continua con il riferimento della tavola chiodata.
102 - Buongiorno, tornando ancora al pavimento di pietra. Quindi per riempire le poste devo farle creando una L; però per fare questo devo partire da un angolo?
la staggia la metto prima in un verso; quando la metto nel verso perpendicolare e quindi lungo la pendenza, devo spostarla a mano a mano che copro l'area.
Questo sistema lo posso fare anche in un grande piazzale?
Se uso il filo comunque, devo formare sempre la L, lo stesso sistema della staggia?
Coperta un area riposiziono le 2 poste parallele, a 4/5 m dall'area coperta e ricomincio con lo stesso sistema ok?
Grazie ancora
Tutto esatto, proceda così e i risultati saranno eccellenti. Buona serata,Francesco.
101 - Ma la staggia perpendicolare alla tavola frontale, la devo mettere che parte dal muro uscendo fuori dalla soletta, (si posiziona dalla parte dove si deve creare la postina) per poggiarci sopra la tavola frontale, e fare il segno a matita quando si è a misura precisa. intende questo?
Mettendo la tavola sotto, dicevo che con il peso della malta che si andrà a fare il frontalino, la tavola flette dando uno spigolo imperfetto;
questa tavola sotto va messa SEMPRE quando già la soletta è stata riempita, in modo che aderisce bene al supporto?
e per evitare difetti, i molloni di ferro a quanti cm devono stare gli uni dagli altri?
Allora, credo che non abbia capito il senso della staggi a. Ricapitoliamo, per ordine crei la posta in linea con l'intonaco esistente, con il metro, con il filo, qualunque metodo va bene. Se vuole, può usare la staggi a,come? si mette la fodera\tavola per fare il fronte chiodata sulla parte sana, con l'altra, quella preferibilmente in alluminio la mette a T sopra la tavola e stando più sulla parte sana in automatico le darà la linea, si aiuti spessorando con pezzi di legno la tavola del fronte e poi quando la linea è giusta fissi la tavola. se preferisce mettere quella sotto con le molle deve metterle ogni max 50 cm e se il riempimento è tanto lo faccia in più riprese in maniera da non caricare con il peso della malta la tavola... dovrebbe essere abbastanza chiaro... se non è così mi riscriva e insieme cercheremo di arrivare al dunque. Buon lavoro, Francesco.
100 - Buonasera, chiedo il suo aiuto per cercare di risolvere un dilemma.
Schizzando l'intonaco granuloso semiliquido (sabbia e cemento) al soffitto, con il movimento del "rovescio", alziamo il braccio bruscamente, facendo lavorare la spalla. Ma per questo movimento il polso deve essere "morto" e quindi la cazzuola, alla fine del movimento risulta orizzontale, come quando si è partiti dal basso con il braccio a fare il movimento?
Cioè quando il braccio lo alziamo e poi subito lo fermiamo bruscamente, la mano che tiene la cazzuola la dobbiamo piegare in giu?
oppure come?
Non so se mi sono spiegato bene nell'esporre il problema......ma per capire il concetto, a cosa possiamo paragonare il tipico movimento?
Buonasera, bè è difficile descrivere un movimento che da anni poi si fa incondizionatamente e in maniera automatica. Purtroppo queste cose si fanno con una certa pratica e per ovviare al problema esiste in commercio un attrezzo apposito che ha una manovella, lo si riempie e man mano che si gira esce il materiale da spruzzare...
99 - Sono ancora io, fisso la tavola sul fronte, però per creare l'appoggio mancante, diciamo la posta al frontalino devo andare con la misura dal muro; cioè come faccio a crearla precisa, para alla parte d'appoggio che già esiste?
Poi una volta fatta, il chiodo che reggerà la tavola frontale, andrà piantato proprio sulla posta creata al frontalino?
Mi perdoni
Si la tavola andrebbe fissata sulla posta fatta,per l'allineamento ho spiegato le 2 volte precedenti ma va bene anche con la misura dal muro, come meglio le riesce, un metodo non esclude l'altro. Buon lavoro, Francesco.
98 - Buonasera, mi corregga se dico una stupidagine. Allora lei dice di mettere un'altra staggia poggiata perpendicolare alla tavola del fronte per l'allineamento. Ora come dice, mi sembra che ho capito che si prendono 2 tavole lunghe si fissano tra di loro, a formare una "L" a 90 ° esatti.
Poi dice possibilmente di mettere prima la tavola sotto; però c'è da dire che se metto la tavola sotto, sostenuta con i molloni, quando andrò a riempire il frontalino, con il peso della malta, la tavola fletterà un pò, dando poi a fine lavoro, uno spigolo ondulato; dico questo perchè una volta mi è capitato questo problema.
Grazie!
Salve, mi sono spiegato male,la staggia perpendicolare serve solo per controllarela linea, non deve fare la L altrimenti non riuscirebbe a lavorare, fissi la tavola sul fronte e controlli con la staggia di alluminio possibilmente. Questa è la giusta procedura. Saluti, Francesco.
97 - Ancora buonasera, lei dice che se il frontalino da ripristinare, in una parte non ha punti di appoggio sani, la tavola comunque la si mette sempre al frontalino, creare l'appoggio mancante con la posta, e la tavola la si fa reggere con i chiodi?
E per l'allineamento preciso di questa tavola potremo misurare dal muro verticale (dove è ancorata la soletta a sbalzo) al bordo tavola?
oppure l'allineamento che lei dice non l'ho capito
Salve, va bene come indica lei e si potrebbe anche misurare dal muro, ma con un'altra staggia poggiata perpendicolare alla tavola del fronte si potrebbe ricavare l'allineamento, se le viene scomodo potrebbe anche mettere prima quella sotto allineata e poi rifare il frontalino, un metodo non esclude l'altro. Buon lavoro, Francesco.
96 - Buonasera, rieccomi di nuovo. Le poste vanno ogni 4/5 metri l'una dall'altra a coprire un area di 20/25 mq per volta. Sia se usiamo il filo, sia se usiamo la staggia, lo spazio interposto tra 2 poste dello stessa parte e quindi che sono trasversali alla pendenza, va riempito con le pietre a formare una guida che è simile alle normali fasce di un massetto? e cosi tra queste guide parrallele, si "scorre" la staggia per riempire l'area interessata. io le ho detto che si posano come le normali piastrelle, lei mi ha dato poi conferma, ma stavo pensando che solamente con le poste come si fa a riempire l'area totale localizzata come la normale posa delle piastrelle?
Quindi lei dice che se usiamo il filo teso tra l'estradosso di una posta e l'altra, su queste 2 metteremo uno spessore di qualche mm per non sbagliare a mettere le pietre intermedie, che fungono da fascia guida?
lo spessore potrebbe essere anche un tondino di ferro?
Grazie ancora per la sua santa pazienza
Ok, vedo che quello che dico viene recepito e capito, di questo ne sono felice, tornando a noi, per lo spessore da mettere sito il filo il tondino sarebbe troppo, lei userebbe almeno un 6 mm,può usare del filo di ferro grosso che ha uno spessore di 3 mm e potrebbe andare bene. Per riempire, le poste deve farle creando una L, con la staggia lei prima la mette in un verso e allinea le pietre e poi in quello perpendicolare mentre avanza con le file che poggia dalla posta al punto fermo che in questo caso è il marciapiede.
95 - Buonasera, riscrivo per affrontare ancora il tema della pavimentazione in pietra. Se pavimentiamo un piazzale ad opera incerta, esso ha un area che è maggiore del marciapiedi; e si impiega sempre il sistema di fare la posta di pietra?
Se è si in questo caso però si userà il filo, che deve essere ben teso; il filo deve essere sull'estradosso delle pietre, però non ho capito bene il sistema per lavorarci, utilizzando insieme al filo stesso, le poste di pietra. Per non farlo flettere dando una falsa guida, a che distanza massima può andare il filo da posta a posta?
La pavimetazione di pietra deve partire come se stessimo pavimentando con le piastrelle. è giusta questa cosa?
Diciamo, cortesemente, mi può dscrivere le fasi essenziali andando in ordine.
La ringrazio per la disponibilità
Ben tornato, per far si che il filo ben teso non crei una falsa riga non bisognerebbe tirarlo per più di 5 metri, poi, poggiandolo sull'estradosso delle pietre e della posta sarebbe bene metter sotto di esso uno spessore che lo stacchi dalla superficie di un paio di millimetri in maniera da capire quando si muove e non si è allineati.Per la posa poi, si procede esattamente come ha indicato lei, facendo finta di avere le piastrelle. Io comunque al posto del filo userei una staggia di alluminio da 3\4 metri e andrei avanti senza il filo. PROCEDIMENTO: dopo aver creato le poste, si mette la staggia poggiata sopra, si cominciano a posare le pietre lasciandole più alte di qualche millimetro che dopo, con la staggia sopra si picchia fino a che arrivi al piano voluto e così si procede per ogni pietra posata. Non è complicato con la staggia, con il filo invece si mette tirato da posta a posta e si posano le piastrelle sotto di esso una per una picchiandole fino a vedere quei 2 millimetri di spessore che abbiamo lasciato prima, così si va avanti per ogni fila spostandolo di volta in volta in avanti sulle poste. Spero che abbia capito il sistema, se non è così mi riscriva e cercherò di aiutarla, saluti, Francesco.
94 - Buongiorno, stavo leggendo qualche domanda e risposta sul ripristino di frontalini e solette degradati in cemento armato, e vorrei fare qualche domanda. Lei dice che nel ripristinare frontalino e soletta, va prima fissata la tavola frontale, fatta reggere con chiodi d'acciaio su 2 parti piccole d'intonaco rimasto aderente al supporto; e qui ho capito.
Se ci fosse invece solamente una parte grande d'intonaco da un lato, che occupa circa la metà della lunghezza della soletta, compreso anche il frontalino, e dall'altra parte non c'è intonaco (sia nella soletta sia nel frontalino); la tavola frontale, secondo il mio punto di vista, non si posiziona perfettamente e potrebbe dare una soletta storta, anche di pochi mm o qualche cm, ma c'è sempre il difetto. La mia ipotesi è vera? se è si che rimedio c'è in questo caso?
grazie di cuore
Salve, se il frontalino non ha parti di appoggio sane si mette la staggia e con un'altra sopra di essa si controlla l'allineamento,dopo di questo, se bisogna allineare la tavola che inchioderemo si spessora con del legno oppure facendo una posta con malta rapida in maniera tale da creare l'appoggio mancante e dopo ciò si procede con il ripristino. Saluti. Francesco.
93 - Buongiorno sig.Francesco, le scrivo di nuovo per affrontare ancora il tema scala: Lei nella risposta precedente, dice che divide l'altezza totale per i gradini stabiliti e ottengo l'alzata di un singolo gradino. ok!
poi io ho scoperto che invertendo la formula che le mi ha dato e cioè: 330/16.5=20 e 330/17.36=19 (cosa significa l'inversione delle formule?)
Però se ho una determinata altezza, decido ad esempio 17 scalini; come faccio ad essere sicuro che quei scalini che ho deciso vadano bene per quel tipo di altezza? ci sarà un altro calcolo da fare?
Io ho scoperto anche un altra formula:
N° di scalini * la pedata stabilita
Forse questa può indicarmi qualcosa?
grazie ancora!
Salve, non ho invertito le formule, cercavo semplicemente di farle capire che con 20 scalini e un'altezza di 3,30 metri da raggiungere si aveva un'alzata da 16,5 mentre con 19 l'alzata aumentava a 17,36. per capire se l'alzata è giusta, l'unico parametro da seguire per una scala abbastanza comoda e percorribile da tutti è che l'alzata non deve essere inferiore a 16 cm e superiore a 18, e la pedata non deve essere più stretta di 25 cm. Tutte le altre soluzioni, formule forfettarie solitamente inventate in cantiere.. lasciano il tempo che trovano, la cosa importante per una scala è che sia comoda e accessibile per tutti,poi in giro si trova di tutto, anche scalini che superano addirittura i 20 cm, ma non sono comodi. per capire l'alzata che dovrebbe avere deve solo dividere l'altezza per il numero di scalini che intende ottenere compatibilmente con gli spazi a disposizione, i parametri da rispettare sono solo ed esclusivamente quelli che leho indicato. Buon lavoro, Francesco.
92 - Sono ancora io che le scrivo, allora le spiego il mio bisogno di usare il metro. Se posiziono la posta di pietra a ridosso del cordolo, la metto battendola con il manico di mazzuolo finche non è a filo del cordolo. e qui ok. Se poi faccio la posta di pietra a ridosso del muro perimetrale la posiziono ma devo poi registrarla secondo la pendenza che deve avere rispetto alla posta del cordolo; la stessa pendenza che ha il massetto sottostante, ne più, ne meno; per questo verifico con il metro e staggia.
Grazie ancora per la disponibilità
Buongiorno, in questo caso è giusto così, buon lavoro.
91 - Buonasera di nuovo, si ha reso l'idea benissimo; quindi l'arriccio a filo muro finito, si gratta, si stende l'intonaco di finitura, a sua volta si gratta e si rifinisce a gesso. tutto qui?
questo sistema lo si può usare anche per le tracce che sono orizzontali? e anche all'esterno (solamente che all'esterno non si rifinisce a gesso, ma tutto il procedimento è uguale)?
Esattamente, tutto il processo è uguale, buon lavoro.
90 - Buonasera, forse non mi sono spiegato bene, volevo dire che se si posa le poste di pietra lungo il cordolo, non ci sono problemi, ma se si posano le poste di pietra lungo la larghezza del marciapiede e cioè seguono la direzione della pendenza una al cordolo e l'altra a ridosso del muro perimetrale, si mette la staggia appoggiata sulle 2 poste e si controlla con il metro tra il massetto e la parte sotto della staggia per vedere che lo spessore (pietra + malta cementizia) sia uguale per lo spazio tra la posta a valle e la posta a monte. Non so se mi sono espresso bene. ringrazio
Veda bene adesso se questo metodo, spiegato si può fare?
ho capito bene, certo che si può fare come indica lei, ma lo trovo inutile e superfluo, se ha già fatto le poste in pendenza che bisogno ha di controllare con il metro? comunque se le serve per verifica o sicurezza lo faccia, ma non lo trovo indispensabile e costruttivo.Saluti, Francesco.
89 - Buonasera, ho qualche dubbio sul reintonacare le traccie sui muri. Se si fà una traccia verticale, larga una 50/60cm, dal pavimento al soffito, e facendo questa traccia si toglie tutto l'intonaco fino ad arrivare ai mattoncini; poi quando si chiuderà la traccia col nuovo intonaco, si inizierà ad intonacare con la malta data a schizzo e qui non c'è problema. Quando poi si stenderà il 2° strato d'intonaco, il cosidetto ariccio, che sarà tirato dal basso verso l'alto con una tavoletta, questo 2° strato d'intonaco sarà a FILO PRECISO con i 2 lati d'intonaco finiti e imbiancati?
se è si l'intonaco di finitura dato con il frattazzo (tipo il premiscelato della F.......SA BO............LO) uscirà fuori dalla quota già esistente?
Buonasera, lei può riempire a filo del muro finito per 2 motivi, uno perchè il materiale che cita lo conosco bene e già con la sua normale asciugatura si ritira un po', poi basterebbe grattare sul muro finito e rifinire a gesso o civile,due perché se fosse troppo si potrebbe sempre grattare togliendo un paio di millimetri pacendo spazio per la finitura. Spero di aver reso l'idea, buon lavoro, Francesco.
88 - Non so se questo è l'orario per riscriverle ancora, ci provo, poi può rispordermi quando è più comodo per lei.
Per verificare poi che le pietre che si stanno posando seguono l'andamento della pendenza del massetto sottostante, si deve controllare con la staggia e il metro?
Cioè la staggia si appoggia da posta a posta e con il metro si controlla la misura del dislivello; la misura che si è ricavata deve essere uguale sia in un punto che in un altro, se cosi non fosse significa che qualche pietra è fuori pendenza? nel senso che quando si picchia la pietra per posarla con il manico del mazzuolo, bisogna tenere conto anche di questa cosa
é giusto questo discorso?
Non è proprio così,quando si fa la posta e la si mette in misura questa fa da guida quindi basta appoggiare la staggia da parte a parte e se appoggia bene significa che la perdenza va bene e si può andare avanti,poi per scrupolo o ulteriore controllo si può misurare a lavoro finito e si appoggia la staggi a e la si mette in bolla con degli spessori, si misura sotto dal lato che non poggia e dividendo per la lunghezza della staggia si ottiene la percentuale di pendenza che si ha. Saluti, Francesco.
87 - Di nuovo buonasera, nel marciapiede, lei dice di avanzare a mano a mano e in maniera completa, ma sempre con il sistema delle postine di pietra che vanno lungo il cordolo e lungo il muro perimetrale,parallele tra loro, e poi si riempie tra le poste?
fare le poste che prendono qualche metro quadrato, riempire poi procedere con altre poste e riempire e cosi via. Questo è il procedimento?
si il procedimento è questo, ma le poste non prendono qualche metro quadrato ma sono costituite da una pietra che serve per appoggiarci la staggia e controllare le pietre posate e il loro allineamento. Buon lavoro, Francesco.
86 - Buonasera sig. Francesco, si ammetto che non sono del mestiere, ma sono nel settore, per questo ho conosciuto il suo sito, e credo che ci sia sempre una prima volta per capire la teoria delle cose; sono appassionato della muratura, e questo mi spinge a capire cose che sono difficili forse, ma credo che bisogna provarci ed entrare meglio nell'ottica poi per valutare meglio. A priscindere da un lavoro più semplice e veloce, io prego lei di farmi capire il concetto generale della posa delle pietre nelle piccole e grandi aree da pavimentare, tutto qui, spero sia disposto ad aiutarmi; se andremo per ordine non ci saranno problemi.
Per ora parliamo solamente della posa ad OPERA INCERTA, cosi non si fà confusione.
La posa ad opera INCERTA è una posa libera, le pietre si posano a toppa, e qui ok; lei nella risposta precedente, ha detto che si avanza creando di volta in volta un punto lungo come la staggia che serve per allineare le pietre che si poseranno. Ora mi viene da pensare che si devono creare delle "poste" (come quelle di un massetto) di pietra, e lo spazio intermedio tra di esse verrà riempito controllando con la staggia. lei intende questo?
e per un marciapiede?
La ringrazio
Esattamente questo intendevo, creare una posta, con una pietra posata che potrebbe restare inglobandola alle altre quando si è vicini oppure rimuoverla e riposizionarla all'occorrenza, per il resto io ho messo in piedi questo sito proprio per dare una mano a chi come lei è appassionato nel capire le cose come vanno impostate e fatte, solitamente per il marciapiede si avanza man mano sia nel modo ad OPERA INCERTA sia a correre, le dicevo di avanzare in maniera completa per il semplice fatto di non dover tornare indietro nel riempimento dove le pietre di contorno sono ancora fresche. Per intenderci, la posa delle pietre ad OPERA INCERTA può essere paragonata alla palladiana,il sistema è lo stesso, si tratta di ricoprire gli spazi con le pietre e ricercare le pietre giuste incastrandole,per la posa di piazzali,comunque conviene creare delle poste di controllo ogni 4\5 metri ovvero ogni 20\25 metri quadrati. se si vuole posare con il filo bisognerebbe avanzare creando una sorta di linea allineata al filo e spostandolo di volta in volta mentre si viene avanti. Sarò lieto di risponderle quando qualcosa non le sarà chiara, provi ad andare avanti e mi riscriva quando ha bisogno, saluti,Francesco.
85 - Buonasera, gentilissimo Francesco, sono ancora io che riscrivo riguardo alla pavimentazione di pietra; grazie per la risposta, ok ho capito bene il suo modo di posare le pietre una per una ("a toppa")
ma ora parlo della posa delle pietre, a OPERA INCERTA e POSA A CORRERE. E avrei altre perplessità, ma adesso le spiego il mio problema:
_se si deve pavimentare un marciapiede adiacente a un muro di un edificio, si comincia per prima a posare la "fascia" di pietre lungo il cordolo, e poi la "fascia" di pietre lungo il muro perimetrale, ed infine tra le 2 fasce parallele, si posano le altre pietre che riempiono l'area totale . Come lo vede lei questo sistema di posa sia ad OPERA INCERTA che per la POSA A CORRERE?
lei lavora in questo modo?
_se invece pavimentiamo un grande piazzale, come mi consiglia di procedere nella posa?
si può usare il filo per verificare il livello delle pietre? se è si come lavorare con questo procedimento? parlo sempre sia per la posa INCERTA che per la posa A CORRERE.
Ricapitolando: i miei dubbi sono seri e riguardano il procedimento di posa una ad una su un area, da dove cominciare e come cominciare, e dove finire, poi riguardano la complanarità delle pietre fra loro (questo soprattutto per le grandi aree da pavimentare) e poi come le pietre insieme devono seguire la pendenza del massetto sottostante (se usiamo il filo).
Grazie, sperò che lei mi faccia un quadro generale sulla posa delle pietre, la posa una ad una l'ho capita ok; ma in una determinata area come procedere con il sistema a TOPPA, controllando complanarità e avere stessa pendeza delle pietre con il massetto?
Buongiorno,per il marciapiede si può si usare il sistema di fare i bordi e poi riempire all'interno degli stessi ma ha poco senso, per la posa a toppa, sia a correre che incerta si avanza creando di volta in volta un punto lungo come la staggia che usa per allineare le pietre che si accinge a posare, per la posa a filo è un pò più complessa perchè se si hanno delle lunghezze parecchio grandi come quelle di un piazzale il filo si rilassa e creerebbe una falsa guida, poi il 2 problema è che non lavorerebbe in maniera agevole se non è pratico o di mestiere perché il filo lo mette in un senso solo ma perpendicolare ad esso andando avanti si crea un'altra linea che deve essere a sua volta in linea con il piazzale. Per le pendenze il problema non si pone perché si realizza il massetto di sottofondo già in pendenza e con lo spessore sempre uguale alla fine si ottengono le stesse pendenze fatte prima a pavimento finito. Le consiglio, visto che non mi sembra del mestiere, di usare un materiale abbastanza calibrato cone spessore, in questa maniera il suo lavoro diventerebbe più semplice e veloce. Spero di aver reso l'idea.... io cerco di spiegare le cose dal mio punto di vista di imprenditore e di posatore stesso, ma sopratutto cerco di consigliare a tutti voi che me lo chiedete una maniera facile e veloce. Buona domenica, Francesco.
84 - Buon pomeriggio Francesco, quindi se impiego le pietre a spessore variabile, con la posta del massetto devo stare sotto di 4cm rispetto all'estradosso del cordolo, è giusto cosi?
Poi finito il massetto, si devono murare le pietre a malta cementizia;
allora, sia per le pietre a spessore irregolare, sia per quelle a spessore regolare, come va stesa la malta cementizia sul massetto fatto?
cioè come avviene la stesura della malta e la posa delle pietre?
Chiedo cortesemente che mi spiega bene questo passaggio
La ringrazio per la disponibilità
Buonasera, esatto per la posta, poi la posa delle pietre con la malta avviene una ad una, si mette la quantità di malta presunta per ogni pietra e con staggia e livella si picchiano finchè le pietre raggiungono l'altezza voluta. Buon lavoro, Francesco.
83 - Buonasera sig. Francesco, le scrivo nuovamente, per affrontare ancora il tema tracciamento scala. Lei, nella risposta precedente, mi ha detto che i decimali (16.5, 17.4 ecc) escono fuori dalla suddivisione dell'altezza divisa per il numero di scalini che si devono realizzare. Sinceramente per questa sua affermazione sono rimasto un pò perplesso, perchè nell'ottenere il numero di scalini, non dobbiamo avere numeri con la virgola; perchè io appunto parlavo proprio di questo. Qualora capitasse un numero decimale che rappresenta il numero di scalini?
grazie sperò che mi chiarisca questo dubbio.
il numero di gradini non potrà essere decimale perché li decide lei, l'altezza va suddivisa per i gradini che LEI vuole realizzare in base allo spazio, all'ingombro della scala e alla comodità degli stessi, ESEMPIO: ALTEZZA 3,30 : 20 GRADINI = 16,5 PER GRADINO, MISURA ALQUANTO PERFETTA PER UN GRADINO, se invece ne vorrebbe 19 si fa: 3,30:19 = 17,36 per gradino, in questo caso viene fuori il decimale.Spero di esser stato esaustivo, buona notte, Francesco.
82 - Buon pomeriggio, riscrivo riguardo al pavimento in pietra; allora io opto per la pavimentazione a filo preciso con il cordolo, e vorrei chiederle questi 2 suggerimenti:
considerando lo spessore REGOLARE delle lastre di pietra + lo spessore della malta cementizia che serve per murarle, la posta (o punto fisso) del massetto a quanti cm deve stare più BASSA rispetto all'estradosso del cordolo di contenimento?
e la stessa domanda la pongo per quanto riguarda lo spessore IRREGOLARE delle pietre?
grazie per la cortesia.
Salve, se usa pietre regolari può considerare oltre lo spessore delle stesse 1,5\2 cm di malta, se usa quelle a spessore variabile dipende tanto da quello che compra, solitamente si calcolano 4 cm per non sbagliare. Saluti, Francesco.
81 - Buonasera, i complimenti li faccio a lei, per avermi seguito in questo argomento sul ripristino generico, che ora può essere considerato chiuso, almeno da parte mia; è stata una "battaglia" lo so, soprattutto di pazienza, ma ha ideato un sito speciale, molto costruttivo, anche culturale perchè no!. In questo argomento è stato molto esauriente, dal principio alla fine, adesso ho le idee chiare, questo lo devo a lei, molto professionista, disponibilissimo e alla mano nel spiegare le cose. La ringrazio di cuore, Maestro, concedimi anche di chiarmala cosi! per tutti i consigli che mi ha dato fino ad ora!! La sua professionalità è affidabile!..le auguro una buona serata.
Mi lusinga.... poi MAESTRO!! Comunque sono contento che insieme siamo riusciti a fare tutto ciò, questo è un sito di PAZIENZA, DIALOGO E sopratutto UMANITà, ai giorni nostri nessuno fa nulla per nulla.... io si!! Il sito è completamente gratuito, nessuno scopo di lucro, anzi, ci pago anche il dominio, ma nel mio piccolo sono contento di poter aiutare chi come lei ha voglia di fare!. Grazie, i complimenti non riempiono né lo stomaco né le tasche, ma allietano tanto l'animo. Saluti, Francesco.
80 - Buongiorno, vorrei trattare l'argomento delle pavimentazioni in pietra, sia essere con spessori regolari, che con spessori irregolari, facendo un pò di domande spero che i miei dubbi svaniranno.
Secondo le mie conoscenze, provo a descrivere il procedimento teorico pratico, sperando che con la sua cortesia ed esperienza saprà correggermi.
Si fa lo scavo di fondazione, non saprei però quanti cm scavare; il secondo passo consiste nel stendere uno strato di pietrisco ben compatto, e si getta il calcestruzzo con rete eletrosaldata; il terzo passaggio, dopo che la gettata è asciutta, si posano i cordoli di contenimento; il quarto passaggio, consiste nel fare il massetto per dare eventuali pendenze; ed infine a massetto asciutto, si posano le lastre di pietra con malta cementizia. Fino qui ok, se vuole aggiungere qualcosa che non ho detto......., l'ordine che ho descritto è tutto giusto? se è no, per favore mi corregga.
quanti cm di profondità, grossomodo, deve essere lo scavo?
il cordolo di contenimento, come lo poso a piombo?
e le lastre di pietra che si andranno a posare andranno a filo preciso con l'estradosso del cordolo?
grazie infinite!
i passaggi indicati sono giusti, per il cordolo si piomba normalmente con una piccola bolla, per il filo della pavimentazione non esiste una regola perché va da situazione a situazione ed è quasi solo un discorso di veduta estetica, può scegliere come meglio crede, se decide di stare sotto il filo del cordolo, lasci non più di 2 cm dal pavimento, per lo scavo di fondazione tanto dipende se il piazzale che sta facendo sarà carrabile oppure no, se non lo sarà bastano anche 5 cm di cls con rete elettrosaldata e maglia da 20x20 ferro da 4mm, se diventa carrabile, i cm diventano 8\10 e la rete diventa una 10x10 ferro da 6... decida lei. Buon lavoro, Francesco.
79 - Buongiorno, lei dice di lasciare a filo postine, parti d'intonaco vecchie esistenti, e poi coprire il tutto con la mano di finitura ovunque. Questa parola OVUNQUE, fa capire che stenderà la finitura anche sulla parte d'intonaco già esistente. Mi sembra di aver inteso questo.
IL MIO RAGIONAMENTO:
Però se non fosse possibile ristendere la finitura anche sulla parte già esistente, per motivi di forza maggiore; le postine andrebbero qualche mm più sotto del filo, considerando sempre la finitura granulosa che sarà stesa a schizzo con la cazzuola;
se invece poi consideriamo la finitura liscia che sarà stesa con l'americana e piallettata con frattazzo di spugna, le postine potrebbero andare anche a filo preciso.
Legga il mio ragionamento, veda se c'è qualcosa di sbagliato, e cortesemente mi corregga.
grazie.
Salve, complimenti, il suo ragionamento è giustissimo, prosegua così e avrà ottimi risultati, saluti, Francesco.
78 - Salve gentilissimo staff, non dispongo di calandri, ma devo fare una colonna in mattoni fino al soffitto, allora opterò per l'uso delle corde piombate; come mi suggerisci di fare per piombare le 4 corde?
c'è un sistema semplice che può usare chi è alle prime armi come mè?
poi avrei una mia curiosità che riguarda le livelle a bolla: sulle livelle a bolla c'è scritto:
_tolleranza posizione normale 0.5mm/m
_tolleranza posizione inversa 0.75mm/m
praticamente che significato hanno questi valori?
Grazie per le risposte!
Salve, stabilendo bene i punti di ancoraggio si mettono i fili, ma il mio consiglio per lei che è alle prime armi è quello di fare tutto con una bolla\livella e una staggia ,il filo andrebbe bene per un muro ma per una colonna è facile sbagliare, cominci pian piano e metta agli angoli la bolla mentre li costruisce. Per quelle indicazioni della livella non gli dia peso perché indicano in percentuale il margine di errore dello strumento, nel nostro campo quei decimi si perdono con facilità. Saluti, Francesco.
77 - Ok con le postine è una buona soluzione, certo che se il muro è molto lungo, con le postine, bisogna partire alla "mano"? oppure portare con il filo le postine subito a fine muro?
poi se l'intonaco di finitura rimasto è granuloso, il filo partirà da esso, senza grattare l'intonaco?
e le postine saranno qualche mm più basse del filo? oppure no
Si si può fare con il filo ma bisogna aver cura di tirarlo bene altrimenti si affloscia e da una falsa riga, per le parti di intonaco vecchie io le lascerei a filo delle postine in maniera da inglobarle con il nuovo e successivamente coprire tutto con la mano di finitura ovunque.
76 - Buonasera sig. Francesco, se si deve ripristinare uno spigolo molto lungo,usando il paraspigolo metallico, un solo profilo metallico paraspigolo non basterà, bensi c'è ne vorrà più di uno; messo un profilo, il successivo deve essere sovrapposto al precedente?
se è si di quanti cm?
oppure basta accostarlo?
Poi un ultimo dubbio sul questo argomento, riguarda il ripristino di un intonaco in un muro: se abbiamo un muro a blocchetti; in una parte di questo muro è rimasto un pò d'intonaco; mentre nel resto del muro l'intonaco non è più presente e sono visibili i blocchetti; come ha già detto lei, se è poca roba, si fa cadere anche quello, altrimenti si tiene in considerazione. Ammettiamo di tenere in considerazione il vecchio intonaco, e tra i blocchetti e l'intonaco restante stesso c'è uno spessore di 1 cm abbondante; dovremo seguire l'andamento del vecchio intonaco,
per questo, mi suggerisce di usare il filo e fare le postine parallele, una in alto e l'altra in basso?
Buonasera, per il paraspigolo non va sormontato ma accostato, per la 2° domanda, si, con le postine si riesce ad inglobare il vecchio intonaco con il nuovo, questa è la soluzione ottimale. Buona serata,Francesco.
75 - Buonasera sig. Francesco, riscrivo riguardo al tracciamento della scala; siamo rimasti al calcolo dei gradini, che partono da piano finito a piano finito. E qui è ok. Lei, nella sua spiegazione mi dice che di solito si hanno 20 alzate e 19 pedate; il valore della pedata ammissibile parte da 25 cm ai 30cm; mentre l'alzata ammessa parte dai 15cm ai 17cm. Mi chiedo se questi valori sono valori universali che valgono per tutti i tipi di scale?
Con questi valori ammissibili, e facendo l'operazione per calcolare i gradini secondo la precedente sua spiegazione, avessimo un numero di scalini con la virgola:
esempio:
16.6 scalini
18.5 scalini
19.2 scalini
che considerazione dobbiamo fare?
Ringrazio in anticipo
Buonasera, allora i valori che ho indicato in precedenza non sono universali ma formano un range di misura per la quale la scala in questione sia comoda e non stanchevole per tutti, anziani, bambini..... ovviamente si fanno anche gradini da 18, 19.... tutto dipende dagli spazi a disposizione e dalle altezze da raggiungere, i decimali,cioè 16,5---- 17,4---- ecc vengono fuori dalla suddivisione dell'altezza da raggiungere divisa per il numero di scalini da realizzare, credo che questo spieghi meglio i suoi dubbi, se ha ancora bisogno mi scriova e sarò felice di aiutarla, saluti, Francesco.
74 - Salve, ancora ultimi dubbi sul ripristino: per fare bene lo spigolo verticale del frontalino, posso farlo con 2 mascelle di legno squadrate che aderiscono alla tavola sotto.
oppure lei che metodo usa?
Poi prima lei ha parlato del paraspigolo metallico, e non siamo entrati nel merito; per favore mi spiega bene il metodo di ripristino usando il paraspigolo metallico che si mette orizzontalmente al frontalino. cioè la sua messa in opera e l'uso o no della tavola?
Buonasera, allora, se si mette la tavola con le molle, il paraspigolo si inserisce tra la tavola e il frontalino prima della malta,lo si lascia a filo della tavola e poi siriempie con la solita malta tixotropia, appena asciutto si toglie la tavola e si riempie con una cazzuola americana anche il di sotto del paraspigolo raccordandolo con la soletta, se non si usa il paraspigolo, avendo una certa manualità di usa la stessa cazzuola americana e si livella tutto passando un fratazzo di plastica o di legno.
73 - Buongiorno ge.lissimo Francesco; si avrei ancora qualche dubbio sul ripristino. In qualche mail le ho spedito un disegno che rappresenta un altro mio caso di ripristino; non so se ha visionato lo schizzetto. Comunque il disegno rappresenta sottobalcone e frontalino. In questo ripristino che devo fare, c'è rimasto poco intonanco granatino (area in rossa nel disegno) aderente, che occupa una minima parte nel sottobalcone e nel frontalino. Il resto è tutta la soletta in cemento armato rimasta integra (area grigia nel disegno).
DUBBIO:
Tra il poco intonaco rimasto e la soletta, c'è uno spessore mancante di 1cm scarso; e quindi mettendo la tavola frontale o sotto; una estremità della tavola è poggiata sulla parte vecchia d'intonaco aderente, mentre l'atra estremità, poggia sulla soletta, e quindi la tavola si abbassa un pò, cioè naturalmente non portà la complanarità.
Innanzitutto per poggiare la tavola devo grattare un pò di intonaco granatino?
Credo che in questo caso si comincia a posizionare la tavola sotto, sostenuta con le molle, io controllerò con la livella a bolla l'orizzontalità della tavola, che poggia da una parte a filo spigolo buono sull'intonaco granatino rimasto, sull'altra parte sulla soletta, e quindi posso fare sulla soletta, dove non c'è l'intonaco , una postina di cemento rapido, in modo tale che la tavola sotto abbia l'orizzontalità cercata?
ancora grazie
Salve, il suo procedimento è tutto giusto, ma se la parte vecchia è poca roba forse conviene asportarla del tutto per rifare il tutto con il nuovo intonaco, i suoi schizzi li ho guardati, ma dicono poco in quanto disegni, comunque non servono altri schizzi, o asporta la parte rimanente dell'intonaco per fare tutto nuovo oppure spessorra la tavola per dar ad essa la giusta linea in bolla, sono entrambi soluzioni valide che portano allo stesso risultato, il ripristino del balcone in oggetto. Saluti, Francesco.
72 - Ancora buonasera, io parlo della soletta che quando era integra era in bolla, quindi, nella ricostruzione devo riportare la bolla. Ora la livella a bolla quindi si può mettere benissimo aderente alla tavola (che si posiziona sotto) nelle 2 direzioni?, cioè di traverso alla tavola e lungo la tavola?
cioè non so se si immagina il mio discorso
ancora grazie per la pazienza.
allora si, se era in bolla prima e l'ammanco è dovuto solo al distaccamento di parte di cemento si, metta la bolla sotto, meglio se una lunga e nell'altro senso lo livellerà quando gira la tavola mettendola sul frontale se non usa paraspigolo,altrimenti metta in bolla anche quel senso, non si preoccupi, ai suoi dubbi lei chieda e pian piano arriveremo alla soluzione insieme. Saluti, Francesco.
71 - Buongiorno, io intendo la tavola storta al frontalino quando la si vede di lato e si presenta fuori piombo dovuta alla scabrosità del frontalino stesso e non aderisce dritta, quindi in questi casi per riportare il PIOMBO e lo SQUADRO anzichè mettere la tavola frontale, la si metterà sotto e la si fa reggere con delle molle; lei intende procedere così nei casi peggiori?
Si, esattamente, se poi lo storto è davvero tanto bisogna raccordare accompagnando la linea, con il paraspigolo metallico fa certamente prima e meglio.
70 - Buonasera sig. Francesco, mettendo la tavola sotto nella soletta, sempre scabrosa, la tavola si reggerà con i molloni di ferro e ok. se si presenta storta perchè c'è scabrosità, noi possiamo controllare l'orizzontalità con la LIVELLA A BOLLA aderente alla tavola, posizionandola TRASVERSALMENTE e LONGITUDINALMENTE cosi da mettere dietro la tavola, nella parte interna dei cunei di legno che faranno da spessore.
mi dica se si può fare questa cosa, cioè il controllo con la livella e in che posizione va la livella (trasversale o lungitudinale alla tavola) e mettere degli spessori per correggere la tavola sotto.
grazie per le precisazioni.
Si si può mettere la livella a bolla, ma se il fronte è lungo e la soletta è nata fuori bolla, mettere la bolla porterebbe solo problemi, io mi preoccuperei di più di avere uno spigolo che paghi l'occhio, che sia dritto ma se la soletta non è in bolla neppure la tavola deve esserlo.Per il resto è giusto tutto quello che ha scritto.
69 - Buonasera, si mette la tavola frontale con i chiodi anche quando sul frontalino la tavola non aderisce bene e si presenta storta fuori piombo?
non so se si immagina quel che voglio dire. Non ha visto i miei schizzetti.
cioè per tutti i tipi di ripristino sempre prima frontale la tavola?
poi io parlavo dei chiodi che reggeranno la tavola frontale, e se andranno messi sull'intonaco buono che è rimasto aderente i buchi dei chiodi come verranno coperti?
Buongiorno, se è troppo storto il frontale si riempie prima il grosso, poi si procede gradualmente, per quanto riguarda i chiodi, si stuccano dopo aver finito con malta di finitura che userà alla fine, se il riempimento necessario è tanto, potrebbe mettere una tavola sotto, usare un paraspigolo da inserire per avere uno spigolo perfetto e poi finire riempiendo anche senza mettere la tavola sul fronte perchè il paraspigolo le da già la linea. Buon lavoro, Francesco.
68 - Buonasera sig. Francesco, mi rendo conto che gestire troppe cose per lei diviene un impresa, mi scuso con lei se ho chiesto troppo. E' sempre disposto comunque ad aiutarmi a capire il concetto della scala qui nel suo sito?
salve, assolutamente si, io la seguo e la aiuto, senza problema alcuno, non posso progettare perché sarebbe ingiusto, come le ho spiegato l'altra volta, saluti, Francesco.
67 - Buongiorno sig. Francesco grazie per la precisazione ma io si avrei dei dubbi generici che si incentrano sulla posizione delle tavole nel frontalino e nella parte sotto, non solo per ricostruire lo spigolo ma anche per correggere eventali fuori bolla, fuori piombo e fuori squadro, e altri errori nelle solette in cattive condizioni che sono appunto da ripristinare.
Ora numererò i miei dubbi, prego lei di seguirmi bene per chiarirmi tutto.
1) Ipotizziamo di avere a che fare con una soletta in cemento armato, molto danneggiata, con avvallamenti sia al frontalino che alla parte sotto e priva dello spigolo orizzontale (che divide il frontalino con la parte sotto) e priva anche di un intonaco di finitura. Ora, essendo la soletta disastrata le tavole che si dovranno posizionare non potrebbero aderire bene e di conseguenza lo spigolo che si ricostruirà non sarà poi perfetto, e mettendo la tavola frontale, come è raffigurato nel disegno, ci potrebbo poi essere degli errori che sono riscontrabili solo a fine lavoro.
Guardando bene il disegno, quei tipi di errori che possono verificarsi con la tavola al frontalino, si possono correggere dal frontalino stesso? se è si come?
2) Sempre considerando l'ipotesi precedente; volessimo mettere la tavola sotto, questa si reggerà con le molle, e qui ok. Per correggere l'errore di una fuori quota orizzontale; può essere considerata l'idea di controllare la perfetta orizzontalità della tavola con la livella a bolla, nelle 2 direzioni (A e B nel disegno)?
se è si quale delle 2? e come?
3) Il problema dello spigolo verticale del frontalino. Qualora il frontalino avrà uno spigolo verticale che divide il frontalino davanti da quello di lato, nell'andare a ricostruirlo verticalmente, si mette un tavoletta a contrasto nella parte opposta. e qui è giusto?
il mio dubbio riguarda il piombo di quello spigolo; coè anche se è uno spigolo alto di pochi cm, deve comunque rispettare la perfetta verticalità?
se è si, la tavola che si mette verticalmente come la si sostiene a piombo?
4) Nel ricostruire la parte sotto, si mette la tavola al frontalino, poi per riempire sotto si fa scorrere una riga di legno come staggia, che toccherà il bordo della tavola frontale,ok ma dall'altra parte?
dall'altra parte attaccata al muro si può mettere un altra tavola cosi la riga tocca anche il bordo di questa tavola e non si va storti nel mettere lo spessore mancante (veda disegno numero 4)? si può fare questa cosa?
5) Ripristinando una parte ammalorata interposta tra 2 spigoli buoni d'intonaco, posizionando la tavola al frontalino con chiodi a filo spigoli buoni, andremo a bucare la parte buona. C'è un sistema di fissaggio della tavola al frontalino, in alternativa ai chiodi?
Fermando una tavola lunga di 3/4 metri con toppe di gesso rapido (al posto dei chiodi), messe tutte su uno stesso lato della tavola; garantisce una buona tenuta?
Dubbi forse banali per lei che è del mestiere, ma per me che sono alle prime armi, ho bisogno di chiarirmi un pò le idee per entrare bene nell'ottica.
I miei ringraziamenti
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Ho inviato questo nel suo indirizzo a-mail ma mi ha dato invio fallito.
Salve, per realizzare uno spigolo buono bisogna usare delle tavole larghe, metterle con i chiodi prima di fronte, in maniera da riempire il di sotto, e se lo spessore è troppo si può fare anche in 2 riprese,dopo aver riempito, si sposta la tavola sotto tenendola con le molle e si procede a ripristinare lo spigolo, per i chiodi che bucano, dopo con la finitura si chiudono anche quelli, con il gesso rapido la tavola potrebbe staccarsi mentre si lavora e non è bello. Nella parte interna della soletta si procede a mano libera, anche perché dopo aver recuperato lo spigolo il resto va di conseguenza. Saluti, Francesco.
66 - Buongiorno gentilissimo sig. Francesco, la stimo molto per il suo impegno in questo sito. Le ho mandato nel suo indirizzo a-mail qualche schizzetto di un altro mio caso analogo di ripristino che dovrò affrontare; solamente che questo altro caso è un pochino diverso e complesso; e poi gli vorrei parlare di alcuni ancora miei dubbi particolari nell'affrontare il ripristino di calcestruzzo. Se lei è impegnato, pensi prima ai suoi impegni, quando sarà libero mi potrà rispondere; e cortesemente per questo argomento, comunicheremo tramite a-mail cosi potrò farle vedere i miei schizzetti che ho fatto per il mio caso e per chiarire dei dubbi.
Grazie per la preziosa professionalità che offre.
Grazie per i complimenti sempre ben accetti, per il ripristino del frontalino di un balcone la cosa è un pò più articolata, mi spiego, il calcestruzzo se si sfalda è perchè scoppia, lo scoppio è causato da infiltrazioni che penetrando nelle fessure capillare del calcestruzzo arrivano al ferro di armatura, codesto si arrugginisce e con la ruggine aumenta di spessore facendo scoppiare il cemento. Con questo voglio dirle che bisogna asportare tutte le parti ammalorate, pulire il ferro dalla ruggine, trattarlo con del convertitore di ruggine e poi ripristinare il tutto con della malta tixotropica fibrorinforzata, mi dica quelle cose che non ha capito e cercherò di aiutarla. Saluti, Francesco.
65 - Buongiorno sig. Francesco, le riscrivo riguardo alle foto che le ho spedito per il ripristino dell' intonaco granatino; vorrei chiederle ancora qualche cosa: rileggendo la sua risposta, lei dice che bisogna usare l'intonaco premiscelato steso con l'americana e non malta bastarda, forse perchè la malta bastarda fà troppo spessore? (nel mio caso)
poi dice anche che schizzando l'intonaco nuovo, poi si nota la differenza con quello vecchio esistente. Questa differenza è sempre normale che capiti e quindi è inevitabile?
e infine per quanto riguarda le 2 posizioni della tavola (al frontalino e sotto) per rifare lo spigolo; quando si va a stendere l'intonaco premiscelato, le tavole devono rientrare dallo spigolo buono di qualche cm scarso?
mi perdoni se sono ancora sulla questione, ma avevo qualche dubbio.
la ringrazio sempre per i suoi suggerimenti preziosi.
Buonasera, le suggerivo la malta premiscelata perché innanzitutto è a ritiro controllato e fibrata, vuol dire che non si fessura nell'asciugarsi anche grazie all'aggiunta di fibre che la rendono più compatta, poi anche perché dopo che l'ha stesa, se eccede per regolarizzare la superficie si può grattare con la cazzuola americana levigandola, per quanto riguarda la strollatura, spruzzatura le dico che si vedrebbe la giunta del rappezzo smplicemente perché spruzzando non potrà mai riempire soltanto l'ammanco ma si sovrapporrà anche su parte dell'esistente creando uno spessore diverso. Le consiglio di strollare e subito dopo con uno straccio bagnato pulire l'eccedenza che finisce sopra lo strillato esistente in maniera da limitare al minimo il vedersi della giunta. Per le tavole che aiutano a creare e ripristinare lo spigolo vanno messe al filo con il muro finito, quando si tolgono si gratta come le ho scritto prima per livellare il tutto. Spero di aver fatto chiarezza tra i suoi pensieri e di averla aiutata a risolvere il suo problema, se ha ancora dubbi mi scriva, compatibilmente con i miei impegni le risponderò prima possibile, anche se a volte rispondo dopo uno o 2 giorni, rispondo sempre e comunque. Saluti, Francesco.
64 - buonasera sig. Francesco, rieccomi ancora ad aver bisogno di chiarimento riguardo alla famigerata scala. Il primo passaggio l'ho capito e anche lei mi ha dato conferma. ora per il passo successivo ho dei dubbi: lei dice che la misura tot in cm ottenuta tra i 2 piani finiti è da dividere per il numero di scalini. stabilita una certa altezza come facciamo a stabilire poi il numero degli scalini necessari?
e anchè come facciamo a stabilire il punto preciso della partenza della scala?
grazie per il suo massimo impegno!
Salve, per stabilire quanti scalini, o meglio per logica, dato che uno scalino giusto ha un altezza he può variare da 15 a 17 cm, per quelle altezze si hanno 20 scalini, divida l'altezza totale finita per i 20 scalini e otterrà l'altezza di ogni singolo scalino.
63 - buongiorno sig. Francesco, le riscrivo riguardo alla scala; andando per ordine, io le descrivo il primo passaggio che presumo di aver capito, ma chiedo a lei di correggermi o di confermare vista la complessità della faccenda.
nella precedente spiegazione, lei ha menzionato l'ipotesi dei 2 futuri massetti che si devono fare al piano superiore e al piano da dove parte la futura scala. Io opererei cosi: batto i piani e poso già tutte le soglie e dò poi una controllata con il metro dalla linea perimetrale tracciata a dove avverrà il punto fisso o posta del massetto in prossimità della scala, considerando già le soglie posate, aggiungo anche lo spessore della piastrella; in questo modo alla partenza della scala avrò il mio piano finito e traccierò la linea in basso con la livella a bolla per indicarlo; stessa procedura faccio al piano superiore. per andare sopra praticherò un foro dove passerà poi la scala, salgo con un ponteggio e faccio le stesse operazione che ho già citato. fino qui è tutto giusto?
ora tra i 2 segni in basso al muro tracciati, sia sotto da dove parte la scala a sopra dove finisce, misurerò con il metro e dovrei avere una delle misure che lei ha già citato e cioè tra 2.70m a 3.00m.
tutto questo discorso è giusto? in questo modo si deve fare?
Salve, fin'ora è tutto giusto, proceda e man mano chieda qualora avesse dubbi, sono certo che insieme realizzeremo la sua scala. Saluti, Francesco.
62 - buongiorno sig. Francesco le ho mandato l'a mail con le foto e la spiegazione del mio problema, se le ha visionate cosa mi suggerisce di fare per quel lavoro?
grazie!
le ho guardate e le ho risposto, saluti, Francesco.
61 - Buonasera maestro, la ringrazio per la risposta, riscrivo riguardo ai 2 modi per rivestire le shunt del camino. Nel primo e nel secondo metodo, come si fanno a mettere a piombo ogni singola pietra?
nel metodo in cui si riveste lato per lato e non si incastra nessuna pietra negli spigoli, come avviene la complanarità trà un lato e un altro in prossimità dello spigolo?
invece usando il sistema in cui le pietre si vanno a incastrare in tutti e 4 gli spigoli, da dove si comincia? e come si fà a controllare se l'incastro è stato fatto bene? e non c'è una pietra chè è storta?
infine, sia per il primo, sia per il secondo metodo, la malta va gettata con la cazzuola al supporto da rivestire?
domande che forse riterrà banali, ma mi aiutano a capire bene il procedimento. la ringrazio infinite
Buongiorno, le pietre vanno posate una ad una mettendo la malta direttamente sulla pietra e schiacciando contro il muro con una bolla sino a che non resti in piombo, per gli spigoli si mette una guida e si scelgono le pietre partendo da essi man mano che si va vanti. se si devono far legare\incastrare, basta sormontare i giunti avendo cura di scegliere anche qui le pietre. Costanza e pazienza, sono questi gli ingredienti giusti, buon lavoro, Francesco.
60 - salve sig. Francesco, rieccomi ancora a chiederle dritte e consigli. voglio provare a costruire una scala, parlo di una scala al grezzo di cemento armato. sono alle prime armi, ma ci deve pur essere la prima volta. però prima di mettermi all'opera, devo conoscere bene tutta la teoria; e so solamente una formula (pedata + alzata = 46cm). non so cosa sia il dislivello, e la lunghezza della scala, non sò su che base calcolare il numero di scalini, e come deve essere il primo e l'ultimo scalino (per eventuali massetti) e come riportare gli scalini calcolati. Le chidedo gentilmente una spiegazione semplice e chiara su come tracciare le scale, anche se forse sarebbe un discorso lungo. Magari se per lei è possibile, può inviarmi tramite a-mail qualche video sulla spiegazione, oppure un argomento illustrato passo dopo passo dal tracciamento alla costruzione, logicamente con i disegni sarebbe più facile da capire; ovviamente se la cosa è possibile (oppure se non è possibile, mi può suggerire un libro pratico dell'argomento).
grazie come sempre per il suo impegno in questo sito
Buonasera, si, in effetti è un po' complessa la cosa, ma provo a spiegarglielo con la mia descrizione e credo che dopo qualche mail lei riuscirà nel suo intento, il segreto è sempre lo stesso, costanza e buona volontà nel volerci riuscire.
Intanto si inizia con il misurare l'altezza che abbiamo tra i 2 dislivelli da raggiungere, dal punto nel quale parte la scala fino al punto dove arriverà, si ipotizza il massetto con il pavimento futuro e si traccia un piano vicino all'arrivo della scala.Stessa cosa al piano di partenza. Da piano finito a piano finito lei avrà una misura che solitamente si aggira dai 2,70 m a 3,00 m. Di solito questa misura è da dividere per il numero di scalini che si vuole ottenere e di solito sono 20 alzate, sono quelle verticali e 19 pedate, sarebbe lo scalino in piano. Come dicevo dei piani, dividere per 20 e ottiene l'alzata, ( la FORMULA CHE LE HANNO DETTO NON ESISTE, quello è il numero ottimale per la scala che non si può applicare a tutte le situazioni)per la pedata lei potrebbe avere un gradino da 25 cm a 30 cm, secondo lo spazio a disposizione da ingombrare.
La scala, ipotizzandola di 20 scalini, non sale tutta d'un fiato, necessita di un pianerottolo detto DI RIPOSO che si ottiene dividendo a metà l'altezza totale finita. Questa misura è il piano finito del pianerottolo, quindi si sale fino a quella quota con 10 scalini e poi si gira con gli altri 10, ogni gruppo di 10 scalini è detto RAMPA.Il pianerottolo di riposo, solitamente riporta la misura della larghezza delle 2 rampe,esempio"100+100+20", sono le 2 rampe più l'anima di 20 cm, ideale per il completamento successivo con un eventuale ringhiera passamano.
A questo punto, la scala è tracciata FINITA.
Adesso, dal finito, si deve ridisegnare lo spessore del marmo da rivestimento, solitamente un rivestimento va da marmo da 3 cm per la pedata e marmo da 2 cm per l'alzata, oltre a questo si deve arretrare di 1,5 cm per lo spessore della malta. In sintesi, dai segni sul muro per la parte piana, quella lunga, la pedata, si deve restare sotto di 4,5 cm totali e per l'alzata, il marmo in piedi, quello che sale, più piccolo, si arretra di 3,5 cm totali.
Dopo aver ottenuto questi segni sul muro, si traccia una linea che congiunge tutti gli spigoli dei gradini sotto, a quella linea se ne traccia un'altra parallela a 10\12 cm e quello è il piano dell'armatura. Il pianerottolo deve avere uno spessore di 20 cm e l'arrivo dipende dall'altezza della soletta. adesso non resta che realizzare l'armatura.... é quasi tutto, ma se arriva a questo punto ha praticamente fin ito la scala, resta da fare l'armatura di ferro e gli scalini di legno per il getto, ma glielo scriverei più in là, cominci a masticare questo..... poi cercherò di guidarla verso la fine. Buon lavoro, Francesco.
59 - buonasera sig. Francesco, allora lei accetta anche le foto, gentilmente per inviargliele lei ha un indirizzo e-mail?
grazie di cuore per l'impegno
L'indirizzo per mandare le foto è : francesco@comefaccioa.info saluti, Francesco.
58 - buonasera, devo posare le shunt del camino nel tetto, naturalmente piu alte del colmo. per posarle a regola d'arte, avendo una migliore aderenza e piombatura, la prima shunt la devo tagliare per seguire pendenza del tetto? la posa la farò con la LIVELLA A BOLLA prima della guiana e quindi anche prima della copertura finale
poi dopo quando sono asciutte poserò la guaina e il risvolto verticale. fino qui è giusto?
poi dopo la guina devo rivestire tutta la canna fumaria con pietra di porfido non squadrata e con spessore variabile .
ecco e qui chiedo un buon consiglio: nel fare il rivestimento, come si fa per seguire la perfetta verticalità, la canna fummaria con shunt, va rivestita un lato per volta? e poi ai 4 spigoli PER NON SBAGLIARE come si incrociano le pietre?
ho fatto molte domande, lo so ma chiedo un forte aiuto per riuscire a capire bene tutto il lavoro da svolgere in maniera semplice.
ringrazio lo staff per questo sito
Buongiorno, la prima parte che ha scritto va bene così, la seconda invece, quella del rivestimento, se avesse del porfido calibrato, cioè regolare nello spessore sarebbe più semplice e comodo per lei, ma si fa comunque,ovviamente si realizza in 2 modi, si potrebbe salire rivestendo tutti i lati poco per volta in maniera da incastrare qualche spigolo oppure lato per lato senza incastrare niente, ovviamente tanta pazienza, la posa poi sarebbe fatta con malta bastarda spessorata pietra dopo pietra, potrebbe anche usare dei collanti appositi antiscivolamento con spessore elevato, le garantirebbe un'adesione più forte, ma dipende molto dalla sua destrezza con i materiali, Buon lavoro, Francesco.
57 - salve Francesco, posso inviarle delle foto per visionare meglio un mio problema?
se è si dove inviarle?
grazie
Salve, certamente mi può inviare delle foto e sarò lieto di visionarie, saluti, Francesco.
56 - e dopo aver rialzato il piatto prima di fare il massetto si chiude il rialzo, semplicemente con una fila o più di foratini murati a malta cementizia?
siccome, il piatto doccia è situato in 2 pareti ad L e quindi ha diciamo uno "spigolo" minimo; per non sbagliarmi nella chiusura, cioè per non avere rientranze, ne sporgenze, o fuori piombo, cosa mi consiglia per fare bene?
ringrazio ancora per la disponibilità.
Semplicemente di chiudere in buco sotto il piatto tenendo conto di lasciare indietro lo spessore della piastrella + mezzo centimetro per la colla in maniera che poi tutto torni allineato con la piastrellatura.
55 - buonasera, grazie per la risposta, parlavo adesso con l'idraulico di fiducia e a livello funzionale mi ha consigliato proprio, comunque di rialzare il piatto doccia. immagino che il piatto doccia lo metto prima di fare il massetto
e quindi in questo modo, nel fare il massetto devo seguire poi le soglie di riferimento e non il piatto doccia; faccio le poste, e in base a quest'ultime mi regolo per rialzare il piatto doccia. presumo che devo fare cosi?
poi per rivestire con le mattonelle i cm del rialzo del piatto, come devo fare?
Si tutto giusto, poi per le piastrelle si deve limitare a compensare il rialzo sotto il piatto tagliando le fette di piastrelle della misura adeguata.
54 - buonasera, in un piano d'appartamento, come mi suggerisce se devo fare il massetto, considerando che nel bagno poso il piatto doccia? cosa devo fare, per non sbagliare a fare il massetto e quindi rispettare la quota giusta a ridosso del piatto doccia?
il piatto doccia va posato prima delle soglie o viceversa? so che per prima cosa, si devono battere i piani, ma se ci sono degli ostacoli come nel mio caso?
cosa devo fare per non sbagliare, per favore chiedo una dritta
grazie!
Salve,molto volentieri le dò una dritta, altrimenti questo sito non avrebbe ragione di esistere! Ricapitolando, deve battere i piani dappertutto, per quanto riguarda il piatto doccia dipende tanto dallo spessore del massetto che ha, le dico solo che una comune piletta che funzioni adeguatamente ha una misura di 8\9 centimetri. se lo spessore è al limite deve considerare di mettere il piatto un pò più su, creando un piccolo gradino e una tagliata che passa sotto di esso del rivestimento. Il resto è tutto regolare, ha , immagino delle soglie e rispetterà quelle. Buon lavoro, Francesco.
53 - grazie ancora, quindi la colonna in mattoni non intonacata, può essere fatta con la livella, purchè, certo non si superi un altezza di 1 metro, 1.40m massimo. per dare affidamento nella piombatura e quindi, nell'erigere a regola d'arte la colonna, la livella a bolla, deve essere messa aderente alla linea di tutti e 4 gli spigoli?
oppure lei , mi può suggerire un altro metodo migliore, considerando le diverse disposizioni che possono avere i mattoni.
grazie ancora e mi perdoni, ma ecco prima di iniziare vorrei conoscere.
Si, la livella va messa in adesione agli spigoli man mano che si costruisce, non ho suggerimenti per metodi migliori perché questo è il più classico e semplice, si armi di buona volontà e sono certo che la sua colonna sarà splendida! Saluti, Francesco
52 - buongiorno, grazie per la preziosa risposta. quando facciamo la colonna in mattoni, sia essa con 2 , 4, o 6 mattoni per fila, i calandri sono 3, e qui ok. un calandro A si posizionerà logicamente in un punto dove nascerà uno spigolo che è comune a 2 lati della colonna; ma gli altri 2 calandri B e C, devono essere messi SEMPRE a ridosso poi degli altri 2 spigoli, oppure possono essere messi più larghi della dimensione della colonna, partendo dal calandro A?
poi io parlavo della livella a bolla senza i calandri, cioè chiedevo se è possibile fare una colonna di mattoni (con 2 ,4, o 6 mattoni per fila) esclusivamente con la livella a bolla.
grazie ancora per la cortesia
Dipende da quanto è pratico lei, non necessariamente le calandre devono coprire gli spigoli perchè sono un riferimento al muro che si costruisce, per altro se lei ha buona costanza e pazienza potrebbe usare una livella a bolla da almeno 1 metro di altezza e realizzare tutto solo con bolla mattoni e tanta pazienza, buon lavoro, Francesco.
51 - buongiorno, chiedo delle precisazioni se vi è possibile. La pietra/sassi non sono squadrati perfettamente come il mattone, se si deve fare una colonna interamente in pietra, dal pavimento al soffitto; rispetto alla colonna di mattone, sarà più idoneo per la piombatura usare calandri rigidi?
la colonna in mattone può avere 3 dimensioni: può essere fatta con 2, con 4, e con 6 mattoni per fila (ovviamente incrociandoli fila per fila). quale delle 3 dimensioni, sarà più adatta all'esecuzione con la livella a bolla? e fino a che altezza ?
poi la livella a bolla, per avere una migliore affidabilità nella piombatura della colonna in mattoni, va posizionata nei 2 lati? o in tutti e 4 gli spigoli?
grazie, domande banali, ma è da poco che mi sto cimentando nella muratura, e vorrei sapere di piu. ringrazio lo staff
Buongiorno, iniziamo dicendo che le calandre rigide favoriscono la lavorazione, poi ovviamente, più alt si vuole la colonna e più larga deve essere la base, non esiste un limite di altezza, esistono delle precauzioni\accorgimenti dopo una certa altezza. Se si superano i 2 metri di altezza si deve creare un'anima ancorata con ferri e cemento, si può anche senza ma come dicevo prima andrebbe dimensionata la base.Per la livella a bolla, dopo aver messo le calandre non ce ne sarebbe bisogno in quanto esse già posate a piombo, ma per ulteriore verifica va bene ogni tanto controllare. Le consiglio di iniziare con una colonna a 4 mattoni, faccia cura a legarli bene tra loro e non vada molto in alto, in maniera tale da capire come funziona e se poi le piace, successivamente rifare il tutto con misure più azzardanti.Spero di esser stato di aiuto e le auguro buon lavoro. Saluti, Francesco.
49 - buongiorno come si posa la tegola canadese (con sottostrato sotto) in prossimità di un camino in un tetto?
può spiegarmi gentilmente, come si opera a regola d'arte, se deve risvoltare intorno al camino oppure no, e poi quella verticale che lo riveste come deve posarsi e fino a che altezza del camino.
ecco chiedo un quadro dettagliato in modo da capire bene
ringrazio per la disponibilità
Buongiorno, questo argomento è stato già trattato quindi tra le domande troverebbe anche le risposte,comunque: si procede partendo dal basso della gronda, si scalda poco perché la tegola si fonda con la guaina,in prossimità dei camini si taglia dritta e terra per poi successivamente applicare un bordo di rifinitura, sempre di tegola canadese che faccia il risvolto alla canna fumaria.Gli angoli si devono accavallare, quindi vanno tagliati più lunghi così come gli spigoli, in prossimità del colmo si taglia diritto da entrambi i lati per poi finire con una tegola a copertura che parte da un lato e finisce all'altro. Per la guaina del camino non esiste una misura, può essere anche di soli 20 centimetri,l'importante è che poi il camino sia intonacato sormontando la guaina. Spero di averle chiarito le idee, buon lavoro, Francesco.
48 - ciao Francesco, la guaina nera, come ha detto lei, si posa dal basso verso l'alto, le linee di sormonto che sono di 10 cm, non danno pericolo di infiltrazioni?
oppure si devono UGUALMENTE rifinire con il cazzuolino?
per la copertura di sola ardesiata (copertura finale) la grondaia quando va messa? in quale strato?
poi non ho capito un passaggio: quando sotto mettiamo la guaina nera dal basso verso l'alto del tetto; come è il sistema di posa incrociato dell'ardesiata?
ringrazio ancora
Ciao, le linee di sormonto non danno alcun pericolo di infiltrazione se la guaina è posata bene, comunque su quella nera è sempre preferibile saldare i giunti con il cazzuolino, lo strato incrociato va posato perpendicolare al primo, per intenderci, se il primo strato è parallelo alla gronda, il secondo percorre tutta la falda perpendicolarmente, per quanto riguarda la gronda andrebbe posata prima di tutta la guaina, sia nera che ardesiata. Buon lavoro, Francesco.
47 - buongiorno, ho un pò di dubbi sulla posa della guaina, spero che mi illuminate!!
dico il mio problema:
posando la guaina nera (che verrà coperta) in modo orizzontale, partendo dal basso, il primo strato di quanti cm deve sormontare la grondaia?
quando avanzando poi verso il colmo, gli strati successivi, si sovrappongono di 10/15cm; la linea di giunzione tra uno strato e un altro, deve essere rifinita superficialmente con il cazzuolino?
(dico questo, perchè il tetto, avendo pendenza, l'acqua non tornerà indietro per inserirsi nella linea di giunzione?)
poi posando la guaina ardesiata, che non sarà coperta dai coppi, la rifinitura con il cazzuolino delle linee di giunzione si deve fare (per l'estetica intendo)?
la guiana ardesiata, come copertura finale, necessita di un sottostrato?
se è si, com'è l'ordine di posa, se vogliamo installare la grondaia?
scusate, ho fatto un poema
spero che mi aiutate a chiarirmi le idee
ringrazio lo staff
Allora, andiamo per gradi. La guaina nera si posa dal basso verso l'alto, cioè dalla gronda a salire fino al colmo, così facendo i sormonti di 10 cm e non 15 sono accavallati in maniera che l'acqua non entri scivolandogli sopra, nella gronda bastano 4\5 centimetri che restano liberi anche senza saldarli per lo scolo delle acque.Per la guaina ardesia i giunti bisogna curarli nella sovrapposizione e si potrebbe far a meno di saldarli, volendo però, si saldano anche quelli con una fiamma più piccola e un cazzuolino a punta. Per il sottostato della guaina ardesia non è obbligatorio, ovviamente se l'impermeabilizzazione è solo la guaina ardesia sarebbe consigliato, si procede saldando il primo strato di guaina nera e sopra, nel senso opposto alla nera, incrociato si parte con l'ardesiata. Spero di esser stato abbastanza chiaro, se avete ancora dubbi scrivetemi, cercherò di risolverli. Saluti, Francesco.
46 - buongiorno sig. Francesco, lei qui in una risposta ha detto, che in prossimità del colmo, compluvio e displuvio, bisogna tagliare la guaina delle falde seguendo la linea di questi, e infine fare delle fasce di sormonto per coprirli, 10cm per parte. Io devo posare la guaina ardesiata che non sarà coperta con le tegole, bensì resterà a vista, in questo caso posso adottare lo stesso sistema? se è no, alternativa?
poi per posare qualsiasi guaina nel colmo, nel compluvio e displuvio, le striscie a misura devo posarle sempre arrotolandole?
la ringrazio gentilissimo
Salve, si per la guaina ardesiata i adotta lo stesso sistema, il fatto di arrotolarla serve solo per comodità di posa ma potrebbe anche stenderla già in posizione e scaldare pian piano alzando la guaina e facendo entrare la fiamma.Sono certo che farà un ottimo lavoro, saluti, Francesco.
45 - gli spigoli e gli angoli devono essere sormontati, ciò significa che le attaccature verticali si devono fare DOPO gli angoli e spigoli?
per l'estetica va bene cosi?
cioè si può fare anche con l'ardesiata che resterà a vista?
esattamente, proceda come le ho detto , abbia cura di non scaldare troppo il supporto e otterrà un ottimo risultato.
44 - grazie Francesco, a livello ESTETICO, gli angoli e spigoli verticali (vengono coperti da 10 cm di guaina) devono essere oltrepassati, o le attaccature con gli altri pezzi si possono fare ugualmente nella linea dell'angolo e dello spigolo? (esempio spigoli di un camino nel tetto)
poi il bitume liquido si può dare sui tetti in legno e in cemento?
grazie
gli spigoli devono sormontarsi, uno saldato sopra l'altro, poi la guaina liquida si può dare sul legno, ma bisognerebbe vedere a cosa serve, perché se stiamo parlando del primer nero di ancoraggio bisogna avere cura a non farla gocciolare al di sotto sopratutto se il legno è a vista.
43 - buongiorno Francesco; quando saldiamo il risvolto verticale di guaina bituminosa (sia in poliestere, che ardesiata) in un angolo e in uno spigolo (verticali) come ad esempio in prossimità dei camini, a livello ESTETICO e FUNZIONALE come posarlo a regola d'arte? (le attaccature come devono essere agli angoli e agli spigoli?)
Allora, conviene sopratutto per chi non è esperto, arrivare fino al limite del muro o della canna fumaria normalmente, dopo, a modo di finitura , tagliare dei pezzi di guaina da 20 cm circa e piegarla in 2 in maniera da ottenere un angolo di 2 lati da 10 cm e saldarlo per parte sulla guaina e parte sul muro, in questa maniera la sigillatura se fatta bene è più comoda e sicura, fate solo attenzione a saldare bene tutto da non avere buchi vari. Questo è tutto, buon lavoro, Francesco.
42 - grazie sig. Francesco, i sui consigli sono sempre molto saggi, ed io sto mettendo sempre più in pratica, perchè non mi arrendo. grazie a lei
sono felice di esser stato utile, buona giornata, Francesco.
41 - salve sig.Francesco, ho bisogno ancora del suo aiuto: devo posare la guaina nel tetto di una mia casa, e il tetto presenta un angolo (forse il termine giusto compluvio) e lo spigolo (displuvio).
come la si posa correttamente nell'angolo e nello spigolo?
in prossimità di un muro, il risvolto verticale si fà dopo aver posato la guaina orizzontale?
Allora, sarebbe giusto tagliare la guaina al verso del colmo o compluvio\displuvio, alla fine di tutto fare delle fasce di sormonto da saldare tra un lato e l'altro, per intenderci, se la guaina è fatta bene con delle fasce da 20 cm che sormontano 10 per lato si fa tutto.Buona serata, Francesco.
40 - Francesco, dimenticavo una cosa. per i colmi e i displuvi, si tagliano le linguette delle canadesi,
ma come avviene la posa nei compluvi?
ringrazio ancora
nei compluvi si posa dal basso verso l'alto seguendo lo stesso metodo della falda, per intenderci si sfalsano, poi dipende anche dalla larghezza degli stessi, se sono stretti da starci una tegola giusta si può posare anche una allineata all'altra e la stessa cosa per i colmi.
39 - buon pomeriggio sig. Francesco, le scrivo di nuovo per la posa delle canadesi. lei mi ha scritto che ci vuole prima la posa di un sottostrato. deduco che possiamo impiegare la guaina ardesiata del colore delle tegole canadesi?
poi per quanto ho capito l'ordine di posa delle cicogne è questo:
1) cicogne stoppate
2)guaina di sottofondo
3)posa gronda
4)posa canadese
è giusto?
infine, le cicogne non vengono spessorate?
grazie per il suo aiuto
Salve, intanto la guaina ardesiata non va bene come fondo alla tegola canadese, sarebbe giusta una poliestere da 4 mm, sull'ardesiata avrbbe difficoltà a saldare le tegole, le cicogne non si spessorano perchè esteticamente non sarebbero belle da vedere, la gronda ha uno o più fori per i pluviali quindi anche se in piano, man mano che si riempie l'acha va nei pluviali. Per il resto va bene, Buon lavoro, Francesco.
38 - buongiorno sig. muratore, avrei qualche domanda da fare sulla posa delle tegole canadesi (o bituminose):
se questo tipo di tegole, le posiamo sul tetto sia in legno, sia in cemento, prima della messa in opera, si dovrà installare un sottostrato?
può spiegarmi, la posa tegole e sottostrato (ammesso che quest'ultimo serve) nei compluvi?
posando le tegole canadesi in un tetto di cemento, si escludono i chiodi, e il fissaggio come avverà?
infine per quanto riguarda le cicogne, quest'ultime non andranno spessorate e quindi non avranno pendenza?
Salve, sig muratore mi sembra eccessivo... va benissimo Francesco.
Tornando a noi, per la posa della tegola canadese è necessario per forza di cose un sottostato di guaina impermeabilizzante saldata a fiamma, di conseguenza si salda a fiamma anche la tegola canadese per il suo incollaggio. Per le cicogne, andrebbero messe prima della guaina, sormontate con la stessa e posato la gronda prima della canadese, in questa maniera si fa partire la tegola dal bordo gronda e tutto si incastra perfettamente. Spero di esser stato esaustivo, ad ogni modo mi riscriva... sarò felice di aiutarla. Saluti, Francesco.
37 - grazie per la risposta,. sono sempre io della domanda precedente, una cosa che non ho capito: fare delle squadre di circa 10cm per annegarle al calcestruzzo, purtroppo non ho capito questo passaggio.
Co entrambi i metodi utilizzati l'armatura della colonna rimane rigida a piombo oppure è un pochino flettente?
ho scoperto il suo sito, grazie a qualcuno che ti fà pubblicità, grazie ancora per la risposta.
fare le squadre significa piegare a l i ferri da inserire nel calcestruzzo ad 1 estremità per migliorarne l'ancoraggio, poi la colonna resta solida. Buona serata, Francesco.
36 - buongiorno, stavo leggendo qualche domanda, e vorrei chiedervi una cosa. Quando si erigono le colonne sia esse in mattoni, sia esse in pietra, la gettata di fondazione dove poggierà la colonna deve essere a bolla, giusto? e per farlo si usano sempre i picchetti?
ma se in questa gettata si ingloba spezzoni di ferro di armatura (per armare colonna di mattoni)? come si fa?
poi.....una mia curiosità: nelle malte per fare gli intonaci, malte che si impastano con la molazza, si fà uso della pozzolana; ma precisamente a cosa serve, quale è il suo ruolo maggiore?
che differenza ha rispetto alla sabbia?
ringrazio anticipatamente.
Buonasera, per realizzare la fondazione a bolla vanno benissimo i picchetti, per ancorare i ferri di sostegno della colonna bisogna o legarli all'armatura della fondazione prima del getto oppure fare delle squadre di 10 cm circa e annegarle nel calcestruzzo fresco al momento del getto. Per quanto riguarda le malte per gli intonaci, la pozzolana ha un ruolo di LEGANTE, permette alla malta di attaccarsi al supporto, con una malta di sola sabbia e cemento non si riuscirebbe ad intonacare perché cadrebbe giù dal muro in continuazione. Spero di esser stato di aiuto, una cortesia la chiedo io a lei, vorrei sapere,(curiosità personale) come è venuto a conoscenza di questo sito. Buon lavoro, Francesco.
35 - grazie sig. Francesco, buona domenica anche a lei!
piacere mio!
34 - buongiorno, mi perdoni se vado per le lunghe. Quindi i travi e i pilastri, all'esterno e all'interno vanno ricoperti con i tavelloni in laterizio, quest'ultimi vanno murati in malta bastarda prima che si inizia con il tamponamento?
quando si va a tamponare con i blocchi in laterizio, il blocco deve essere largo abbastanza per stare a filo con il tavellone sia all'esterno sia all'interno?
e volendo optare per i pannelli isolanti, vanno murati al cemento armato sempre con normale malta?
grazie per la sua pazienza
Salve, rilegga la 1°risposta, le spiegavo che se previsto sin dall'inizio, l'isolamento su travi e pilastri si applica in fase di costruzione, mi spiego, se opta per i pannelli isolanti, questi si applicano direttamente nel cassero prima del montaggio del ferro e del getto, in caso di tavelle in laterizio vanno posate contestualmente ai tamponamenti per creare i giusti agganci tra tavelle da 4 cm e blocchi forato di ogni misura, il tutto posato con malta Bastarda. Spero di esserle stato di aiuto e le auguro buona domenica, Saluti, Francesco.
33 - grazie, mi hai spiegato bene, ma i muri in laterizio perimetrali che chiuderanno il piano devono uscire leggermente fuori o devono essere e filo con la struttura in C.A.?
se devono uscire fuori, la trave che si vede all'esterno potra essere ricoperta dal tavellone ?
mentre all'interno?
Salve, come dicevo nella risposta precedente, andrebbe calcolato in fase progettuale, se si prendono le necessarie misure su travi e pilastri in fase di realizzazione poi basta stare a filo con il laterizio, all'interno è la stessa cosa, travi e pilastri andrebbero ricoperti con tavelle in laterizio (solite quelle da 4 cm x 32). Spero di aver reso l'idea al meglio, se così non fosse non esiti a scrivermi, saluti, Francesco.
32 - salve, lo scheletro della casa una volta fatto deve essere rifinito con i tamponamenti in laterizio.
ecco vorrei una spiegazione fatta bene, su come avviene il contatto tra le pareti in laterizio e cemento armato per evitare fessure e ponti termici.
la parete in laterizio può poggiare tranquillamente sul solaio in C.A. quando la si erige?, e nella parte superiore come si arriva? sia a contatto con travetti e pignatte, sia a contatto con il trave in cemento armato del solaio soprastante?
e poi come avviene il contatto con i pilastri?
le mie domande sono riferite sia per i tamponamenti perimetrali che chiudono il piano, sia quelli divisori all'interno.
i miei ringraziamenti
Buonasera, ci sarebbe da parlare parecchio al riguardo, quando mi ritrovo personalmente a costruire ex novo consiglio sempre che si preveda un isolamento in fase di costruzione dei pilastri, travi e solai, questo isolamento può essere fatto con diversi materiali, più diffuso è l'eraclit, pannelli in pasta di legno e cemento, quando si arriva ai tamponamenti si accosta il laterizio all'eraclit ovviamente legato da malta bastarda che son l'intonaco successivo evita i ponti termici,ma si può usare del polistirene estruso o addirittura delle tavelle in laterizio, ma quest'ultima soluzione in fase progettuale va calcolata perché ha uno spessore più incisivo e va applicata con i muri di tamponamento. Per quanto riguarda l'appoggio diretto dei divisori sulla soletta nessun problema, alla fine del muro, per un ancoraggio migliore si consiglia di sigillare con schiuma poliuretanica, in questo modo si ottengono ottimi risultati sia per i ponti termici che per l'ancoraggio a plafone dei muri che si costruiscono. Buon lavoro, Francesco.
31 - grazie ho capito, se dobbiamo fare la colonna in pietra è lo stesso metodo? cioè usare le 3 tavole anche in quel caso?
un chiarimento: lei mi consiglia di riempiere i fori dei mattoni, e inserire le "verghe" o tondini in ferro, intende questo?
ma vanno messe durante la fase di costruzione oppure prima o dopo?
ecco non ho capito questo passaggio
grazie ancora per la costante disponibilità
Le verghe o tondini andrebbero messiman mano che si avanza con la costruzione e man mano riempire i fori,servono per dae più consistenza al muro che se non erro non è ancorato in cima a nulla, saluti, Francesco.
30 - salve, mi hanno suggerito questo sito dove posso chiedere spiegazioni!, leggevo le domande fatte e le ho trovate interessanti e molto costruttive. Io devo costruire una colonna esterna in mattoni che devono restare a vista, che parte dal pavimento fino al solaio superiore. il sistema adottato sarebbe con 4 fili a piombo, ma come si impostano questi 4 fili dal soffitto al pavimento?
e per mantenere i giunti dei mattoni tutti uguali, che spessori dovrò adottare?
ringrazio gli esperti che mi aiutano
Salve, per i fili resta un pò difficile impostarli per bene se non si è esperti, il mio suggerimento è di adottare delle CALANDRE o stagge estensibili da muro che semplificherebbero il lavoro iniziale di impostazione delle piombature, per le fughe dei mattoni a vista potrebbe usare del ferro pieno quadrato o tondino da mettere man mano che si costruisce oppure dei semplici distanziatori in plastica dello spessore che desidera e usarli come con le piastrelle, ma tenendo conto che sono solo orientativi in quanto se non cè abbastanza spessore di malta potrebbero non entrarci. Buon lavoro, Francesco.
29 - buongiorno, vorrei cortesemente una spiegazione: nel erigere una colonna in pietra, senza avere un riferimento superiore (un solaio), si può fare con un sostegno di pannelli che formino una "L" squadrati perfettamente, messi a piombo, che prende 2 lati ,oppure è più idoneo e comodo mettere 3 tavole in cui tra di esse si fa scorrere il filo?
e per erigere la colonna in mattoni a facciavista (sempre senza il riferimento superiore) si adopera lo stesso metodo?
grazie per la cortesia
Buongiorno, per la sua colonna sarebbe meglio le tre tavole, con i pannelli potrebbe farlo ugualmente ma non vedrebbe il lato dei pannelli fino a che non li smonta, con le tavole lo controlla costantemente e se deve pulirlo, controllarlo o altro è più semplice. Le consiglio di riempire i fori interni dei mattoni man mano che va in altezza e se ne ha la possibilità di inserire in essi dei pezzi di ferro in maniera da formare una specie di armatura che migliori il sostegno. Buon lavoro, Francesco.
28 - salve Francesco, il suo sito me lo ha suggerito un suo amico di nome Andrea che ho conosciuto nel forum della decorazione.spero che non le dispiacia.
grazie per questa sua idea. lo avrei voluto conoscere prima il suo sito!
No, non mi dispiace affatto, altrimenti perchè lo avrei creato?? Solo semplice curiosità, mi fa piacere sapere chi mi pubblicizza qualcosa di mio anche se non è a scopo di lucro e Andrea è un grande amico. Saluti, Francesco.
27 - salve, e buongiorno, sito molto coinvolgente!!. leggevo la domanda della ricostruzione in foratini di una parte di canna fumaria. la mia domanda è questa: se si deve murare per intero la canna fumaria passante in un angolo e quindi sempre a formare la L, alle pareti adiacenti si tendono dei fili di ferro a piombo per far scorrere la corda e al centro per fare lo spigolo si metterà un calandro di ferro a piombo?, come se fosse un comune muro?
correggetimi voi professionisti!
ringrazio anticipatamente.
Veramente ad avere disponibilità basterebbero 3 calandre da muro, una per lo spigolo, e una per ogni lato a ridosso del muro, ma si potrebbe ovviare con delle normali tavole inchiodate a piombo sul muro per la linea. Buon lavoro, Francesco.
26 - buonasera sig. Francesco, la ringrazio molto per questo sito costruttivo!! e per i suoi consigli preziosi! lei è un vero maestro. i miei complimenti.
Grazie per i complimenti sempre molto graditi, mi piacerebbe sapere come siete venuti a conoscenza del sito, pura curiosità. Saluti, Francesco
25 - buongiorno sig. Francesco, ritornando alla canna fumaria, cercò di essere più chiaro: ho una appartamento a 2 piani. nel primo piano ho il camino, e nel secondo piano, passa all'interno in una stanza, la canna fumaria, in un angolo rivestita in foratini a formare una L. Tempo fà mi è andato a fuoco il camino e un solo lato di questa L in forati si è maggiormente crepato, lacerando anche l'eternit. adesso voglio mettere la canna d'acciaio, e per metterla dovrò demolire UN SOLO LATO DI QUESTA L IN FORATI per togliere l'eternit e inserirvi la canna d'acciaio. Quando andrò a ricostruire sempre in foratini la parte demolita da me, per avere il giusto allineamento con l'altra parte che costituisce la L integra, potrò usare la squadra?
e per l'intonaco la squadra non è adatta?
grazie ancora per la sua pazienza
Allora, la squadra per ricostruire va benissimo come anche per l'intonaco, ma per semplificare io le consiglio di mettere un paraspigolo zincato e una guida portaintonaco in modo da avere la guida sulla quale tirare l'intonaco con la staggia. Buon lavoro, Francesco.
24 - può capitare che il solaio non sia in piano perfetto, presentando scabrosità, dossi, avvallamenti, che indurebbero in errore. io devo rifare il pavimento di un piano, partendo dalle soglie, massetto e piastrellatura. prima di posare le nuove soglie, conviene già "battere i piani" con livella ad acqua, per non sbagliare e regolarsi nella posa delle soglie? in modo da averle tutte nello stesso livello?
oppure quale altro metodo mi consigliate?
Buongiorno, si, direi che battere i piani prima della posa delle soglie è la scelta più giusta, poi il resto si farà tenendo le stesse soglie come punto fisso. Buon lavoro, Francesco.
23 - salve sig. Francesco, ritornando sull'argomento dei muri, ho una mia curiosità: per costruire un muro all'esterno, su un terreno, si dovrà fare lo scavo di fondazione più largo del muro che nascerà, e poi ci sarà la gettata con il cemento. ecco questa gettata deve essere in PERFETTO PIANO? oppure non è neccessario metterla in piano?
ma se si dovrà mettere in piano la gettata, come si fà per fare ciò, prima di iniziare il muro?
grazie per la sua disponibilità
Buongiorno, ovvio che la gettata in piano aiuterebbe la posa successiva e per fare ciò dovrebbe mettere dei picchetti di ferro piantati in bolla così da gettare il tutto alla testa dei picchetti e poi procedere con il muro.
22 - buongiorno sig. Francesco, devo ristrutturare una canna fumaria vecchia che è in eternit, passante all'interno dell' edificio, in un angolo e murata con foratini. questa canna si è lacerata quando tempo fà è andata a fuoco, e vorrei mettere la canna d'acciao per tutto il percorso( la metto dal basso, la rifinisco con gesso, e salgo verso il tetto, "incollandola" l'una all'altra con silicone per le alte temperature). per fare questo all'interno dell'edificio dove è murata la canna, devo demolire un solo lato più crepato, così da togliere pezzi di eternit e inserire la canna d'acciaio. poi qui comincia il problema: nel ricostruire il solo lato in forati, che è stato demolito, per avere il giusto allineamento con l'altro lato integro, devo usare la squadra da muratore? e per intonacare quella parte?
grazie, e mi scusi della lunga domanda ma è necessaria.
Salve, o non ho capito bene la domanda o non vedo il problema, si con la squadra da muratore va benissimo, potrebbe anche adottare il metodo misura con il teorema di pitagora, per l'intonaco non vedo il problema, dopo aver fatto il muro metta delle guide portaintonaco a piombo e poi da quelle riempie facendo completamente l'intonaco... se non è chiaro riformuli la domanda e cercherò di esaudirla al meglio.
21 - intanto la ringrazio di cuore, veramente, grazie al suo consiglio il muro mi è venuto bene, lei è una persona gentilissima, questo sito è il numero uno. sono soddisfatto
é stato un piacere averla aiutato a realizzare il suo muro, grazie per il bel commento, Saluti, Francesco
20 - grazie per la risposta, se il muro doveva nascere solamente dalla parte della discesa e non trasversalmente? come avrei proceduto? faccio questa domanda perchè ne devo fare un altro di muro, che segue la discesa.
grazie ancora
Salve, per il muro che segue la discesa deve cominciare dal basso e man mano salire con la crescita del muro,cominciare dall'alto della discesa è scomodo e poco funzionale, dal basso man mano mentre costruisce compensa la discesa e il muro viene su. Buon lavoro, Francesco
19 - buonasera costruttore, la ringrazio ho messo in pratica già qualche suo consiglio datomi qui e sono rimasto soddisfatto!
adesso devo eseguire un muro esterno con blocchetti a facciavista, deve essere un muro di cinta che mi chiude lo spazio del mio edificio con i confinanti. questo muro deve essere fatto a L su una discesa che è di notevole pendenza e di cemento e rete elettrosaldata. un lato del muro segue la discesa, e l'altro lato sarà trasversale alla discesa. essendo a facciavista devo mettere a bolla ogni singolo blocchetto, come dovrò partire per avere una base di blocchetti perfettamente in piano?
Buongiorno, intanto sono contento che con i miei suggerimenti lei sia riuscito nel suo scopo, per il muro dovrebbe iniziare da quello trasversale che suppongo sia alla base della discesa e man mano andare con la L verso la salita tagliando gradualmente mentre si va avanti, un po' di pazienza a man mano vedrà il suo muro salire fino a chè non avrà più pendenza ma un appoggio in piano per poi proseguire fino all'altezza voluta. Buon lavoro, Francesco.
18 - buongiorno sig. Francesco, la ringrazio per i suoi suggerimenti preziosi, vicino la mia casa c'è un tetto in cemento armato, coperto in tegole canadesi o bituminose. dovendo installare la grondaia prima di quel tipo di copertura, non si potrebbe spessorare le cicogne per la grondaia con aletta, perchè credo che con il minimo spessore che hanno le tegole canadesi, ci sarebbe un estetica non tanto bella, poi mi corregga lei che è un professionista. se ho ragione allora, immagino che si installeranno cicogne regolabili e la grondaia sarà senza l'aletta al disotto della copertura?
grazie ancora per il sostegno
Salve, dubito che trovi in giro delle cicogne regolabili, poi esteticamente parlando non sarebbe un bel lavoro a vedersi, non deve dare nessuna pendenza, sulla tegola canadese bisogna staccare la 1° parte, inserire la gronda con l'aletta e a posa ultimata saldare la guaina a la tegola canadese a sormonto del canale di gronda. Saluti, Francesco.
17 - dimenticavo, gli avvallamenti nel tetto in cemento armato, prima di mettere la grondaia, li controllo con la livella a bolla, ma se ci sono cosa devo fare?
Se gli avvallamenti sono presenti sarebbe opportuno livellarli riempiendoli con sabbia e cemento prima di fissare le cicogne in modo da avere una planarità accettabile.
16 - ciao Francesco 0.5mm/m la pendenza che si da per la grondaia su tetti in cemento armato, ma per darla, sulle cicogne metto degli spessori sotto di esse?
Ciao, si sotto le cicogne andrebbero spessorate, gradualmente verso il foro di scarico(pluviale).
15 - buonasera grazie ancora per la disponibilità che date agli altri in questo sito. Devo mettere la grondaia (quella con l'aletta, e in rame) nella mia casa; le staffe ( o cicogne) le posso mettere alla distanza l'una dall'altra di 50cm? oppure a quale distanza?
e per dare la giusta pendenza alle staffe, normalmente si mette sotto di esse degli spessori prima di essere fissate?
quele è il rapporto metro/ pendenza?
Buonasera, per le cicogne la distanza ideale è proprio di 50 cm, all'occorrenza potrebbe variare fino a 70, per la pendenza solitamente se il tetto è in legno no di da nessuna pendenza perché andrebbe a riempimento e avendo il buco di scarico comunque scaricherebbe senza problemi, il tetti in cls il rapporto ideale potrebbe essere di 0,4 \ 0,5 mm per metro lineare, ovviamente il tutto dipende dalla regolarità della pendenza, se nella lunghezza ci sono degli avvallamenti il tutto decade dando come risultato uno scarso funzionamento. Resto comunque a disposizione.... il sito , mi ripeto, nasce per questo,aiutare chi ha buona volontà e voglia di fare... senza scopo di lucro.... non tutto si fa per soldi, a volte solo per il piacere di farlo. Buona serata, Francesco.
14 - buongiorno, sig. Francesco, ho formulato già una domanda sulle cimase, la ringrazio per la risposta, vorrei chiederle ancora suggerimenti; lei per fodere in legno intende le normali tavole/ mascelle? poi il filo da muratore, per lunghezze come nel mio caso (35 mt) tende ad abassarsi come mi ha detto, quindi per evitare ciò, il filo lo devo fissare dall'inizio del muro fino a metà, e dalla metà fino alla fine? e poi il filo lo devo mettere ai 2 lati del muro o in un solo lato? e per non andare fuori quota di posa, ma quindi a bolla posso usare la livella ad acqua nel posizionare le tavole per il filo? e se devo intonacare il muro, lo faccio prima della posa o dopo?
grazie ancora
si, per fodere intendo normali tavole,per l lunghezza deve fissarlo a metà come le ho scritto e per i 2 lati non ne vedo la necessità, basta allinearle ad uno e si ottiene un ottimo risultato.
13 - c ome vendersi un marito con la testa di cazzo che ha ragione sempre lui....anche quando non c'e' l'ha?
Cara signora, per venderlo basterebbe un semplice annuncio su E-BAY, sono certo che per la persona in questione troverebbe un acquirente, sono screzi di tutte le coppie, pazienza, civuole pazienza, come ne dobbiamo avere anche noi con voi, a volte smussare gli angoli serve a ricucire un lieve strappo creatosi durante lo stress dovuto al percorso quotidiano di ognuno di noi, mi dia retta, se lo tenga..... non potrebbe trovare di meglio perchè gente con parola, onore e pudore ce nè sempre meno e sopratutto spesso si scopre che tra gli amici che per tempo abbiamo creduto fidati si celano falsi e gelosi. Guardate insieme i vostri figli e certamente entrambi vi perdonerete.
12 - salve buonasera, devo posare le cimase in cotto quelle con alette su un muro esterno lungo 35mt. , per non sbagliare gli allineamenti come mi suggerite di posare a regola d'arte?
Buonasera, intanto bisognerebbe far riferimento al muro stesso per l'allineamento, ma se questo non fosse perfetto si dovrebbe fissare uno spessore ( fodera di legno va benissimo) all'inizio e alla fine del muro, tirare un filo da muratore, reperibile in qualsiasi ferramenta e allineare il tutto al filo, attenzione però che per una lunghezzatale il filo potrebbe abbassarsi rispetto alla quota di posa, sarebbe consigliabile fissarlo alla metà della lunghezza. Altra nota non trascurabile è quella di bagnare le cimase in cotto prima di posarle sulla malta in modo da allungare il tempo di asciugatura della stessa e migliorarne la presa. Resto comunque a disposizione per ulteriori suggerimenti... il sito nasce per questo!!! Saluti e buon lavoro, Francesco.
11 - Buongiorno , ho bisogno di impermeabilizzare una parte del box, come procedere? Grazie
Salve, intanto bisognerebbe saggiare lo stato attuale dell'impermeabilizzazione esistente del box e valutare il materiale più appropriato per l'intervento, comunque ipotizzando una impermealizzazione con strato di guaina bitumosa se ne potrebbe applicare un'altro sulla stessa incrociandolo e saldandolo con fiamma a gas, curare le giunte, i sormonti, almeno 10 cm e sigillare il tutto con cazzuolino per chiudere le fughe
10 - Come faccio a murare mia moglie in un pilastro ?
Buonasera, per murare la moglie in un pilastro è semplice, prepari un cassero in fodere di abete per un pilastro da 40x40 cm, monti 3 lati del cassero, metta sua moglie dentro e chiuda con il 4 lato, segua con delle cravatte in ferro e se vuole getti tutto con cls rck 250, dopo un giorno disarmi il pilastro e mi faccia sapere com'è venuto 😉 . Buona serata.
9 - Un imbianchino bestia, dopo aver completato un lavoro di imbiancatura nemmeno troppo bene, mi ha lasciato una mezza latta di un miscuglio strano che non mi sembra rispecchi il colore della parete (e puzza orribilmente, possibile che sia andato a male in 4 mesi?) Devo fare dei ritocchi dopo una piastrellatura... come posso fare per trovare un colore simile? Ho solo il coperchio della latta con il colore della parete...
Buongiorno,per la pittura, se puzza è perché oltre ad essere di scarsa qualità è molto diluita, per il colore uguale....non è facile perché certamente sono tinte fatte al momento in cantiere, anche se ha un odore sgradevole si può mescolare e usare, dopo un po' di ore la puzza svanirà. Per migliorare comunque odore e presa al muro conviene mettere tutto in un barattolo piccolo, aggiungere un po' di VINAVIL che smorza l'odore e migliora aderenza e lavabilità della pittura.
8 - Ho piccole macchie di ruggine sulle ringhiere dei balconi e vorrei riverniciarli. Qual è la procedura migliore? Grazie!
Salve, innanzitutto dovrebbe carteggiare con della carta vetrata tipo 120 dovrebbe andare bene, poi spolverare la ringhiera e pulirla con diluente e uno straccio,poi dare dell'antiruggine e solo successivamente due o tre passate di vernice a solvente o all'acqua. Spero di esser stato esauriente nella risposta e che lei faccia il lavoro con ottimi risultati, le auguro una buona serata. Saluti, Francesco.
7 - Prendo scosse a intervalli dalla lavastoviglie ma non da altri elettrodomestici in cucina. La lavastoviglie è nuova... cosa può essere?
Questi problemi potrebbero essere causati da un'imperfezione della messa a terra della lavastoviglie e/o della presa a muro.
Consiglio di controllare entrambe con un testerino elettrico o tramite l'aiuto di un elettricista.
6 - Come posso rifilare delle piastrelle in gress ?
Buonasera, per rifilare le piastrelle in grès bisogna utilizzare dei dischetti specifici per grès, bagnare la superficie per evitare in surriscaldamento, saluti, Francesco.
5 - Ho un problema di condensa/ muffa sui muri, come potrei risolverlo? Grazie.
Ti consiglio un prodotto della Teknika che si chiama ViaMuffa
4 - I rubinetti di casa non erogano più acqua calda, mentre se sposto il miscelatore su acqua fredda esce. Come risolvere?
bisogna scaldare i tubi con un Phon, saluti, Francesco
3 - come faccio ad indovinare i numeri del superenalotto?
Intanto devi giocare la schedina, poi pregare ad un santo di tuo gradimento e poi......... immagina....immagina.....immagina....immagina.................
1 - Come sostituire una tubazione con un impianto di depurazione che non voglio più? L'impianto è messo all'ingresso della tubatura dell'appartamento... e ha un tubo di "entrata" e uno di "uscita".
Salve, il problema non è grave, per ovviare a questo impianto la soluzione potrebbe essere: 1) smontare i filtriserbatoi, suppongo che il suo impianto sia fatto con un by-pass in maniera da poter smontare i filtri senza chiudere l'acqua in casa,acquistare un anticalcare magnetico che se pur minima, aiuta a diminuire il calcare e rendere l'acqua un po' più dolce, acquistare un contenitorefiltro dissabbiatore, una cosa economica, addirittura da brico center, installarlo all'ingresso dell' acqua prima della distribuzione, poi seguire con l'anticalcare magnetico e poi collegare in ultimo alla distribuzione. Così avrete ottenuto un impianto che non necessiti di spese folli ma che per ridotto che possa essere aiuta a diminuire il calcare e i frammenti provenienti da tubi vecchi che con il tempo si sfaldano internamente, ovviamente resto a disposizione per ogni chiarimento, Saluti, Francesco.